Interviste ai candidati consiglieri: a tu per tu con Andrea Capano (UDC)

Qual è stato il suo contributo in Consiglio Comunale, per cui i cittadini dovrebbero sceglierla?

Ci siamo battuti in situazioni di una certa gravità, abbiamo stilato documenti per sollecitare sulle verticalizzazioni per riqualificare la macchina comunale e anche per bloccare il processo di privatizzazione di Casoria Ambiente.

Per cosa si impegnerà in Consiglio Comunale?

Innanzitutto perché l’Ufficio Tributi rimanga patrimonio del Comune di Casoria, non sarà mai esternalizzato.

Bisogna rilanciare l’Ufficio Urbanistica, perché non è capace di rilasciare certificati di agibilità alle attività commerciali che rischiano così di chiudere. Poi bisogna garantire la viabilità e realizzare finalmente il Piano Regolatore, chiunque vincerà le elezioni ogni sei mesi dovrà relazionare al Consiglio Comunale. Non dobbiamo permettere che a Casoria lavorino altri, ma solo le aziende di Casoria. La Menarini può venire se vuole investire, ma le aziende che poi lavoreranno dovranno essere di Casoria, altrimenti può anche andare via. Dovremmo scriverlo nei contratti. Inoltre gli Assessori dovranno essere politici e i dirigenti dovranno avere esperienza e capacità, bisognerà mettere in Giunta solo buone professionalità.

Come risponde alle critiche rivolte all’UDC che corre con delle liste civiche, quando sembrava che dovesse guidare la grande coalizione del Terzo Polo?

Noi credevamo nel Terzo Polo, ma c’è stato chi non ha lavorato per questo. Prendiamo Graziuso, rappresentava FLI nel Terzo Polo e improvvisamente sostiene Ferrara dopo averlo sfiduciato. L’API con i suoi sotterfugi ha bloccato la nascita del Partito della Nazione, non ha sostenuto il progetto che arrivava da Roma per Casoria e ha imposto il suo candidato. É la Prima Repubblica che detta ancora legge.

Perché non avete voluto appoggiare Carfora?

Carfora è un afragolese trapiantato a Casoria, già questa è una sconfitta. Noi volevamo una figura nuova, non figure vecchie o figure dietro le quali si nascondeva la Prima Repubblica, che non aggregano i giovani. Certo, ogni partito fa il suo gioco per mettere il suo candidato, ma un candidato deve raccogliere il consenso di tutti. Abbiamo registrato che Carlo Tizziani non portava innovazione e abbiamo fatto passo indietro, non c’era unità sul suo nome e siamo stati responsabili a non imporci. Massimo Iodice è un figlio di Casoria.

Come si comporterebbe l’UDC in caso di ballottaggio tra Stefano Ferrara ed Enzo Carfora?

Penso che l’UDC non appoggerebbe nessuno, aspetteremmo la volontà degli elettori.

Se vincesse Ferrara?

Ferrara ha dimostrato di non essere un politico, ma un accentratore. Mi chiedo, chi l’ha consigliato? Chi era la sua mente? Se Ferrara vincesse, l’UDC sarebbe sicuramente all’opposizione. Ma mai dire mai, se si ponesse con criteri diversi e portasse in Consiglio Comunale provvedimenti che andassero nell’interesse della città noi saremo pronti a votare. Ma questo vale per chiunque farà il Sindaco.

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