Così come già sollecitato da alcuni Garanti delle Persone con disabilità già operativi nei Comuni della costiera sorrentina, Vi sottopongo la presente istanza nell’interesse delle Persone con disabilità, al fine di rappresentare l’urgenza di rendere accessibili gli esercizi commerciali presenti sui nostri territori, allo scopo di favorire una totale inclusione di tutta la cittadinanza.
L’istanza giunta ai diversi Garanti rimbalza a più riprese e con velocità costante, sollecitata attraverso incontri e confronti con persone, associazioni, gruppi che hanno come interesse primario la vita delle persone con disabilità, soprattutto per ciò che concerne l’accessibilità ai locali commerciali, di interesse sociale e ricreativo.
Il disagio non riguarda esclusivamente le persone con disabilità: esso si estende infatti a fa- miliari, amici e conoscenti che evitano di entrare in locali commerciali inaccessibili alla per- sona loro cara, preferendo restare in casa con impatto negativo sulla qualità della vita.
Atal punto essenziale è il richiamo della normativa di settore, in primis la legge 104 del 1992 e prima ancora il Decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 1989, che fornisce importanti chiarimenti:
- “Per accessibilità si intende la possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l’edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia”.
- “Per visitabilità si intende la possibilità, anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione e a d almeno un servizio”
Igienico di ogni unità immobiliare. Sono spazi di relazione, gli spazi di soggiorno o pranzo dell’alloggio e quelli dei luoghi di lavoro, servizio e di incontro, nei quali il cittadino entra in rapporto con la funzione ivi svolta”.
L’obiettivo della presente istanza è quello di evitare che persone con difficoltà motorie e sensoriali si sentano escluse rispetto all’accesso ai locali commerciali presenti sul territorio comunale.
Allo scopo sarebbero sufficienti ed apprezzabili accorgimenti da adottare per rendere i ne- gozi più accessibili, magari dotando i locali commerciali esistenti di rampe all’ingresso o usufruendo di pareri di professionisti esperti (architetti in materia di disabilità e accessibilità peri locali commerciali di nuova costruzione.
Ciò posto, anche nei casi in cui non è possibile in ragione della conformazione delle strade e degli edifici Installare rampe fisse per l’accesso dei disabili, l’alternativa è munire il proprio locale commerciale di una segnalazione all’esterno che avvisa li potenziale cliente che in quel locale commerciale è disponibile una rampa amovibile per l’ingresso di persone con disabilità.
Grazie ad una progressiva o per a di sensibilizzazione delle coscienze, che cresce esponen- zialmente ne il tempo (attraverso l’attività di associazioni, gruppi di lavoro, scuole, ecc.), gli interessi delle persone con disabilità assurgeranno a divenire interesse pubblico della comu- nità e la sfida sarà rispondere adeguatamente alle esigenze di accessibilità.
A tale opera di sensibilizzazione dovrà necessariamente seguire una rielaborazione del Pia- no per li progressivo azzeramento delle barriere architettoniche (P.E.B.A.) adattato alle nuove, mutate esigenze del territorio.
Chiediamo inoltre che venga previsto un piano “sconto” della TARI (in percentuali da stabilire con la creazione di un apposito regolamento) per chi acquista materiale che permetta l’eliminazione di barriere architettoniche affinché si possa incentivare tali accorgimenti.