No ai botti di Capodanno. Mobilitazione di ambientalisti, animalisti e associazioni con immagini shock.

Centinaia di baby venditori sguinzagliati in periferia dalla criminalità. Appello del Vulcanologo:  ” sopratutto dopo la scossa di terremoto non sparate per evitare lesioni ai palazzi vecchi e pericolanti”. NO ALLE LANTERNE CINESI DA PIAZZA PLEBISCITO.

Un appello contro i botti del vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo sta circolando in rete promosso da Gianni Simioli della radiazza ed il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli: ” sopratutto dopo la scossa di terremoto non sparate per evitare lesioni ai palazzi vecchi e pericolanti”.Da Gino Sorbillo ad Angelo Forgione passando per gli ecorottamatori Verdi è un fiorire di campagne anche con immagini

forti per invitare i napoletani a non sparare soprattutto questo capodanno. Alcuni comuni come Portici e San Giorgio a Cremano hanno totalmente o parzialmente vietato l’ uso e la vendita di quasi tutti i fuochi pirotecnici.
“In queste ore – spiegano Borrelli e Simioli – è una lotta corpo a corpo tra le forze dell’ ordine e la criminalità che ha sguinzagliato in particolare sui territori periferici e della provincia centinaia di baby venditori per evitare che gli adulti siano fermati o arrestati”.
«Nel 2011 –  continuano – erano deceduti circa 800 animali in Campania a Capodanno, nel 2012 siamo arrivati a oltre 900. Molti cani e gatti sono morti in modo orribile investiti da fuochi, dalle macchine in corsa e addirittura con bengala o petardi legati alle code. Tanti uccelli sono spirati di crepacuore.»
“Infine – concludono Borrelli e Simioli – siamo contrari al lancio di oltre 2000 lanterne cinesi la notte di capodanno nel cielo di Napoli da Piazza Plebiscito. Una scelta molto discutibile, addirittura pericolosa e che aumenterà i rifiuti per strada come denunciato anche dall’ esposto al Prefetto ed al Questore ad opera di Cittadinanza Attiva. In tanti comuni italiani queste lanterne cinesi – continuano Borrelli e Gianni Simioli della radiazza – sono state vietate perchè considerate pericolose e inquinanti. A Napoli invece addirittura ci si prepara a spedirne in aria migliaia contemporaneamente. Le lanterne cinesi volanti costituiscono un pericolo ad alto potenziale perché una volta in quota non sono più governabili e possono raggiungere facilmente aree ad elevato rischio d’incendio”.

 

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