L’Istituto di Studi Atellani celebra Aurelio Carella

Di professione era farmacista, ma la grande passione della sua vita era il calcio. Una passione totale, sconvolgente, che trasmetteva a tutti coloro che lo circondavano. Aurelio Carella, nato nel 1930 a Roccamonfina, poi trasferitosi a Frattamaggiore e Crispano al seguito dei genitori, si dilettò da giocatore (prima difensore, poi portiere) nelle formazioni  di Frattamaggiore e dintorni. Nel 1946 fondò l’Interfrattese,  società di calcio giovanile nella quale  si cimentò prima da calciatore e successivamente da dirigente. Ed è in questa seconda veste che diede il meglio di sé. In tandem con Carmine Dilettevole,  allevò generazioni di giovani talenti  alcuni dei quali approdati anche nelle categorie maggiori. Lo trovavi ovunque, nelle vesti più disparate: presidente, allenatore, medico sociale, allenatore, massaggiatore. I calciatori per lui erano dei figli da allevare, accudire, guidare anche nella vita privata. Al di fuori del calcio anche un’altra passione, il canto. Si cimentò da baritono e fece anche qualche comparsata in film dell’epoca. Ma il calcio aveva la

meglio su tutto. Nel suo curriculum dirigenziale, oltre all’Interfrattese, la Frattese, il Crispano, la Vis Frattese, la Virtus Frattese. Ovunque ci fosse una sfera di cuoio c’era lui, Aurelio Carella, il farmacista. Preparava anche unguenti miracolosi per i suoi ragazzi. Negli anni sessanta ne confezionò uno speciale per il ginocchio di Omar  Sivori, allora nel Napoli, bloccato da un infortunio al ginocchio. Pare che l’unguento avesse ottenuto risultati  strabilianti. Se il calcio  può essere identificato in una persona, ebbene Aurelio Carella era sicuramente il calcio, in tutte le sue sfaccettature romantiche. Una passione che può essere additata ad esempio. Morì nel 1988, ad appena 58 anni. L’Istituto di Studi Atellani, nel venticinquesimo della scomparsa, ha deciso di commemorarlo con una cerimonia al Comune di Frattamaggiore (lunedi 27 maggio, ore 18). La figura di Carella sarà ricordata dal giornalista Gregorio Di Micco,  Virginio Razzano, ex presidente della Frattese, Carmine Dilettevole, ex dirigente del Comitato Campano della Figc e memoria storica del calcio frattese. Saranno presenti i figli Rossella, Annarita e Angelo Carella. I lavori saranno condotti di Franco Montanaro, presidente dell’Istituto di Studi Atrellani.  Interverrà il sindaco di Frattamaggiore, Francesco Russo.

 

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