Parrocchia di S. Antonio Abate in Casoria: il Cardinale celebra l’inizio del giubileo parrocchiale e affida a don Salvatore Piscopo il mandato di Parroco.

                UNA COMUNITA’ SULLA VIA DELLA CONVERSIONE

Il 16 Dicembre scorso, terza Domenica di Avvento  in cui la Chiesa ha esortato i fedeli a colmare il cuore di gioia per l’imminente incontro col Signore della Storia nelle tenere fattezze di un Bimbo, la comunità parrocchiale di  S. Antonio Abate in Casoria è stata investita da una grande letizia  per due eventi di grazia divina: nella ricorrenza del venticinquesimo anniversario dell’edificazione della Chiesa, S. E. Crescenzio Sepe, Arcivescovo della Diocesi di Napoli, ha affidato ufficialmente a don Salvatore Piscopo il mandato di Parroco e ha celebrato l’inizio del Giubileo parrocchiale, concesso da Papa Francesco. Nello stesso giorno, don Salvatore ha commemorato l’evento della celebrazione della sua prima Messa avvenuta nel mese Settembre di diciassette anni fa, grato a Dio per il dono del sacerdozio ministeriale. Accolto sul sagrato del Tempio da una moltitudine di fedeli  con il canto dell’Alleluia, il Cardinale ha aperto la “Porta Santa” e tutti, dietro il Pastore, sono entrati nella Casa di Dio, segno del passaggio attraverso Gesù Nostro Signore morto e risorto per noi dal peccato alla vita nuova e , dunque, inizio di  un cammino di conversione al Vangelo e di testimonianza di fede. Dopo la lettura della “Bolla di nomina” e del “Decreto Giubilare”, il Parroco ha rivolto al Cardinale il saluto di benvenuto a nome dell’intera comunità, evidenziando la preziosa opportunità che offre il giubileo parrocchiale di produrre frutti di santità in tutti i fedeli. Animata da un coro  che ha espresso attraverso canti sentimenti di lode e di giubilo al Signore, è iniziata la Santa Messa, officiata da Sua Eminenza e concelebrata con don Salvatore e  alcuni sacerdoti, tra cui fra Luigi Campoli, Parroco del Santuario di S. Antonio da Padova, in Afragola

Durante l’omelia, il Cardinale ha posto l’accento sulla gioia del cuore, tema delle letture bibliche, spiegando che la letizia interiore della comunità di S. Antonio Abate ha origine, in particolare, da due motivi: la nomina ufficiale di parroco a don Salvatore e il Giubileo parrocchiale, grazia divina che  dona la possibilità di dare una svolta alla propria vita di fede, rendendola matura, fortificata, viva e autentica mediante l’accostamento frequente al sacramento della riconciliazione, la preghiera per le intenzioni del Papa, la partecipazione assidua alla S. Messa e le opere di misericordia. L’indulgenza è il frutto di tali atti, ossia la remissione dinanzi a Dio del debito del peccato. Richiamando, poi, il brano evangelico proclamato durante la liturgia della Parola, il Presule ha fatto riferimento a Giovanni, che ha indicato la via per prepararsi alla venuta del Signore: liberare il cuore dalla superbia, dalla boriosa protervia in un “viaggio” spirituale che parte da sé per avvicinarsi umilmente agli altri, partecipando misericordiosamente alle loro condizioni di difficoltà, di povertà fisica e affettiva. E’ la via da seguire anche durante il cammino giubilare, vincendo le fragilità e nutrendo fiducia nella potenza di Dio; “ don Salvatore” ha concluso “è il vostro Giovanni inviato da Dio per prepararvi all’incontro col Signore nella vostra vita. Nonostante i peccati, malgrado le debolezze umane, abbiate sempre il coraggio e la forza per superare voi stessi, aderendo al Suo Vangelo d’amore, di giustizia e di pace. Dio benedica ciascuno di voi in questo cammino di conversione e “’A Maronna v’accumpagne”!

Dopo il rinnovo delle promesse sacerdotali espresse da don Salvatore, che ha risposto in ginocchio alle domande rivoltegli da Sua Eminenza, il coro ha intonato, seguito dai fedeli, il canto “Jubilate Deo”, in segno di immensa lode al Signore. Al termine della celebrazione eucaristica, una coppia di giovani e  una coppia di coniugi hanno offerto al Cardinale una chiave, simbolo dell’apertura della porta santa e , quindi, dell’inizio del giubileo parrocchiale e una offerta in denaro, con alberello natalizio; l’Arcivescovo, ringraziando il Parroco e don Salvatore per i doni ricevuti, ha detto che l’offerta in denaro sarebbe stata devoluta per l’asta di beneficenza, che si svolge ogni anno prima di Natale, riferendo che lo scorso anno all’ospedale S. Paolo è stato donato un ecografo di alta fascia, al Pausillipon uno speciale ecografo portatile di alta fascia, al Monaldi due incubatrici neonatali e al Secondo Policlinico una “Isola del Sorriso”, per migliorare l’ospedalizzazione dei bambini con disturbi dello spettro autistico e altre disabilità relazionali. Anche i bambini del “nido” hanno offerto al Pastore della Chiesa di Napoli un dono realizzato con le loro mani: un disegno incorniciato che lo raffiguracircondato, come un papà, da bambini e simboli familiari. Alla celebrazione eucaristica presente il sindaco Pasquale Fuccio, in rappresentanza dell’ Amministrazione comunale e della Cittadinanza di Casoria.   

Antonio Botta  

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