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Ci sarà una “Casoria Futura”?

Dopo mesi di empasse politica tra equilibrismi ed “inciuci” vari l’Amministrazione di Stefano Ferrara è ormai finita sull’orlo di una crisi irreversibile. La grave situazione politica, che ha radici lontane, ha subito un colpo fatale nell’ultima seduta di Consiglio Comunale tenutasi il 24 novembre dove, per l’ennesima volta, la maggioranza non è riuscita ad assicurare il numero legale. Da sola, la maggioranza i numeri non ce li ha. Insieme al PD (Balsamo e Fuccio) escono dall’aula i nuovi aderenti a Futuro e Libertà (Verre, Graziuso e Franco Russo), esce Fortunato Polizio, esce Raffaele Bene di Italia dei Valori, esce Luisa Marro, passata dallo Sdi a Sinistra e Libertà ed oggi, invece, all’API. Non c’erano Sergio D’Anna e Mauro Ferrara, non nuovi alle dissidenze intermittenti, ma soprattutto non c’erano Luca Scancariello e Giovanni Del Prete. Non c’era Pasquale Pugliese del NPSI. Resta nel PSE e all’opposizione, Ludovico Russo. I Consiglieri comunali di maggioranza hanno paura di approvare quel pozzo infinito dei debiti fuori bilancio. E ci si avvicina al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011 – 2013. Una voce finanziaria che non potrà essere approvata da un commissario ad acta. O passa o si va tutti a casa.

Una debacle che prima ancora per il Sindaco Ferrara lo sarebbe per tutto il Centro Destra di maggioranza, forze politiche che da mesi si rincorrono ma che nonostante accordi e garanzie da parte di leader locali e regionali non riescono a ricomporsi in un unico cartello politico per amministrare il Municipio di Casoria. Le fratture fra le varie anime del Centro Destra sono rimaste incolmabili. C’è un gruppo di dissidenti che risponde ai nomi di Luca Scancariello, Giovanni Del Prete, Pasquale Pugliese, Sergio D’Anna, Fortunato Polizio e Mauro Ferrara, con i loro Assessori (Notaro, Storti) e Dirigenti di Settore (Dominici, Arcella), oltre agli organi di sottogoverno (Cimitero e Collegio dei revisori), rimanendo in Amministrazione, si ritrovano a subire i diktat di un Sindaco che loro non riconoscono più e poi ubbidire, specie durante i lavori di Consiglio Comunale, al volere del consigliere regionale e la sua corte; il Pdl che avrebbe dovuto aderire in modo compatto a questa maggioranza (dietro compenso di assessorati forti) è ancora spaccato e non riescono ad assicurare la presenza in Consiglio Comunale di un gruppo compatto e coeso, fermi, sia il gruppo misto che alcuni autorevoli esponenti del pdl, su posizioni di assoluto contrasto verso il Sindaco. In uno scenario così precario, ovviamente, hanno gioco forte le cosiddette minoranze di maggioranza che cercano di aumentare il loro peso e prestigio politico con le assenze forzate oltre ad incandescenti polemiche. Luca Scancariello, Giovanni Del Prete, Pasquale Pugliese, Sergio D’Anna, Fortunato Polizio e Mauro Ferrara e con loro Gennaro Esposito, defenestrato Assessore ai Lavori Pubblici sono sul piede di guerra e arrabbiatissimi nei confronti di Ferrara e Nocera. Sta di fatto che tra leggerezze varie, assenze giustificate e premeditazioni, Ferrara si ritrova puntualmente senza maggioranza. I danni di siffatta precarietà politica sono sotto gli occhi di tutti; l’Amministrazione stagna dal suo nascere in uno scenario di melma politica che alla fine non avvantaggerà nessuno e che, come già sta succedendo, avrà solo conseguenze negative per la Città, avvinghiata nei suoi atavici problemi. Si gioca dietro le quinte una partita politica a scacchi tra il centro democratico (facente capo a Carlo Tizziani), pdl, mpa, finiani dell’ultima ora, proiettati anche su prospettive politiche future. In questo tira e molla, persino il ruolo di Polizio (in rottura con la maggioranza ed accusato di tempestare di denunce il Sindaco e la sua precaria maggioranza. Il Polizio pensiero a Casoria è già un provato laboratorio politico) assume un ruolo importante ma non certo fondamentale per le sorti future del primo cittadino. Tant’è vero che le denunce di Polizio potrebbero essere interpretate come un segnale di decomposizione del centro destra, nonché un chiaro messaggio  a chi governa. Precisiamo, però, per denunce intendo quelle politiche, cioè quelle che appaiono sul periodico “Nuova Dimensione” e quelle di Consiglio Comunale. Stiamo ovviamente analizzando sul campo delle supposizioni in quanto lo scenario potrebbe cambiare da un momento all’altro riservando sorprese inaspettate.

E’ forse fantapolitica? Di certo nella partita ci si gioca anche l’assetto politico futuro della Città e chissà che un giorno nemici storici e vecchi alleati della prima repubblica possano trovarsi dalla stessa parte, al timone della stessa barca.

L’ago della bilancia resta, infatti, il centro, sia di sinistra che di destra. Insomma i partiti, soprattutto quelli che si rivedono nel centro destra, o mettono a breve tutte le carte in tavola, chiarendo quali sono i loro obiettivi presenti e futuri, oppure la crisi sarà senza via di uscita, con fibrillazione in entrambi gli schieramenti. Un processo di smottamento, di scomposizione e ricomposizione che potrebbe trascinare i moderati tutti dalla stessa parte. Non è quindi da escludere categoricamente nulla. La posta in gioco è altissima. La diligenza milionaria dell’Ovulo è in arrivo. I progetti che potranno godere dei fondi europei del Programma Operativo Plurifondo potrebbero portare a Casoria tanti milioncini.

Tutti vogliono parteciparvi.

 

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