L’Italia perde 5 miliardi all’anno nel rapporto tra contributi all’Unione Europea e finanziamenti ottenuti

“L’Italia perde 5 miliardi all’anno nel rapporto tra contributi all’Unione Europea e finanziamenti ottenuti”. E’ un dato scioccante quello rivelato dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, nel suo intervento al “Sabato delle Idee”, ospitato dalla Fondazione SDN, l’istituto napoletano di eccellenza nella ricerca sulla diagnostica nucleare. Nel corso del dibattito dedicato al Programma Europeo Horizon 2020, a cui hanno preso parte tra gli altri il presidente del CNR, Luigi Nicolais, il neo presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Fabrizio Oleari e il fondatore della Fondazione SDN, Marco Salvatore, il Ministro Profumo ha evidenziato come “l’Italia investe in Europa circa 15 miliardi all’anno e ne riporta invece “a casa” soltanto il 60%”. Dunque una perdita annua superiore ai 5 miliardi. “E sono anni che viviamo questa

situazione”, ha ricordato Profumo. Dai dati snocciolati dal Ministro è emerso che su ogni euro investito l’Inghilterra riporta a casa 1,50 euro, l’Austria e l’Olanda 1,45 euro, il Belgio 1,40 euro e la Germania 94 centesimi. Mentre l’Italia soltanto 60 centesimi. In Italia si perdono, quindi, 40 centesimi ogni euro investito.

 

 

Italia fanalino di coda in Europa e la “Ricetta Profumo”

 

Una situazione drammatica che vede l’Italia al 26esimo posto su 27 Paesi della UE per capacità di spesa e all’ultimo posto per la qualità della spesa. “Una tendenza che deve assolutamente essere invertita – ha spiegato Profumo – con il nuovo Programma Horizon 2020, perché seguendo questi standard dei 3 miliardi e 400 milioni che l’Italia investirà dal 2014 al 2020 nel Programma si rischia di vederne rientrare soltanto 2, mentre arrivando almeno ad una media dei Paesi Ue si potrebbe avere almeno il doppio”.

 

E per operare questa inversione di tendenza il Ministro Profumo ha anche proposto la sua personale ricetta in sei punti programmatici:

 

•        Valorizzazione della capacità e dell’impegno

•        Sistema più aperto

•        Sistema più trasparente

•        Rispetto dei tempi

•        Semplificazione

•        Valutazione dei tempi di attuazione

 

Una stoccata alla Gelmini e una alla politica della Campania

 

A margine dell’incontro, conversando con i giornalisti, Profumo, rivendicando la sua attenzione al miglioramento della gestione dei fondi, ha, invece, duramente criticato “l’eccesso di riforme dell’Università dei precedenti governi che ha generato soltanto caos” ed ha sottolineato che “nel Sud ed in particolare in Campania vi sono grandi potenzialità e grandi competenze nel settore della ricerca ma mancano le capacità di saper gestire e spendere proficuamente i fondi che pure arrivano”.

 

L’addio alla politica: torno all’Università

 

Incalzato dai giornalisti si è sbilanciato anche sul suo futuro. “Non sono sceso in campo, né mi sono schierato idealmente con nessuna parte politica nell’attuale competizione elettorale per poter conservare l’equidistanza necessaria nel completamento del mio compito al Ministero che prevede la chiusura di progetti importanti ed al termine della mia esperienza di governo, bella ed affascinante, tornerò al mio ruolo di docente universitario”

 

 

Horizon 2014-2020 – Le grandi sfide del Terzo Millennio

Horizon 2020 è il nuovo strumento dell’Unione Europea per il finanziamento integrato delle attività di ricerca e innovazione. Il 1 Gennaio 2014 Horizon 2020 succederà all’attuale Programma Quadro (7° PQ) di ricerca e sviluppo tecnologico e raccoglierà in un sistema unico i principali programmi di finanziamento attualmente dedicati alla Ricerca e all’Innovazione nell’Unione europea: Programma Quadro di R&ST, CIP (programma quadro per la competitività e l’innovazione), IET (Istituto europeo per l’innovazione e la tecnologia).

