IL PREFETTO ANDREA DE MARTINO: “Il Progetto Pon Sicurezza sulla video sorveglianza verrà finanziato. E’ una questione di civiltà”

“E’ determinante lavorare sulle politiche sociali e quelle del lavoro per far far sì che Casoria, Afragola, Frattamaggiore, Casavatore ed Arzano ritornino Città “normali””

Riprendere a scrivere, dopo aver visto le scene tragiche e commoventi del funerale di Valeria Sodano, la ragazza morta annegata, a Pollena Trocchia, per un temporale e con la mente rivolta al pensiero di Pino Liotta e Gerardo Citarella, i due vigilantes morti ammazzati davanti al Credito Italiano  ed Antonio Coppola, l’edicolante ammazzato nell’agosto 2010  ma anche e sempre a Salvatore Canneva, Nicola Ferrara, la signora Carmela Parisi, Stefano Ciaramella, è difficile.  Persone strappate alla terra, agli affetti, ai loro ed agli altrui sorrisi, da violente mani criminali ma anche dalle incapacità dell’uomo. Morire per difendere una Banca che non ha alcuna forma di sicurezza, priva di metal detector

e di videosorveglianza e di un servizio di maggiore garanzia per i cittadini che vi ci si recano e per quelli che ci lavorano. Chissà se la Banca che fu di Profumo ha provveduto?

 

Debbo farlo……… debbo scrivere. Tentennavo in questi giorni, a passare davanti alle banche di Casoria, nel vedere i tanti cittadini che vi entrano e escono. Tentennavo ad avvicinarmi. Troppo presente nella memoria il ricordo dei due vigilantes ammazzati in una banca situata in un posto che conosco bene. Il Credito Italiano, ad angolo tra via Principe di Piemonte e via Marconi.

Debbo farlo…………. Il Prefetto di Napoli dott. Andrea De Martino è l’incentivo. Ha portato il Comitato sulla sicurezza ed il controllo del territorio, per la seconda volta, nell’Aula Consiliare della mia Città. Con lui c’erano il Capitano Gianluca Migliozzi, Comandante della Compagnia Carabinieri di Casoria, il Dott. Paolo Iodice, Dirigente del Commissariato PS di Afragola, il Colonnello Francesco Gardaro, Comandante del Gruppo Napoli 2 dell’Arma dei Carabinieri di Castello di Cisterna, il Col. Marco Minicucci, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Napoli (al suo primo Comitato), il Colonnello Cesare Forte, Comandante Provinciale GdF Napoli, il Dott. Luigi Merolla, Questore di Napoli, il Vicepresidente della Provincia di Napoli Gennaro Ferrara e con loro i Sindaci, di Casoria Enzo Carfora, di Afragola, vice Sindaco Antonio Pannone, di Frattamaggiore, il Segretario Generale Mauro Sarnataro, di Arzano, dott. Fuschino ed il vicesindaco di Casavatore Marco Capparone, e poi l’Assessore alla Sicurezza di Casoria Tommaso Casillo, il M.llo Enrico Giordano, Comandante della Stazione Carabinieri di Casoria, il Comandante della Polizia Locale di Afragola.

Ed il prefetto di Napoli ha chiuso questo Consiglio sull’Ordine e la Sicurezza Pubblica sciorinando tutta una serie di argomenti: dalla diminuzione dei fenomeni estorsivi e l’usura all’aumento della povertà con maggiore crescita del fenomeno contrabbando. “Una partita lunga e difficile – diceva – e la vittoria non è scontata. Un impegno complessivo può dare buoni risultati. Incentivare in questi Comuni, maggiormente Casoria e Frattamaggiore, la realizzazione dei PON Sicurezza, finanziamenti del Ministero dell’Interno, a livello provinciale. Lo stesso dicasi per le risorse del progetto “Milleocchi sulle città”, coinvolgendo proprio gli Istituti di Vigilanza”.

Spieghiamoci ancora una volta: si può riconoscere al Sindaco Carfora la pacatezza dell’eloquio, ma questo non è, e non può essere, d’intralcio alle nostre valutazioni, anche molto critiche, circa l’operato dell’amministrazione (vedi i fitti passivi di via Nazario Sauro (finalmente dismesso), via Campanariello, via Marconi e via De Gasperi e tanto altro).

I sei mesi di amministrazione di Enzo Carfora sono stati, a dir poco, appassionati e passionali, ma pur con alcuni errori madornali come: la nomina dei dirigenti (l’ultimo nominato è stato il 24 ottobre il dr. Errico Colucci al Settore Patrimonio, un nuovo Settore scorporato dal Settore Ambiente; a fine mese scade il contratto di dirigente all’Urbanistica dell’Arch. Valvo ed a inizio novembre, all’Urbanistica, potrebbe o dovrebbe arrivare  l’Architetto  Salvatore Napolitano); gli “esperimenti” sulla viabilità (il traffico di Casoria è provocato dagli Istituti Religiosi Brando, Francescane e Sacro Cuore); i Consigli Comunali farsa (grottesco sia quello sulla nomina dei dirigenti che quello delle commissioni consiliari) che hanno reso i verbali di seduta opere paragonabili alle commedie dell’”assurdo” (vedere per credere: Casoria Ieri & Oggi on line, riprese per web di Peppino Vibrato), per non dire del PUC, PIU Europa, il regolamento edilizio, il problema dei disoccupati; le assunzioni dei nuovi dirigenti, il pip, le convenzioni non rispettate dalle lottizzazioni; i fondi strutturali europei, la questione ex Snaidero (rudere abbandonato in via 1° Maggio e costato, nel 1986, un miliardo e settecento milioni di lire); l’ordine pubblico; i motorini senza casco; il Centro Antico ed i suoi crolli; l’abusivismo edilizio e quello commerciale; il mercato ortofrutticolo; il mercato dei tessuti del venerdì, “il muro della vergogna” in via Enrico Caruso e tanto tanto altro. In questo Grande Deserto di melma e di malaffare, di abusivismo protetto e di illegalità, gli oziosi e ozianti, gli illusi e gli illudenti raccontano ancora di Silicon Valley, di Città del Libro, di Città del Benessere e, ancora, di Dambruss……… eppure il Prefetto di Napoli, massima autorità della intera provincia di Napoli, sull’ordine, la sicurezza e la legalità, affermava: “Voglio valutare possibili iniziative dei Sindaci. Le loro ordinanze. Aspetto proposte dei Sindaci per meglio disciplinare i momenti critici dei loro territori come la sicurezza urbana e la prostituzione. I fatti criminali sono stati episodici. L’emergenza viene, invece, da forme di comportamenti che oscillano dalla inciviltà alla delinquenza: schiamazzo notturno, rispetto dell’orario dei negozi, atti osceni, abuso bevande alcooliche. Basta, per tutto questo, le ordinanze dei sindaci, incrementando le politiche sociali e quelle sul lavoro. ”. Parola di Prefetto.

