Il perche’ di una vittoria

La cura della Città: “raccolta porta a porta in tutti i quartieri, intesa con i commercianti”.

Una Vittoria trasversale, post ideologica come i tanti giovani (specie del Pd) che l’hanno sostenuta. A parte la carica contro quel tipo di centro destra, diviso, lacerato, squassato, chiacchierato, inciuciato, illuso e illudente, disturbato e disturbante, inquietato, inquieto e inquietante, il voto di Casoria è politicissimo. Un voto contro tutti i partiti e le liste civiche che sostenevano Massimo Iodice; un voto contro Cosentino, Cesaro e tutto il vertice del partito di Berlusconi; il voto di una parte della Città (una delle affluenze più basse in Italia! ndr) che si è aggrappata a Vincenzo Carfora come alla boa nel mare in tempesta.

E’ un grave errore pensare, e ciò va ribadito subito, che la scelta fatta dagli elettori di Carfora, sia in continuità con il vecchio centrosinistra che ha governato la Città dal 1983 fino al 2005 e poi sciolto per camorra. Casillo non è il vincitore morale e la sua presenza a capo dell’Api non deve ingannare, come non deve ingannare il ritorno di qualche attore importante di quel scioglimento, tornato sia nei banchi consiliari che attorno al vincitore. Enzo Carfora può avere un senso per questa Città e per i suoi giovani solo se scardina un sistema di potere, ribaltando un rapporto affaristico – politico – imprenditoriale e soprattutto inverte  lo schema di un Sindaco che debba dipendere dalle segreterie dei partiti. Il pallino (e lui che ha fatto l’arbitro di calcio, cioè uno sport che è scienza di vita lo sa) lo ha lui in mano, lo giochi bene! Mani libere con la consapevolezza da parte di chi scrive di presumere che conoscendo bene l’uomo Enzo Carfora, suppongo che non sia affetto dalla volontà di assurgere a uomo partito, una malattia che ha condannato tutti quelli che lo hanno preceduto. Enzo questo errore, presumo, non lo farà.

 

La missione è difficile, ai limiti del possibile, anche perché aggravata dai problemi enormi di Casoria. Problemi creati e poi aggravati dalle Amministrazioni e dalle gestioni commissariali che si sono succeduto dal 1983 a tutt’oggi, con comparse, attorucoli ma anche Attori di grande stazza (il riferimento è chiaro; tutti li conoscono; non ripeto i nomi finchè ciò non possa sembrare il mio una volontà persecutoria, anzi). Il neo Sindaco, dopo 28 anni di immobilismo assoluto al Comune, lo sa benissimo.

L’obiettivo della raccolta differenziata al 100% è seducente quanto quasi avveniristico (come lo stesso modella Vedelago), dispendioso per un’Amministrazione che ha le casse vuote e che non ha ancora chiarito in che modo ha risolto il contenzioso con il CPR3. Certamente necessita di quei fondi europei, questo famoso piano integrato urbano dei trentacinquemilioni di euro che si farfuglia da tre anni e su cui hanno messo le mani tante menti illuminate della politica di questa Città e, tanto per non cambiare, litigando tra di loro, sempre e comunque, anche qualche dirigente a termine e altri.

Sarà fondamentale la squadra (torniamo al calcio,Enzo. Se avessi fatto calcio come i tuoi colleghi fanno pubblica amministrazione avrei raccolto solo retrocessioni e figure di merda. Ndc) che Enzo Carfora sceglierà per questa discesa negli abissi della Città di Casoria, per questa visita nel sottosuolo gruviera, nella Casoria di sotto. Esempi del passato a cui guardare, purtroppo, non ne ha. Occorrono le energie migliori della società civile ed invece so, per certo, che già Api (in principal modo) e gli altri partiti sono in agguato per proporre nomi e cognomi per gli assessorati ed i tantissimi altri posti di Dirigente di Settore, commissioni, consigli di amministrazione etc.; occorrono persone lontane dalle segreterie dei partiti e irreprensibili sotto il profilo di quella legalità su cui puntano i tantissimi casoriani che non hanno rapporti o interessi con l’Azienda Comune, quel polmone finanziario che da tanti anni distribuisce favori e prebende. Occorre il rispetto degli elettori che hanno voluto punire il centrodestra schiacciato, anche a Casoria, dalle figure di Cosentino e Cesaro, come punirono, appena tre anni fa, Tommaso Casillo.

Occorre un team che deve ridare alla Città di Casoria la centralità dell’area nord di Napoli che merita e che già aveva nei secoli scorsi, rivendicando l’attenzione da parte del Governo Centrale.

Buon lavoro al Sindaco; Buona Fortuna a Enzo Carfora.

…………..alla prossima!

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