La luce è una risorsa fondamentale, il mondo l’ha capito da un po’ di tempo, a Casoria in questi giorni quest’assunto è stato messo in discussione. Sono ancora senza illuminazione i cittadini di Via Mauro Calvanese, Via Carosone, Via Rubino, Via Castagna. E’ stato presentato all’Ufficio Pubblica Illuminazione del settore Lavori Pubblici del Comune di Casoria un preventivo di 7800 euro da parte dell’azienda “Gemmo” per la messa in sicurezza dei cavi dopo il furto del rame, ma la macchina comunale ancora non si muove per risolvere il problema. Già qualche amante dei significativi detti napoletani dovrebbe affermare: “Aropp’ arrubbat miett e port e fierr” (nel senso che servirebbe maggiore prevenzione), ma poi si torna nella realtà della nostra terra abbandonata al degrado ed allora viene da chiedersi: “Quanto tempo bisognerà aspettare per godere di un nostrodiritto?”. Siamo alle solite, qualcuno esclama: “Non ci sono i soldi”. Sarà diventato un sogno, oltre ad una città senza traffico, buche e monnezza, anche l’illuminazione pubblica?. A chi di dovere l’ardua sentenza.
Nel frattempo, sul “Ponte Tre Luci”, il bistrattato Complesso Sportivo “Nuova Audax” di Casoria sotto i frequenti controlli dell’Ufficio Commercio, oltre alle già complesse procedure in corso per l’omologazione del campo ad erba artificiale, regala l’illuminazione pubblica all’arteria cittadina inaugurata il 30 Settembre scorso. Nessuno può dimenticare l’entusiasmo dell’ex sindaco Stefano Ferrara nel presentare alla cittadinanza il ponte che collega via Boccaccio con via Mario Pagano. Gli annunci in “pompa magna” non sono stati seguiti dai fatti, cioè dalla fornitura della pubblica illuminazione per tale strada, dove il buio può essere molto pericoloso dal punto di vista degli incidenti stradali. Sono passati più di sei mesi ed i cittadini devono ringraziare i responsabili del Complesso Sportivo “Nuova Audax” se il Ponte Tre Luci non è oscurato come le tante strade di Casoria senza illuminazione da settimane. Dobbiamo raccontare, purtroppo, l’ennesima pagina di storia sull’abbandono della città di Casoria dalla sua classe dirigente.
