La politica a Casoria è priva di tutto: mancano i movimenti, i girotondi, le destre e le sinistre. E’ il trionfo dei moderati.

Per la gioia dei reduci, per la gioia dei sopravvissuti alla distruzione e morte della Democrazia Cristiana e dei suoi alleati (i socialisti, l’edera, il sole che ride, i liberali). Per la gioia di tutti coloro che furono travolti dallo tsunami di Tangentopoli, facendoli scomparire insieme ai simboli dei loro partiti, facendoli avviare nelle tortuose vie giudiziarie. In tanti, tra socialisti e democristiani, negli studi degli Avvocati o nelle Aule dei Tribunali. A Napoli come a Casoria, oltre che in Italia, scomparvero gli scudi crociati ed i garofani rossi.

Tutto sommato, e proprio per questo motivo, c’è qualcosa di perverso e di sottile che mi unisce ai movimenti che,

purtroppo, a Casoria non ci sono! E’ una sorta di intesa sotterranea che mi accomuna in una faziosa avversione per lo storico nemico principale, per lo stesso avversario storico: il moderatismo, il buonismo degli equidistanti.

A Casoria non è rappresentato il M.S.I. e Forza Nuova, non sono rappresentati né i Cobas, né i disubbidienti, né i girotondini né i movimenti studenteschi.

Dopo anni di ridicole legittimazioni centriste da parte di tutte le forze politiche, potremmo sbattere in copertina la foto dei rappresentanti di questa presunta area di centro, intitolando “C’entro?”. Una battuta efficace con la quale riportare le cose al proprio nome e smantellare l’intoccabile luogo comune sulla necessità del “centro”.

Le facce dei due Partiti Democratici insieme a Forza Italia, Nuovo Centrodestra, Udc etc.

Possibile che da questo equivoco non si esce e che a Casoria si sia condannati alla dittatura dei democristiani?  Possibile che chi si ispira alla Destra Sociale e Plurale e coloro che si ispirano al Marxismo Leninismo abbiano dimenticato i tanti anni di battaglia politica e culturale contro quel sistema e questi uomini? Possibile che abbiano dimenticato Peppino Impastato e Pio La Torre, Giorgio Almirante e Pino Romualdi.

Eh sì: democristiani erano e democristiani sono: l’Udc con il giovane demitiano Salzano ad Afragola  ed il  giovane Emilio  Polizio, il Pd, il Fli, il Pdl, l’Idv e poi c’è la Dc ed un’altra miriade di partiti delle costellazioni democristiane e socialiste.

Uomini, questi che stanno costruendo il loro futuro da politici “legando l’asino” ai progetti neo centristi di alcune fazioni in campo.

Perché, tutti coloro che non provengono da questa storia centrista subiscono passivamente il ricatto psicologico?

Non si sentono ancora all’altezza dei loro predecessori?

Quei maestri della politica della sopravvivenza consiliare, di artifici e mediazione come prassi quotidiana. Fatto sta trionfa il moderatismo. Non a caso il “nuovo centro” si rifà esplicitamente alla lotta elettorale tra Nuovo Polo, f.i. e Pd. A Casoria non trovano alcuna resistenza. In Consiglio Comunale mancano sia Sinistra Critica che M.S.I. e si sente forte la mancanza sia di Nando D’Anna che di Luca Scancariello.

L’impressione che si sia tutti (o quasi) vittime di un complesso freudiano di nostalgia per la madre perduta. Una madre che tutti, anche quelli che l’hanno avversata (forse più a parole che nelle reali intenzioni) oggi vorrebbero riportare in vita.

 

News: Il Pd si è spaccato. Il Gruppo Consiliare e la Segreteria di Sezione non vuole contrare né Casillo né quelli che stanno con lui; un 30% sì e lo ha fatto.

Dall’altra parte la curiosità di conoscere chi passa con Forza Italia e chi con il Nuovo Centro Destra.

Cosa faranno Fratelli d’Italia e Futuro e Libertà?

 

Alla prossima……………

NANDO TROISE.

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