Padiglione Italia, iniziativa Campania Senses al CAM

Cosa succede se Vittorio Sgarbi, il curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia, propone come sede dell’iniziativa per le regioni italiane, Lo stato dell’arte, un museo alternativo come il CAM di Casoria? La risposta è Campania Senses, a cura di Vittorio Sgarbi, coordinata da Antonio Manfredi con il patrocinio del Comune di Casoria, evento in cui la mappatura regionale diventa una scusa per indagare i linguaggi artistici contemporanei. Dal 28 settembre (dalle ore 19.00) Casoria diventa Venezia ed ospita Lo stato dell’arte al CAM, il museo di arte contemporanea che per l’occasione presenta l’evento con un titolo, Campania Senses, unico caso tra le regioni che hanno aderito all’iniziativa, titolo che è da supporto alla scelta di distinzione delle espressioni artistiche presentate.

La sensorialità è infatti alla base dell’evento del CAM che vede coinvolti gli artisti campani con performance, installazioni, video, sound art, danza e fotografia. L’humus territoriale ha dato vita ad opere che affrontano tematiche incisive e taglienti come il fascismo, il nazismo, il ruolo della donna, il sesso, la religione, la politica, la camorra e l’immigrazione. Problematiche che il CAM ha preso in analisi in più di una mostra e che rendono questo museo fuori dai convenzionali circuiti dell’arte. Anche per questo motivo Campania Senses è l’alternativa. La presenza di innumerevoli installazioni rende Campania Senses un evento frizzante e coinvolgente. Il soggetto principale delle opere è il fruitore, tutta la mostra è costruita per sollecitare la percezione dello spettatore che diviene parte integrante del lavoro artistico: senza il fruitore,Campania Senses non esiste.

 

Renato Barisani, uno dei maggiori maestri dell’arte napoletana, scomparso recentemente, aveva aderito a CAMPANIA SENSES. In mostra l’opera che l’artista aveva scelto per l’evento e un omaggio video di Tony Stefanucci e del figlio Fabio Barisani.
Il 30 settembre apre le porte all’iniziativa speciale del Padiglione Italia anche l’ex tabacchificio Centola di Pontecagnano Faiano con una ricca selezione di artisti visivi.

Dichiarazione di Antonio Manfredi

“Sono contento di aderire all’iniziativa del Padiglione Italia con il progetto CAMPANIA SENSES perché mi sembra giusto mostrare quanta vitalità culturale abbia la nostra regione.

Il Museo CAM è sempre stato ai margini, se non addirittura fuori il “sistema” e il circuito dei musei tradizionali e si è identificato per il tipo di ricerca artistica fortemente connotata dal territorio e dalla cronaca. Non a caso il simbolo di CAMPANIA SENSES sono le tre scimmiette “Non sento, non vedo, non parlo”, metafora visiva dei sensi ma anche dell’omertà, di quel silenzio e di quell’indifferenza che combattiamo attraverso l’arte stimolando il pensiero.“

L’assessore alla Cultura del Comune di CasoriaLuisa Marro dichiara di essere felice di ospitare un evento così importante che rappresenta il primo segnale, sotto questa Amministrazione, di un programma culturale ricco di appuntamenti e volto alla scoperta delle potenzialità artistiche territoriali.

ELENCO ARTISTI BIENNALE CAMPANIA SENSES CAM CASORIA

Afterall (Silvia Viola e Enzo Esposito), Renato Barisani, Betty Bee, Angela Barretta, Giovanni Calemma, Antonio De Filippis, Giuseppe De Marco, Giuseppe Desiato, Nicola Di Caprio/Superteste (special guest: Y Liver from Paris), Di Guida & Vargas, Peppe Esposito, Bruno Estevan, Eugenio Giliberti, Iabo, Rosaria Iazzetta, Barbara La Ragione, Pietro Lista, Lello Lopez, Antonello Matarazzo, Gianni Molaro, Giacomo Montanaro, Gloria Pastore, Ivan Piano,Walter Picardi/Sebastiano Deva, Oreste Pipolo, Raffo, Clara Rezzuti, Emilio Rizzo, Roxy in the Box, Antonio Serrapica, Franco Silvestro, Sound Barrier, Vincenzo Starnone, Tony Stefanucci, Paula Sunday, Enrico Tomaselli.

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