Tutto si fa, meno che pensare di affrontare i problemi della Città.

Cosa occorre per far ritornare Casoria una Città “normale”? Occorre, in una logica di alternanza nella democrazia, che questa coalizione composta da Pd, Api, Idv e Noi di Arpino faccia la sua parte, scegliendo persone di grande moralità e capacità, che metta mano a piccole cose: combattere la cementificazione  e l’abusivismo sia edilizio che commerciale; bonificare da amianto, silicio, sostanze superfenoliche tutte le aree dismesse; eliminare tutti i fitti passivi, dismettere le 219, utilizzare tutto il patrimonio comunale;  il turismo religioso (Caro Sindaco, è dal tuo insediamento che ti invito a regolarizzare la toponomastica, elemento fondamentale per la storia e la cultura di una Città ed aggiungo: Casoria non ha una lapide per i suoi uomini illustri. C’è solo quella di Nicola Rocco. Non c’è nessun segno di turismo religioso né per i Santi né per i Beati, né per Dalla Chiesa e né per Raimondo Paone). La discarica nella strada Cantariello, anzi in via San Salvatore, alle spalle di Iperstore GS, oltre alle tonnellate di monnezza che scaricano in maniera abusiva a pochi metri dai Centri Commerciali e da Multibit.

L’informazione: crediamo che il modo più corretto di informare in generale, e a maggior ragione a livello locale, non sia quello di chi ostenta una improbabile neutralità ed equidistanza, occultando con ipocrisia le proprie propensioni ed opinioni, leccando, magari, il culo al potente di turno (Sindaco, Senatore, Consigliere Regionale etc.). Anzi, colgo l’occasione per dare il benvenuto a due ottime iniziative editoriali: “Il Domenicale”, diretto dall’amico Pasquale D’Anna ed il 6 novembre tornerà in edicola “L’Altrolato” che ha affidato la direzione al carissimo amico Prof. Rino Tomasiello. Essendo il sottoscritto fautore del pluralismo dell’informazione auguro a queste testate, ai loro direttori ed a tutti i loro redattori, le migliori fortune giornalistiche, come saluto con stima giornalistica “Nuova Dimensione”, “Maiden”, “Il Giornale di Casoria”, “Res Novae” e “Prospettive” oltre al grande lavoro via web che fa Maurizio Cerbone con il suo staff sia di Nano Tv che di Napoli Nord.it.

Non ci si può continuamente dimenticare che dove vogliono fare il Pip (piano insediamento produttivo), cioè la Resia, furono trovati novanta fusti di resine fenoliche e superfenoliche. Quell’area non è stata mai bonificata. Sono anni che denuncio la presenza di sostanze tossiche e velenose nei siti dismessi dove sorgevano la Dyrup, la Cutolo Metallorganica, la Tubi Bonna, la Torex, la Rhodiatoce, la Linvea, la Montanino ed altre aree dismesse. Silicio ed amianto a gogò.

Come dimenticare lo Stadio San Mauro, il campo sportivo della mia gioventù e quello dei miei anni da professionista del calcio, dove l’amministrazione si pone il problema di andarlo a visitare per poi chiedere al Settore Lavori Pubblici dove l’Assessore Sergio D’Anna sta interagendo con il Genio Civile per dipanare questa intricata matassa.

Nel ritornare alla riunione in Aula Consiliare del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, va registrato l’intervento del Prefetto De Martino che ha annunciato che c’è stata una riduzione generale degli episodi di criminalità sul territorio, ha tuttavia invitato le Amministrazioni, per il tramite delle polizie locali, di attuare politiche integrate di sicurezza con le altre forze dell’Ordine; laddove – ha detto il Prefetto De Martino – “se la Polizia Locale svolge una funzione, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza ne devono svolgere un’altra”. A tal proposito ha invitato i Sindaci a promuovere delle Conferenze di Servizi in tema di sicurezza dichiarando pronto a: “sostenere i Sindaci, impegnati per primi a fronteggiare una situazione di malessere sociale mai riscontrata prima”.

Il Prefetto di Napoli ha poi raccomandato alle Polizie Locali un maggiore impegno di uomini e mezzi nelle ore serali e notturne, utilizzando lo strumento normativo dell’art. 208 del Codice della Strada il quale prevede l’utilizzo dei proventi delle contravvenzioni per progetti mirati in questo senso.

Alla prossima……………

NANDO TROISE.

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