“Lo sfogo di un italiano”

Dopo lo scritto “Lo sfogo di un italiano” all’indomani delle dimissioni di Silvio Berlusconi andato inascoltato, sono costretto, almeno per un ulteriore sfogo, a riscrivere quanto segue: io, Salvatore Sarti, facendone parte ed essendo rappresentante del popolo Italiano, con tutte le facoltà mentali, dichiaro; visto l’inefficienza e l’ignoranza della classe dirigente della politica Italiana, nel voler tra l’altro restare al potere a tutti i costi e visto lo sfacelo sociale dove si son

visti, si vedono e si vedranno pietosi suicidi fisici, senza conteggiare quelli psicologici, con tanta cinica irresponsabile indifferenza dalla signoria casta, la quale ad oltranza tra un’agonia e l’altra, ostinatamente tenta di risolvere le problematiche di una crisi economica sempre più incalzante, esercitando una continua premitura di un sociale oramai agli estremi, denuncio pubblicamente alla corte internazionale per i diritti dell’uomo (sperando che quest’ultima non faccia parte di una casta “superiore”) lo stato e quindi il governo Italiano, primo: per terrorismo psicologico. Secondo; per istigazione al suicidio di massa. Terzo per falsa democrazia e di un’evidente regime totalitario nel pressare il popolo Italiano con un’egemonia del potere politico iper radicato. Responsabile di quanto affermato e conscio di pagarne le relative conseguenze, sfido pubblicamente qualsiasi esponente istituzionale a smentire oggettivamente tali affermazioni.

 

In fede Salvatore Sarti

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