Il Nucleare: un vantaggio per pochi, il rischio della propria stessa vita per tanti

Son diversi giorni che seguiamo con grande apprensione quello che sta succedendo in Giappone. Un terribile terremoto ha messo in ginocchio un paese di 120 milioni di abitanti e provocato un enorme tsunami che ha invaso le coste nipponiche per chilometri e chilometri. Se si replicasse nel Mar Tirreno quello che è successo in Giappone pensate che lo tsunami entrerebbe nell’entroterra campano ben oltre Casoria e soltanto la zona collinare della città di Napoli sarebbe salva dall’invasione delle acque.In Giappone le scosse hanno letteralmente dilaniato il terreno, aprendo voragini e spaccando strade ed autostrade. Ovunque morte e distruzione. Le centrali nucleari giapponesi hanno subito danni ingenti. La struttura, gli impianti di raffreddamento, i sistemi di controllo e di spegnimento: è andato tutto fuori controllo. Le cronache dalla centrale nucleare di Fukushima sono apocalittiche. Ormai non si sa più come fermare la degenerazione del nucleo e le radiazioni si moltiplicano. Un’onda invisibile si irradia in ogni dove per centinaia di chilometri costituendo oggi un grande pericolo per la salute pubblica, ma soprattutto generando un indomani malformazioni e morte per anni ed anni. Proprio come in Ucrania trent’anni or sono. Vi ricordate immagini come questa accanto?

Ebbene, essa si riferisce a nascituri degli anni 2000. Cioè dopo tutto questo tempo Chernobyl e le aree circostanti sono un luogo di sofferenza, morte e malformazioni. Ed il Giappone si prepara a vivere tutto ciò per anni ed anni.

Considerando la densità abitativa di quelle aree, si parla di milioni di persone potenzialmente raggiungibili dalle radiazioni e dalla nube tossica che sta creandosi. Una Chernobyl moderna, nel paese che ha costruito le centrali con tecnologie avanzate, considerando i rischi sismici e rispettando le più avanzate procedure in materia di sicurezza. E qui in Italia c’è chi parla di sciacallaggio sullo stop al nuovo progetto nucleare. Secondo diverse fonti diverse centrali nucleari si potranno concentrare nel centro-sud (tra Lazio, Puglia e Campania). In pratica a Casoria saremo circondati da centrali e per ciò che riguarda la Campania (escludendo l’Irpinia per ovvie ragioni sismiche) la costruzione si concentrerà in aree già dilaniate dai rifiuti tossici e dall’azione delle eco-mafie. Potete immaginare quali sono queste aree? Un aiutino?? Il litorale domitio, il basso casertano e Napoli Nord ovviamente!!

A questo punto, c’è da chiedersi se la scienza ha la facoltà di intervenire prima durante e dopo la gestione di una centrale, i pericoli ad essa collegati e nello smaltimento delle scorie. La risposta è probabilmente non siamo ancora pronti. Non siamo ancora giunti ad una tecnologia nucleare che permetta di agire in via preventiva nella costruzione, in via risolutiva nelle emergenze che sono connesse ad impianti di questo tipo. Finanziamo la ricerca nucleare c’è ancora tanta strada da fare.

Quando è in ballo la vita del genere umano oggi e delle future generazioni non c’è discorso economico che tenga. Tutti noi dobbiamo essere disposti a pagare di più in bolletta per pagare energia importata o prodotta da fonti pulite seppur più care. Tutti noi dobbiamo essere pronti di fronte alle foto dei nostri bambini malformati o morti a limitare i nostri consumi e cambiare lo stile di vita. Cosa costa avere qualche euro in meno, rispetto ad un nostro fratello o figlio malato e sofferente?

 

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