“La narrazione di Vincenzo Spadafora sui fatti accaduti Venerdì scorso, a Casoria, appare fantasiosa e ricca di inesattezze. Il Movimento Cinque Stelle di Casoria aveva un’autorizzazione – richiesta ed accordata un mese fa – per un gazebo in piazza Cirillo dalle 17:30 alle 20:30. Arrivati sul posto, scopriamo che vi è un’autorizzazione per un comizio elettorale della forza politica Impegno Civico. Dopo circa 40 minuti dal nostro arrivo e con l’aiuto della Polizia Municipale – che ringraziamo per l’impegno – proviamo a raggiungere un “accordo” con alcune persone dello staff di Spadafora. Chiediamo quindi di poter terminare alle 20.30, come da autorizzazione, il nostro gazebo. Mentre loro avrebbero dovuto cominciare il loro comizio successivamente. Ovviamente viene da noi chiesto che il materiale elettorale ed il monitor del candidato di Impegno Civico venissero oscurati durante il nostro intervento e poi riaccesi e riesposti successivamente. Dallo staff di Impegno Civico arriva il rifiuto a questa richiesta, provando ad imporre l’inizio del loro comizio dopo le 19. Successivamente, Vincenzo Spadafora prova a raggiungere un accordo con il nostro candidato concedendogli solo 30 minuti, mentre a lui sarebbe spettato il resto della serata. Siamo stati costretti a rifiutare per l’atteggiamento antidemocratico dimostrato in tale sede. Vogliamo infine spendere due parole per gli aggettivi “squadristi” e “camorristi” usati nei nostri confronti. In Piazza Cirillo, insieme a noi, c’erano i cittadini che hanno ad alta voce contestato l’atteggiamento di Spadafora, dimostrato in questa sede e durante il suo mandato, tradendo, de facto, la fiducia attribuitagli al voto delle scorse elezioni. Oggi questi aggettivi vengono usati con troppa leggerezza, ed un – ormai ex – ministro della Repubblica dovrebbe essere in grado di usarle con parsimonia e accuratezza. Quel che è successo Venerdì non poteva lasciare noi ed i cittadini in silenzio. Né in tale sede, tantomeno ora a fatti compiuti”, il pensiero diffuso dal Movimento Cinque Stelle sui fatti di venerdì sera.
