Incontro dibattito su armonia con se stessi

 

Formativo incontro – dibattito organizzato a Casoria dalla comunità locale del Movimento dei Focolari

ARMONIA CON SE STESSI”

Antonio Botta

 

Moltissime persone sono convenute, Sabato 11 Dicembre, nel salone della parrocchia S. Antonio Abate in Casoria per partecipare all’incontro – dibattito su “Armonia con se stessi”, promosso dalla comunità locale del Movimento dei Focolari, in collaborazione con la Casa  Editrice “Città Nuova”. Le relatrici Linda Di Marino e Aurora Nicosia, rispettivamente medico – omeopata e giornalista del quindicinale dell’Opera di Maria Città Nuova, hanno sviluppato il tema sotto il duplice aspetto dell’armonia con la propria fisicità e con la propria interiorità, fornendo variegati suggerimenti e input su come raggiungere il benessere psico-fisico per una vita sana ed equilibrata.

Moderatore del convegno Antonio Botta, che ha spiegato, nella parte introduttiva, il percorso formativo in cui si colloca l’incontro, essendone stati programmati altri due, per Aprile e per Giugno, nei quali saranno affrontate le due tematiche legate alla prima: “Armonia con gli altri” e “Armonia con  la propria città”. La finalità che persegue la comunità locale del Movimento dei Focolari, stimolata dal parroco don Marco Liardo, è di contribuire a sviluppare “la cultura della persona” per realizzare quell’ “umanesimo dei rapporti” di cui ha parlato in uno dei suoi ultimi editoriali Michele Zanzucchi, Direttore di Città Nuova. La dott.ssa Di Marino, nel suo intervento, ha posto anzitutto in rilievo, citando S. Paolo e Chiara Lubich, che il Cristianesimo conferisce al corpo (considerato nella sua dimensione fisica, mentale e spirituale ) un valore assoluto per la radicale appartenenza al Signore dell’uomo nella sua totalità. Essendo il corpo “il tempio dello Spirito”, occorre essere trasparenza di Dio e quindi tutto l’uomo è chiamato a vivere la logica dell’alleanza. Da qui la scelta (come ha testimoniato la coppia di sposi Rosalba e Luigi ) di vivere la sessualità come dono definitivo di tutto se stessi alla persona che si ama all’interno del matrimonio, condividendo la scelta, benché non compresa dalla cerchia di amici, della castità prematrimoniale; ne scaturisce inoltre, il dovere di trattare bene il proprio corpo con un’alimentazione corretta, con una adeguata igiene personale, una regolare attività fisica e con il rispetto dei ritmi biologici dell’organismo mediante l’equilibrato rapporto sonno- sveglia (cronobiologia). Ha stigmatizzato, infine, la maniera sbagliata di prendersi oggi cura del proprio corpo con una spasmodica e ossessiva ricerca di un’immagine adeguata ai modelli proposti dai media, che attribuiscono alla magrezza, da ottenere a tutti i costi, il falso significato di avvenenza, successo e potere. Due video su Simona Atzori, artista italiana che, pur essendo senza braccia, si è affermata a livello internazionale come  ballerina classica e pittrice , ha reso ancora più consapevoli il pubblico che bisogna sapersi accettare, adoperandosi con tutte le nostre energie fisiche, mentali e spirituali per rendere se stessi felici

Aurora Nicosia ha spiegato che la salute mentale consiste contemporaneamente nell’essere capaci di amare, soffrire e socializzare, impegnandosi ad acquisire fiducia in se stessi, a maturare la capacità di opporsi all’angoscia e a sviluppare il sentimento comunitario. Ha messo in guardia dal “doverismo interiore”, in pratica dall’essere severi giudici di se stessi e della realtà.  E la felicità?  Aurora ha sottolineato che  anche per la moderna psicologia è felice chi è portato a rendere felici gli altri. Essa non dipende da eventi del mondo esterno: si è felici se si decide interiormente di esserlo, destando il fanciullino che ci portiamo dentro. Citando una risposta dello psicologo Pasquale Ionata data ad un lettore di Città Nuova, ha posto in rilievo la necessità di riuscire a liberare la mente, soprattutto quando si torna nel proprio contesto familiare, da malumori e stati d’ansia accumulati durante la giornata, appendendoli metaforicamente ad un albero immaginario o reale posto fuori casa per godersi pienamente il clima affettivo domestico. Magari, il giorno successivo la mente ne sarà occupata di nuovo “riprendendoli” dall’ albero, ma in casa bisogna esserne totalmente sgombri per ritemprarsi e preservarsi il tempo e lo spazio della serenità.

Dopo il dibattito con il pubblico, ha concluso l’incontro il Moderatore che ha ringraziato le due relatrici per aver fatto emergere ancora con più forza la convinzione che ricostruire un’armonia con se stessi equivale a porre le basi per amarsi e, per definizione, l’amore vive di emanazioni globali. Quindi, ognuno di noi non può che amare il tutto di se stesso e crescere e curarsi a più dimensioni: fisica, mentale, affettiva, sociale e spirituale. Il benessere nasce, perciò, dall’equilibrio di tutti gli aspetti della vita soddisfatti in maniera armonica. Occorre, pertanto, dare ad ogni dimensione il suo tempo, il suo spazio, la sua corretta qualità, senza farci strappare la nostra essenza, che ci rende unici agli occhi di Dio.

 

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