La Provincia di Napoli e la Soprintendenza non lo riaprono ed i Verdi, il M5S ed i cittadini lo occupano per diverse ore. “Faremo iniziative sempre più eclatanti contro questo scempio”. Nasce OccupyboscodiPortici. Nei prossimi giorni i cittadini si arrampicheranno sugli alberi come nel libro di Calvino “il barone rampante”.

Stamattina una trentina di cittadini tra cui molti esponenti dei Verdi Ecologisti e Movimento 5 Stelle hanno occupato per alcune ore il Bosco di Portici chiuso dalla Provincia di Napoli e dalla Soprintendenza da circa un anno.
Tra i presenti il capogruppo dei Verdi Ecologisti al comune di Portici Franco Santomartino, il responsabile regionale del Sole che Ride Francesco Emilio Borrelli, il Consigliere Federale dei Verdi Giovanni Rea ed il rappresentante del Movimento 5 Stelle porticese Luigi Massimo Borrelli.
“Questo bosco – spiegano Santomartino e Borrelli – è l’ unico grande polmone verde che abbraccia un’ area molto vasta che va dal quartiere di San Giovanni
a Teduccio fino a San giorgio a Cremano ed Ercolano. E’ un delitto tenerlo chiuso per motivi burocratici. Oggi è stato occupato per poche ore ma la prossima volta resteremo ad oltranza. Su questa battaglia non siamo disponibili a fare passi indietro”.
“Paradossalmente – insistono Santomartino e Borrelli – all’interno del bosco stanno ristrutturando la stupenda peschiera borbonica e aggiustando “la vasca dei cigni” con fondi stanziati circa 3 anni fa ma nulla si sta facendo invece per la messa in sicurezza di quegli alberi ( circa una decina ) considerati dai tecnici pericolosi e che impediscono l’ accesso al sito. Il consiglio provinciale ha addirittura votato ad unanimità un ordine del giorno che impegna l’ ente di P.zza Matteotti a riaprirlo in tempi rapidi ma la burocrazia oramai se ne infischia degli indirizzi politici.
Stamane è stato realizzato il primo OCCUPYBOSCOdiPORTICI nei prossimi giorni faremo altre azioni eclatanti arrampicandoci anche sugli alberi come nel libro di Italo Calvino “il barone rampante” per attirare l’ attenzione delle istituzioni.
L’ obbiettivo e quello di impossessarci nuovamente di questo bene collettivo e fondamentale per l’ intera collettività dell’ area vesuviana”.
Intanto continua anche la petizione online che ha registrato fino ad oggi tantissime adesioni:
http://firmiamo.it//riaprire- il-bosco-di-portici