 

“Horizon 2020 – ha spiegato Marco Salvatore, fondatore della Fondazione SDN – supporterà l’Unione Europea nelle grandi “sfide globali” del Terzo Millennio (cambiamento climatico, sicurezza energetica e alimentare, salute e invecchiamento della popolazione), fornendo ai ricercatori gli strumenti necessari alla realizzazione dei propri progetti, sostenendo la cooperazione tra i diversi Paesi dell’Unione ma anche il rapporto con le altre realtà internazionali extracomunitarie, favorendo i partenariati tra le istituzioni pubbliche e le aziende private, incentivando le alleanze progettuali tra il mondo accademico e il mondo imprenditoriale e valorizzando l’eccellenza della ricerca anche grazie alla semplificazione delle procedure burocratiche per l’accesso alle risorse”.

 

 

Una grande occasione per arginare la fuga dei cervelli

 

Horizon 2020 si pone come obiettivo generale quello di costruire un’economia basata sulle conoscenze e sull’innovazione nell’Unione, contribuendo nel contempo allo sviluppo sostenibile. Un obiettivo generale che verrà perseguito attraverso tre priorità distinte ma di reciproco sostegno, ciascuna contenente un insieme di obiettivi specifici: l’eccellenza scientifica, la leadership industriale e le sfide per la società.

“Il Programma Horizon 20020 – ha evidenziato Marco Salvatore – rappresenta davvero una grande occasione per i giovani “cervelli” italiani e del Mezzogiorno in particolare, che, invece, di essere costretti ad emigrare possono impegnarsi nella creazione di nuove imprese in grado di stilare progetti che possano attrarre fondi così rilevanti sui nostri territori”.

A partire dal 1984 in Europa si sono susseguiti vari programmi quadro. Attualmente è in vigore il 7° PQ, che copre il periodo 2007-2013.  Dal 1 Gennaio 2014 entrerà in vigore l’ottavo programma quadro che è stato denominato “Horizon 2020” a seguito di una competizione online promossa dalla Commissione Europea e vinta da due insegnanti che hanno ideato il nome “Horizon 2020”: la ceca Marcela Endlova e la polacca Beata Zyngier.

 

Il Sabato delle Idee

“Il Sabato delle Idee” è un’iniziativa ideata nel 2009 dalla Fondazione SDN e dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli con l’obiettivo di far sorgere a Napoli nuovi spazi di discussione e di “risvegliare” la riflessione ma soprattutto la produzione di nuove idee nella società civile e nella classe dirigente nazionale, partendo da Napoli.

E già dalla seconda edizione del Sabato delle Idee l’allargamento dei partner dell’iniziativa ha dimostrato come nella città di Napoli vi siano tante realtà scientifiche e culturali che hanno passione e capacità per impegnarsi nel rilancio della città.

 

Al fianco della Fondazione SDN, dell’Università Suor Orsola Benincasa e del PAN – Palazzo delle Arti di Napoli si sono unite, infatti, altre quattro grandi istituzioni culturali della città: l’Accademia di Belle Arti di Napoli, il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e la Città della Scienza.

 

L’auspicio è che la rete delle eccellenze campane che scelgono di lavorare insieme possa crescere sempre di più, per realizzare l’obiettivo fondante del Sabato delle Idee: promuovere l’impegno civile, la partecipazione ragionata e la realizzazione di progetti concreti per lo sviluppo di Napoli e del Mezzogiorno contro l’indifferenza, la rassegnazione ed il pessimismo.

 

Info

www.ilsabatodelleidee.it

 

Ufficio Stampa e Comunicazione
Dott. Roberto Conte
Tel-Fax  081-2522347
Cell. 380-7123104
ufficiostampa@unisob.na.it

 

Segeretria Organizzativa

 

Dott.ssa Laura Recalina

Tel. 081-2408260

segreteriafondazione@sdn-napoli.it

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