Manifestazione Sos Madre con pizze, catene e post it. In piazza Verdi, Pd, Sel, Federconsumatori e Partito del Sud. “Indagare su strani intrecci tra la fondazione che gestisce il Museo e la fondazione privata Morra Greco”.

Tanti giovani, artisti, politici e cittadini si sono radunati stamattina all’ ingresso del Madre per protestare, anche incatenandosi, contro la chiusura del Museo.”Quello di oggi – dichiarano i promotori dell’ evento il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il consigliere provinciale del Pd Livio Falcone ideatori del comitato SAVE MADRE – è il primo di una serie di eventi in difesa del Museo di Arte Contemporanea a Napoli, il terzo in Italia come numero di ingressi, che la Regione sta colpevolmente smantellando. Noi chiediamo alla Giunta di pensare meno a Cosentino e più all’ arte e cultura per il nostro territorio. Inoltre vogliamo sapere dal Presidente della Regione Stefano Caldoro quali sono i rapporti ed intrecci tra la Scabec che gestisce il Madre e la fondazione privata Morra Greco. Ci risultano infatti strani intrecci tra i due consigli d’ amministrazione e ipotesi di cogestioni su cui vogliamo avere risposte chiare su eventuali illeciti e conflitti d’ interesse”.”La gestione nel campo culturale ed artistico della

giunta regionale – attaccano il segretario provinciale di Sel Peppe De Cristofaro ed il responsabile regionale di Federconsumatori Rosario Stornaiuolo – è stata fino ad ora disastrosa e improduttiva. Tra l’ altro ci risulta che il nuovo Consiglio d’ Amministrazione nominato da Caldoro a differenza di quello precedente che operava gratuitamente si è auto dotato di uno stipendio annuo di 80mila euro. Uno scandalo se si pensa ai disastri che a nostro avviso hanno combinato fino ad oggi mettendo in ginocchio il Museo napoletano famoso in tutto il mondo”.Alla manifestazione hanno partecipato anche il pizzaiolo Gino Sorbillo con la pizza ” SOS MADRE “, il Partito del Sud, i Giovani Verdi, il segretario regionale di Sel Arturo Scotto, molti giovani artisti napoletani che hanno scritto diversi post e cartelli all’ ingresso del Museo tra cui: ” – Cosentino + cultura in Regione” o ” vogliamo l’ arte non la camorra in Campania” e ancora ” + Madre – trastole in Regione”.

 

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