Operazione Money for Nothing da parte della Guardia di Finanza, ma non c’entra nulla il rock dei Dire Straits

Stamani la notizia che c’ erano 89 persone denunciate nell’ambito dell’ operazione Money for Nothing aveva allarmato i collezionisti di rarita’ knopfleriane: fortunatamente era solo una sana azione contro gli evasori fiscali e prestanome.

Sono state scoperte cartiere intestate a prestanome nullatenenti che esistevano solo per emettere fatture fittizie. Molte le province coinvolte: Bergamo, Verona, Milano, Novara, Vicenza, Udine, Treviso, Piacenza, Forli’ Cesena, Cremona, Mantova, Genova, Pisa, Trento, Parma, Modena, Massa Carrara, Roma e Caserta… e si parla di emissione di fatture inesistenti per un valore di 214 milioni di euro di imponibile e circa 16 milioni di euro di Iva. I dettagli dell’operazione ci sfuggono, anche perche avvolti dal segreto istruttorio e poi non

siamo molto avvezzi alla terminologia burocratica.

Ci piace pero’ qui sottolineare (dato anche il particolare momento politico e sociale che stiamo vivendo in Italia) che il rock e’ pronto a tributare il suo alto valore aggregativo e comunicativo anche per altre iniziative: suggerisco Bring the boys back home dei Pink Floyd (facendo il parallelismo tra i soldati inglesi sbarcati ad Anzio ed i nostri che sono in giro per il mondo…), Message in a bottle dei Police (magari dedicato ai segreti delle stragi di stato, insabbiate in Italia), The pricedei Twisted Sister (che si potrebbe applicare al riciclaggio di rifiuti gestito dalle ecomafie ed a quanto ci e’ costato in termini di aumenti del cancro), Run to the hills degli Iron Maiden (che ci piacerebbe fosse dedicato alla cattura di tutti quei latitanti spariti dopo un veloce ricovero ospedaliero)…. tante per suggerire qualche titolo famoso!

 

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