Napoli, adesso scrivi la storia!

Ci siamo ancora poche ore e poi la madre di tutte le partite non sarà solo un appuntamento che tutti aspettiamo con ansia da almeno tre mesi a questa parte, ma sono certo invece che scriverà una pagina importante nella storia del Napoli. All’evento dell’anno saranno presenti sugli spalti del San Paolo non meno di sessantacinquemila cuori azzurri ed almeno altri sette milioni di tifosi sparsi per il mondo, tutti dal cuore azzurro com’è azzurro il cielo e il mare di Napoli, invece saranno attaccati alle televisioni, alle radio o a qualsiasi altro mezzo tecnologico pur di seguire palpitanti e stare al fianco della loro squadra del cuore nel momento storico più importante. La partita non è per niente facile, ma questo non solo per il Napoli, ma anche per il Chelsea che di questi tempi accusa più di qualche problema ed il clima all’interno dello spogliatoio non è certo sereno, come non è per niente idilliaco il rapporto tra il tecnico Villas Boas ed il suo presidente, il magnate russo e ultramilionario o miliardario fate voi, Roman Abramovic,

arrivati ormai ai ferri corti. L’antipasto per il gran galà che si celebrerà Martedì sera, giorno di carnevale, la Mazzarri-band l’ha servito contro la Fiorentina con doppietta di bistecca alla fiorentina e schiacciata sempre alla fiorentina il resto del cenone di Carnevale verrà servito con tutti gli onori del caso Martedì al San Paolo alla presenza di settantamila graditissimi invitati. E sono certo che Martedì sera nonostante il freddo tipicamente invernale di Carnevale farà molto ma molto caldo, e la squadra azzurra saprà assestare il colpo mortale all’undici londinese regalandoci un sogno che tutti noi tifosi aspettiamo e meritiamo da tempo, estromettendo dalla Champions League la corazzata di Roman Abramovic, ed elevando  il prestigio del calcio italiano nell’Europa che conta. E’vero che il Napoli di quest’anno hanno troppe volte, anche a causa di tanti altri fattori, mancato spesso nei risultati sperperando tantissimi punti per la strada, soprattutto con le cosi dette squadre medio piccole. E’anche vero, però, che la squadra azzurra non ha mai mancato negli appuntamenti che contano, soprattutto in Europa, e questo ci lascia ben sperare. Questa sarà anche la grande occasione, per dimostrare, se c’è ne fosse ancora bisogno, a tanti critici occasionali che parlano e scrivono spesso per riempire solo le pagine dei giornali o occupare i salotti di comodo di tante trasmissioni, il grandissimo valore di Walter Mazzarri, il quale rappresenta il valore aggiunto di questa squadra e di questa società che dopo anni di anonimato hanno tutti insieme, società tecnico e giocatori, riportato in alto il nome di Napoli nel mondo. A tal proposito sono certo che il toscanaccio di San Vincenzo saprà caricare bene la squadra, che già per se avrà tutte le motivazioni per metter sotto gli antipatici inglesi e cancellarli a suon di gol dal tabellone europeo. Se solo si pensa che questi ragazzi, che già tante soddisfazioni ci hanno dato, sanno di andare incontro alla storia, soprattutto i tre tenori che più di tutti hanno fame di fama, scusate il gioco di parole, e quale occasione migliore per dimostrare al mondo intero, la loro immensa classe. A tutto questo aggiungiamoci l’urlo da paura che si leverà alto dalle migliaia di ugole e cuori napoletani presenti all’interno del San Paolo molto, più simile a un vulcano in eruzione, costantemente e ininterrottamente per tutta la partita. Inoltre potremmo ammirare con immensa gioia come l’onda azzurra si muoverà ritmicamente sulle note dell’ormai inno mondiale del Napoli e di Napoli, “ Oi Vita Oi Vita Mia, Oi Core se chist Core ”, mostrando al mondo intero, non solo il calore ed il folklore, ma soprattutto l’altissima sportività e civiltà del nobile popolo partenopeo. Ed ecco, allora, che gli ingredienti per scrivere la storia in salsa partenopea ci sono davvero tutti e il piatto da servire con i guanti azzurri ai presuntuosi e antipatici inglesi, avrà certamente un gusto molto amaro e per loro alla fine della partita, non resterà altro che versare “ Lacrime Napulitane “.

 

 

 

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