NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA

Dal 26 giugno al 17 luglio, è tornata a Napoli la quarta edizione del Napoli Teatro Festival, il festival interamente dedicato al Teatro. La scelta di dividere la manifestazione in due parti è stata del nuovo Direttore artistico Luca De Fusco, che ha preferito “spalmare” il programma durante un periodo più lungo, così come avviene in altre manifestazioni del mondo.
25 sono stati gli spettacoli che si sono visti tra giugno e luglio per un totale di 96 repliche,  e 7 i titoli, in cartellone, per gli spettacoli che si svolgeranno  tra il 27 settembre e l’8 ottobre per un totale di 39 repliche. In tutto 33 spettacoli , e il Premio Maschere del Teatro (i nuovi Premi Olimpici) organizzato in collaborazione dal Napoli Teatro Festival Italia e Agis, previsto l’8

settembre al Teatro di San Carlo con diretta televisiva su Raiuno.
La quarta edizione del Napoli Teatro Festival Italia ha preso il via il 26 giugno al Teatro di San Carlo con la prima italiana, Le Dragon blue di Robert Lepage, il regista canadese di cui nel 2010 il Festival aveva coprodotto Lipsynch, una maratona che in nove ore di durata raccontava nove storie in quattro lingue. 
A seguire sono state due prime assolute e una europea di danza, genere quest’anno molto presente al festival: Sécheresse et pluierecreation 2011 (spettacolo coprodotto dal Napoli Teatro Festival con il Festival di Edimburgo), firmato da Ea Sola, coreografa franco vietnamita di fama internazionale che ha proposto una nuova versione di un suo famosissimo spettacolo del ’95 che vedeva in scena danzatori non professionisti, donne di età compresa tra i 55 e gli 80 anni che durante la guerra in Vietnam avevano dovuto imbracciare il fucile. Ora in palcoscenico ci sono 9 donne che non hanno fatto la guerra, ma sono state al fronte a consolare i soldati con il loro canto. Dopo Ea Sola, è andato in scena all’Albergo dei Poveri, Sacrificium-Victims of musical sensuality e Le sacre du Printemps del coreografo brasiliano Ismael Ivo e Le trous du Ciel.
Tra le coproduzioni nazionali è spiccata L’Opera da tre soldi, regia di Luca De Fusco, protagonisti Massimo Ranieri e Gaia Aprea, con la partecipazione straordinaria di Lina Sastri. Ed è tornato anche Enrico Frattaroli che, nell’edizione 2009, aveva portato a Napoli un lucido e appassionato lavoro sulla figura del Marchese De Sade e quest’anno presenta un progetto sul mito della tragedia greca per eccellenza: Edipo.
Il titolo dello spettacolo è Hybris, il termine con cui, nella tragedia greca, veniva indicato il peccato di eccesso, dismisura, tracotanza, superbia dell’uomo che osi prevaricare le leggi dell’armonia naturale e divina. La particolarità della messinscena è quella di essere recitata in greco antico. Tra gli spettacoli coprodotti con il Teatro Stabile c’è anche Variazioni sul mito-femminile sotterraneo Arianna, Elena, Antigone, regia di Bruno Garofalo, interprete Giovanna Di Rauso che impersonerà tre donne della storia in un luogo speciale, il Tunnel Borbonico, cunicolo sotterraneo mai prima d’ora utilizzato come spazio teatrale. 
Tra le presenze internazionali di grande prestigio segnaliamo, inoltre, quella del regista inglese di fama internazionale, Declan Donnellan, che da 11 anni lavora con la stessa compagnia di attori russi e che ha portato per la prima volta in Italia The Tempest di Shakespeare proponendo un allestimento che, pur rimanendo fedele al testo, offre allo spettatore una chiave di lettura contemporanea.A chiudere la prima parte del Festival, il 17 luglio, è stato Enzo Avitabile in versione “classica”, con Exeradati mundi, cantata scenica in 15 stazioni per Coro, Orchestra sinfonica e voce recitante. Un inno ai diseredati del mondo che da sempre vivono ai margini della storia combattendo tra il bene e il male. Anche quest’anno nelle strade di Napoli, infine, si è visto Ramblas, spettacolo di strada realizzato dalla Compagnia Taverna Est. Dopo i Premi Le Maschere del Teatro, la seconda parte del Napoli Teatro Festival proseguirà dal 9 settembre con Trilogia quasi dantesca, opera teatrale sui colori scritta da Alessandro Taddei con 44 adolescenti palestinesi, turcotedeschi, italiani e libanesi; La casa di Bernarda Alba testo di Federico Garcia Lorca, regia dello spagnolo Lluis Pasqual, protagonista Lina Sastri prodotto dal Napoli Teatro Festival Italia con il Teatro Stabile di Napoli e il Teatro Stabile di Catania, per proseguire con Il sogno dei mille firmato da Maurizio Scaparro con Giuseppe Pambieri, La trilogia del male di Laura Angiulli. 

 

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