IL PD CONTRO I SUOI ASSESSORI………………. E tanto altro.

E’ questa un’occasione per aprire un dibattito sulla salute della nostra politica e sui rapporti con il Comune.

E così sarà! Verrà scansato l’aspetto polemico e saranno evidenziati i temi di fondo, che non sono affatto sbagliati.

Sono partito dalla crisi dei rapporti politici tra le fila dell’opposizione ed anche, purtroppo, all’interno della coalizione di governo. Il Pd, attraverso il gruppo consiliare, ha sfiduciato i suoi Assessori Giovanni Gagliardi e Pasquale Tignola; Il segretario di sezione è il medico Pasquale Amoroso. Andrea Capano, capogruppo di UDC, segue con attenzione le vicissitudini del suo partito a livello nazionale, regionale e napoletano.  Più disincantato l’Assessore Idv alle Finanze, Raffaele Bene, legato, politicamente, a Boemio e Marrazzo, espressione politica e tecnica del gruppo consiliare composta da Petrone e Lanzano, con un passato e simpatia anche all’interno, e con ruolo ufficiale, dell’Udc. Mi sono

chiesto se il modello politico casoriano sia ancora valido e, se è giusto e futuribile, che il Pd continui a mantenere il baraccone attuale del centro sinistra a proprio danno e pericolo.

 

Anche i documenti fatti circolare in città, con moltissime firme, di gruppi in disaccordo tra di loro all’interno della Sezione, dedicata ad Angelo Vassallo, in cui i consiglieri comunali da una parte e gli iscritti  da un’altra annunciavano severe critiche  tra di loro;  Questi partiti non possono più fingere unità di intenti e amori ritrovati (finti!).

Così dicasi del Pd e di Tommaso Casillo che “smentivano” le smentite, affermando che non c’è “frattura” tra i democratici e l’ex Senatore ma nel mentre lo facevano, rivendicavano una giusta politica di occupazione degli spazi politici oltre al “governo politico” della Città di Casoria, poi raccontavano che stanno lavorando, per creare una forza politica di centro sinistra che recuperi Sinistra e Libertà  e Sinistra Critica; poi, consci della confusione generata, sono in molti a chiederci di organizzare una serie di dibattiti politici in città, nella speranza di dipanare le matasse politiche che Centro Sinistra e il Partito della Libertà stanno generando. Nella coalizione di governo vanno chiariti i rapporti tra  la Giunta ed il Consiglio comunale, quello del Terzo Polo. Infine, ha conquistato il suo spazio, con cinque consiglieri, l’API, il partito politico di Rutelli, il cui ha leader è l’ex Senatore ed ex candidato Sindaco, Tommaso Casillo.

In concreto, pongo tre problemi: una revisione seria della pianta organica; la riforma del problema acqua; il potenziamento del Settore Entrate. La politica, a Casoria, si regge ancora su due pilastri fondamentali: la legge istitutiva dell’elezione diretta del Sindaco e il Bilancio.

La prima ha delegato al Sindaco l’intera materia amministrativa. La seconda è un “pannicello caldo” per adeguarsi all’evoluzione tumultuosa dei tempi. Visto l’andazzo della nostra politica, era certamente un bene che i consiglieri comunali restassero fuori dalla gestione degli Assessorati. Non è stato così come avrebbero dovuto fare nel rispetto degli impegni presi in campagna elettorale.

In passato gli Assessori chiamati dai banchi del Consiglio Comunale si mettevano in luce maggiormente per gli sperperi di denaro pubblico (basta leggere prima la relazione Ambrosio poi quella della Commissione di Accesso agli Atti Amministrativi). Vanno ricordati i tantissimi contributi a pioggia, poi lo Stadio San Mauro chiuso da 11 lunghissimi anni; la costruzione di una specie di centro polivalente costruito all’interno dello Stadio San Mauro, costato alla collettività casoriana ben 437 milioni delle vecchie lire e mai inaugurato, le migliaia di euro per il museo di arte contemporanea e tantissimi altri sperperi, sempre documentati nella mia, ormai lunghissima, attività giornalistica.

Adesso alla guida degli Assessorati ci sono: Pasquale Tignola agli Affari Istituzionali e Risorse Umane e Ambiente; Raffaele Bene a Bilancio e Programmazione Economica – Tributi; Luisa Marro alla Pubblica Istruzione e alle Politiche Sociali; Tommaso Casillo allo Sviluppo economico ed Attività Produttive, nonché Vigili Urbani e Sport,  Sergio D’Anna ai Lavori Pubblici,  e manutenzione;  Giovanni Gagliardi all’Urbanistica e Mariano Marino al Decentramento ed al Patrimonio Comunale.

Ma è anche vero che l’imperfetto modello politico casoriano è unico e che, sentiti gli spifferi, sarebbe bene chiarire i rapporti tra Giunta Municipale e Consiglio Comunale, fissare parametri più equi alla competenza e nella ripartizione del contributo di esperienza di tutti quelli che lavorano al Comune. Sarebbe ora che finisse la mortificazione delle tantissime eccellenze che vi sono all’interno della macchina comunale. L’istituzione dell’elezione diretta del Sindaco non è stata, per Casoria, a scanso di equivoci, un gesto illuminato dei politici ma una precisa, furbesca volontà del legislatore per sminuire la figura del Consigliere Comunale. Il Consigliere Comunale, veniva ritenuto, allora come oggi, l’occupazione del perditempo, degli scansafatiche e di quei personaggi rampanti ed equivoci a caccia di notorietà, di soldi e di voti.

Ecco che poi si prende cappello. Infatti, alcuni degli impegni presi da Enzo Carfora al momento della sua elezione, trovano difficoltà ad essere resi attuali o realizzarli, in termine di revisione seria della pianta organica e delle Entrate, nonché un utilizzo serio dei parcheggi a raso nonché una risoluzione completa dei semafori, l’accorpamento dei settori finanziari, le aree dismesse, il mercato ortofrutticolo e tanto altro.

Impelagati nelle loro comiche baruffe, i politici, non hanno il tempo di occuparsi della vita aziendale dell’Ente, al quale non riconoscono dignità culturale e peso economico, anche se produce servizi fondamentali per la vita della Città. Volete che pensino ai problemi dei Servizi Tecnologici, alla Pubblica Istruzione, della Sicurezza Sociale? Volete che pensino alla scuola, allo sport, allo Stadio San Mauro, al PalaCasoria, ai centri sportivi ed alle palestre  che possono fortificare l’aspetto morale dei giovani.

Mi auguro che il dibattito riprenda, in termini seri.

E’ comodo cercare di trovare motivazioni sociologiche al degrado di questa Città, con le problematiche che le derivano dall’essere “ex operaia” o definire “apatici”, strafottenti, senza coscienza civile, senza opinione pubblica e senza educazione civica  i suoi cittadini, per eludere i problemi che ci sono e non sono più procrastinabili.

Questa Amministrazione e questa Giunta Municipale deve farci sapere, magari nel corso di un dibattito, se la vita sociale sia ancora un diritto previsto dal nostro ordinamento, affidandoci alla speranza che questo Sindaco e questa Amministrazione portino fuori dal degrado morale, civile, politico questa Città, che merita rispetto e dignità.

NANDO TROISE

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