Le polemiche tra Pd e Api potrebbero avere il potere di frenare lo sviluppo

Indignate reazioni, borbottii, mugugni, mormorii, tutto questo ha suscitato l’attività giornalistica dei due periodici di famiglia Polizio. Nuova Dimensione, periodico, titolava: il decalogo del buon politico a firma del Direttore Editoriale, Ciccio Polizio, orientato e concentrato alla sconfitta di un imperfetto modello di governare, retto di nuovo, a suo dire, da Tommaso Casillo; il pensiero di Puffo Brontolone  titolava Maiden, il quindicinale degli universitari, molto vicino al consigliere comunale Emilio Polizio.

Rispettoso dell’articolo 21, della libertà di stampa e di opinione, convinto assertore della libera circolazione delle proprie idee, non assurgerò certo a censore a difesa di una posizione né lancerò borbottii per bacchettare gli incauti esternatori. Il mio intervento è teso ad aprire un dibattito sui temi di fondo che stanno frenando la politica e, in

generale, l’intera società, che merita rispetto e dignità.

 

Ci si è fermati, come al solito, ai toni formali, un po’ duri, oppure alla paradossalità esemplificativa di slogan – ultimatum.

Cosa c’è di tanto scandaloso? Il mio intervento, per niente provocatore, tende a lanciare una pietra nello stagno delle nostre forze politiche, bisognose di nuova linfa. E’ una occasione per aprire un dibattito sulla salute della nostra politica e sui rapporti con il Comune.

La famiglia Polizio è stata tra i principali attori nella battaglia avverso l’imperfetto modello politico di governo di Giosuè De Rosa, alla stessa stregua del Senatore di An Michele Florino, della sezione Che Guevara di Rifondazione Comunista e della testata giornalistica Nuova Città; Fortunato Polizio fu, a quell’epoca,  il candidato più votato di Casoria, del Pdl e del Centro Destra. Chi scrive, è  al Settore “Affari Generali e Organizzazione”, con compiti di informazione e comunicazione, dopo un esilio politico e amministrativo durato sei anni. Grazie all’amministrazione di centro destra, grazie a Stefano Ferrara, Gennaro Nocera, Carlo Tizziani, Marco Capparone, Michele e Pasquale D’Anna, Massimo, Pietro e Raffaella Iodice, Alfonso Paone e Ernesto Valiante, con la piena soddisfazione dello stesso Fortunato Polizio e tantissimi amici del Consiglio Comunale l’esilio nelle desolate terre di contrada Casamerola, nell’avamposto di Parco Le Querce, nelle strade “abusive e condonate” di Voltacarrozza,  è finito. Il Sindaco Vincenzo Carfora e l’Assessore alla Sicurezza Tommaso Casillo non hanno ascoltato le richieste di una nuova epurazione e, quindi, continuo a svolgere il mio lavoro giornalistico, di comunicazione ed informazione per l’Azienda Comune e per i giornali con i quali collaboro, in piena ed assoluta libertà ed autonomia. Sono, oltremodo, convinto che Casoria merita ed ha bisogno di un’amministrazione unita, senza aventini. Sono convinto che il veleno dei sepolcri imbiancati, nonché professionisti delle sacre professioni, preferisce evidenziare l’aspetto polemico, scansando i temi di fondo, che potrebbero, anche, non essere sbagliati. Questa Amministrazione  deve porre tra i suoi obiettivi, oltre a vari problemi, la qualità della classe dirigente e politica.

La politica si regge su due pilastri fondamentali: la legge della elezione diretta del Sindaco e il Bilancio. La prima delegò al Sindaco l’intera materia amministrativa: la seconda è un “pannicello caldo” per adeguarsi alla evoluzione tumultuosa dei tempi.

