INSIEME PER LA SALUTE PUBBLICA

Roghi tossici nell’area a Nord di Napoli: è il tema del convegno svoltosi nella parrocchia S. Paolo Apostolo di padre Maurizio Patriciello a Caivano.

Mercoledì, 4 Luglio, a Caivano, primo incontro operativo di tutti i Comitati e realtà associative.

Martedì 26 Giugno, a Caivano, presso la parrocchia S. Paolo Apostolo di padre Maurizio Patriciello, si è svolto un affollatissimo incontro sul tema dei roghi tossici nell’area a Nord di Napoli. Nel convegno, promosso dal coordinamento “Comitati Fuochi”, sono state proposte e prese in esame varie ipotesi risolutive circa l’urgenza di porre fine a un gravissimo problema che sta contribuendo ad elevare pericolosamente il tasso di inquinamento atmosferico nell’area in questione, con gravi effetti nocivi sulla salute pubblica, in particolare quella dei bambini e degli anziani. Al riguardo, l’intervento del prof. Antonio Marfella è stato esaustivo, ponendo il dito sulla piaga. Egli, servendosi di slides, ha fornito all’attenta assemblea informazioni utilissime, indicando, in primis, gli “attori in gioco” coinvolti nel fenomeno allarmante dei rifiuti irresponsabilmente dati alle fiamme e bruciati: la criminalità organizzata, le aziende, le

forze dell’ordine, i vigili del fuoco, le istituzioni (Amministrazioni locali, Prefettura, Procura), le comunità locali (comitati, associazioni, singoli cittadini). Quali azioni possono mettere in campo i cittadini per contribuire ad  arginare il fenomeno dei roghi? Innanzitutto devono informarsi e non ignorare il problema; inoltre, è necessario partecipare  attivamente alle iniziative di Comitati e Associazioni, sottoscrivendo petizioni,  informando altre persone, denunciando e sollecitando le istituzioni ad intervenire; a tal fine, la cittadinanza può avvalersi del coordinamento di organismi associativi presenti sul territorio e contattare il sito “La terra dei fuochi”. Il processo di sensibilizzazione deve partire, quindi, “dal basso”: se la partecipazione è compatta, le Istituzioni non potranno ignorare le denunce e le proposte della società civile e saranno indotte, di conseguenza, a sollecitare l’intervento delle forze dell’ordine per contrastare le operazioni  illegali delle aziende, le quali, per smaltire senza gravosi oneri economici i rifiuti speciali e tossici da loro prodotti (smaltire legalmente costa di più), si rivolgono alla criminalità organizzata. E’ per tale motivo che la Campania è diventata “la pattumiera d’Italia”, dove vengono interrati e/o bruciati tonnellate di immondizia nociva, che avvelena i prodotti coltivati e danneggia gravemente la nostra salute.

 

La mappa dei roghi mostrata ai partecipanti al convegno comprende vari Comuni situati a Nord di Napoli, tra cui: Giugliano, Marano, Melito, Villaricca, Qualiano, Casandrino, Acerra, Afragola, Casoria. In concreto, varie sono le azioni che possono mettere in campo le Amministrazioni locali sotto la spinta pressante, ribadiamo, della Associazioni e dei cittadini: un censimento delle aziende, con controlli sistematici sulla produzione di rifiuti industriali locali: i Comuni potrebbero consorziarsi per ottimizzare risorse e strategie e istituire un registro con la mappa dei roghi; dovrebbero, poi, emettere ordinanze per obbligare, pena sanzioni severe, gli esercizi commerciali di pneumatici a smaltire con i consorzi legali di filiera; inoltre, occorrerebbe installare la videosorveglianza nelle zone dove con frequenza vengono appiccati roghi (prediligendo siti privati) e fissare la cartellonistica e la segnaletica con indicazione delle sanzioni civili e penali. Altri efficaci rimedi per la soluzione del problema riguardano la vigilanza sul territorio con guardie ambientali e polizia municipale, l’attivazione di un portale web istituzionalizzato (es. “La terra dei fuochi”) per un circuito aperto di videosorveglianza on line, rilevazioni costanti con centraline per monitorare la qualità dell’aria (con le ASL) e l’analisi mediante rilevazioni sui prodotti agricoli allo scopo di tutelare l’agricoltura locale.

Anche il Vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, ha posto in evidenza che quello dei roghi è un problema difficile, la cui deleteria pericolosità richiede, per una definitiva soluzione, l’unione e il contributo di tutti: istituzioni politiche, associazioni laiche e religiose, cittadini. Per questo, Mercoledì prossimo, 4 Luglio, a Caivano, ci sarà il primo incontro operativo di tutti i Comitati, le realtà associative e singoli cittadini che intendono offrire il loro prezioso e fattivo apporto alla causa. “Sarà costituito” – ha spiegato Lucio Iavarone, Presidente del comitato “NO  DISCARICHE” – “un coordinamento di scopo con il compito di elaborare una strategia comune”. Occorre,allora, operare in contemporanea in tutti i Comuni dell’area nord. “Questa unione sinergica” – ha proseguito Iavarone – “tra Comitati, Associazioni, singoli cittadini, Parrocchie, Scuole e gruppi di aggregazione, rappresenta proprio la grande novità e il nuovo approccio, speriamo vincente, che si vuole dare al problema per sensibilizzare e richiedere ai Comuni azioni determinanti per la repressione dei roghi”. Il coordinamento sarà guidato da Daniela Scodellaro.

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