I recenti provvedimenti sulla viabilità a Napoli, con particolare attenzione alla zona del lungomare e della Riviera di Chiaia, non hanno di certo soddisfatto gran parte dei napoletani, tra cui residenti e pendolari che si trovano costretti ad adattare la loro routine quotidiana a queste restrizioni sul traffico. Se da una parte si è voluto far fronte, nel migliore dei modi, all’organizzazione e allo svolgimento soddisfacente della seconda edizione dell’America’s Cup sul lungomare partenopeo, dall’altra ci sono non pochi disagi accusati da chi a Napoli ci vive e ci lavora. Nei giorni di Pasqua e Pasquetta, come sorta di anteprima dei nuovi dispositivi di
traffico, nelle zone suddette si sono verificati ingorghi interminabili richiedendo l’intervento straordinario dei vigili urbani appostati in relativi presidi per regolare il flusso di mezzi pubblici e privati, molti dei quali spaesati e sorpresi da tali stravolgimenti imminenti.
Il malcontento generale, per restare in tema, è confluito in una sola direzione, ovvero quella della protesta civile e mirata al confronto con l’amministrazione comunale affinché possa concretamente rispondere del proprio operato e delle responsabilità annesse nei confronti dell’intera cittadinanza. Una delle associazioni che si è schierata contro l’inadeguata istituzione delle zone a traffico limitato è “Cittadinanza Attiva” promotrice sinora di varie proteste, tra cui quella dello scorso 23 Marzo a Piazza Trieste e Trento e ultima in ordine di tempo quella avvenuta nella mattinata di Giovedì 4 Aprile nelle prossimità di Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli. Alla manifestazione ha partecipato anche il leader Agpg (Associazione Guardie Particolari Giurate), Giuseppe Alviti, da sempre interessato a queste tematiche e conseguenti risvolti, che si è detto “particolarmente amareggiato per questi provvedimenti assurdi che pesano ulteriormente sulla già complicata viabilità in città sia per quanto riguarda il traffico che il servizio pubblico. Non è possibile – continua – che si pensi solo ad una grande occasione per l’immagine della città quale la regata internazionale se poi tutt’intorno regnano grossi disagi e il disordine più totale”. La speranza comune è che “l’amministrazione comunale tutta possa immedesimarsi nella situazione di migliaia e migliaia di cittadini, tra cui residenti e lavoratori, che accusano non pochi problemi dovendo quotidianamente raggiungere le zone interessate dal traffico limitato. Risulterebbe prioritario – conclude – regolarizzare l’accesso nelle fasce d’orario più praticate dall’utenza in modo che ne possano beneficiare anche i commercianti e, allo stesso tempo, occorrerebbe potenziare le linee del trasporto pubblico e rendere più accessibili i costi dei parcheggi posti lungo il perimetro delle zone caratterizzate da tali provvedimenti”.
Antonino Fiorino – Emilia Sensale