Visto l’andazzo della politica, è stato un bene la scelta di queste persone alla gestione degli Assessorati; nel mentre ringraziamo per lo scampato pericolo di una eventuale vittoria della coalizione che vedeva insieme Udc e liste civiche, ecco tornare, in giro per la città, i soliti noti: le paroline sarcastiche sulla partecipazione allo sciopero degli operai di Alenia, la contestazione alla realizzazione delle isole ecologiche, soluzione determinante per una vera raccolta differenziata, il tentativo continuo e destabilizzante di cambiare il management di Casoria Ambiente………..La preoccupazione sempre continua di dare  i giusti meriti (e non solo cercare comuqne e sempre colpe ed errori) a quelli di prima: a Ernesto Valiante ai Lavori Pubblici o a Pasquale D’Anna alla Pubblica Istruzione o allo stesso candidato Sindaco Massimo Iodice, Assessore alle Finanze, o allo stesso Sindaco Stefano Ferrara, all’avv. Raffaella Iodice ed il suo impegno al Commercio e tanto altro.

Le colpe e gli errori hanno avuto la condanna di uno scioglimento per mano di Notaio.

Era la prima volta che gli eletti al Consiglio Comunale non si accapigliavano, poi, per rivestire il ruolo di Assessore e lo abbiamo evidenziato. Oggi, invece, è netta la distonia tra il gruppo consiliare del Pd (eccetto la D.ssa Sosio) con i due Assessori di quel partito, cioè il giovane avv. Tignola, con deleghe all’Ambiente ed al Personale ed il navigato Assessore all’Urbanistica l’avv.to Giovanni Gagliardi.  Era la prima volta, dopo venticinque anni, che assistevo ad una Giunta Municipale unita e con un ottimo rapporto con il Consiglio Comunale. Lo evidenziammo. Oggi, invece, così non è. Il gioco delle parti ha creato una frattura evidente all’interno del Consiglio Comunale tra Api e Pd, tra i consiglieri e gli assessori del Pd, causando maggioranza contro maggioranza ed opposizione ed opposizione contro opposizione e maggioranza. Una delle tante soluzioni che suggeriamo al Sindaco ed ai suoi Assessori è quella che  bisogna, adesso, fissare parametri più equi nelle competenze e nella ripartizione del contributo di esperienze che possono dare i dipendenti dell’Azienda Comune. La famosa fotografia dell’Ente, impegno preso dall’Assessore al Personale, Pasquale Tignola.

L’omertà politica e partitica di alcuni dei componenti dell’opposizione, purtroppo, non ci farà mai sapere se un contributo di sinergia politica potrebbe apportare quei cambiamenti che occorrono alla macchina comunale e alla pianta organica. Sono altre le priorità e gli obiettivi di chi è alla guida dei banchi dell’opposizione.  Fa, invece, piacere che sono in tanti, oggi, ad accostare questi soggetti politici al “famoso patto per il progresso”.

L’elezione diretta del Sindaco è, a scanso di equivoci, un gesto illuminato e non certo una precisa, furbesca volontà di diminuire i poteri dei consiglieri comunali. E sono tanti, infatti, in questo nuovo percorso politico, i consiglieri comunali che aspettano, dopo cinque mesi, la messa in opera delle commissioni consiliari. Nel recente passato il consigliere comunale veniva ritenuto l’occupazione del perditempo. Quanti personaggi rampanti ed equivoci a caccia di notorietà, di soldi e di voti, ho conosciuto negli ultimi venticinque anni di governi di centro sinistra(uno solo di centro destra)! Impegolati nelle loro comiche baruffe quei politici non ebbero il tempo di occuparsi della vita aziendale dell’Ente, al quale, inoltre, non riconoscevano dignità culturale e peso economico, nonostante l’Azienda Comune produca servizi fondamentali per la vita della città. L’Amministrazione di Centro Sinistra, con la guida di Enzo Carfora, è intenzionata a fare meglio e di più. Questa Giunta Municipale è concentrata, per molte ore della giornata, sui Servizi Demografici, i Servizi Tecnologici, la Ragioneria, l’Urbanistica e le palestre che possono fortificare l’aspetto morale e fisico dei giovani.

Mi auguro che il dibattito riprenda in termini seri.

NANDO TROISE

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