Il Comune di Casoria partecipa al bando “Urban Innovative Actions”

Il Commissario Straordinario, Prefetto dott.ssa Silvana Riccio, comunica che il Comune di Casoria ha partecipato al bando della Comunità Europea “Urban Innovative Actions”, la proposta di finanziamento è stata inoltrata entro il termine del 31 marzo, previsto dal cronoprogramma comunitario. Il progetto è stato redatto dal settore VII Lavori Pubblici (sbs_lab) con l’ausilio dei Dipartimenti DiARC e Ingegneria Industriale dell’Università di Napoli Federico II e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria (Policlinico).

Il Prefetto Riccio, sottolinea l’importanza, per la città di Casoria, della partecipazione a programmi comunitari, particolarmente innovativi come UIA che consentono, a prescindere dall’esito, di maturare un’esperienza che si rileverà di grande utilità anche per l’attuazione del POR Campania 2014- 2020. Il progetto NO.WALL:S è descritto in sintesi di seguito. NO.WALL:S New Openess. Wide Accessible Local Life: Scenarios Ospitalità, benessere, sostenibilità energetica, spazio comune, co-gestione, accessibilità: nuove opportunità di sviluppo locale ed integrazione. Un progetto di riciclo per le aree e gli edifici pubblici dismessi nella corona urbana del XX secolo. Linea di finanziamento europea |UIA – Urban Innovative Action Durata prevista |3 anni (2016-2019) Valore del progetto | 4.999.800,00 € Finanziamento richiesto |4.000.000,00 € Capofila | Comune di Casoria Partner | Università degli Studi di Napoli Federico II, DiARC e Dipartimento di Ingegneria Industriale Azienda Ospedaliera Universitaria (Policlinico) Il progetto presentato prevede la realizzazione di un “campus ecosostenibile per l’integrazione sociale”, composto da aree a parco e greenway ciclo-pedonali, edifici preesistenti attrezzati per attività di sostegno allo sviluppo locale, di assistenza e educazione alla salute, in una parte del territorio del comune di Casoria al margine del centro storico e lambisce la corona urbana del XX secolo.

L’area target L’area target si situa in prossimità dei parchi pubblici del programma Urbact III, alle attrezzature sportive sedi delle Universiadi del 2019 e coinvolge edifici ed aree di proprietà pubblica: l’ex-mattatoio comunale; l’ex-sede distaccata del Tribunale di Napoli; edifici scolastici e spazi di pertinenza; la Villa Comunale; un insieme cospicuo di spazi aperti pubblici sottoutilizzati.

Azioni Il progetto si propone due obiettivi principali: la realizzazione di un “prodotto” e l’istituzione di una metodologia. Il “prodotto” prevede la definizione di un masterplan di riuso dell’area come insieme di spazi pubblici e collettivi attraverso: 1) il recupero dell’ex mattatoio (struttura ottocentesca di circa 1400 mq), per la realizzazione di un centro di sostegno alle PMI con un mercato dei prodotti locali legati alla filiera degli orti urbani in corso di realizzazione nel programma Urbact III e attrezzature a sostegno delle piccole e medio imprese, e uno spazio per attività ricreative (fiere, concerti, spettacoli); 2) la ristrutturazione dell’ex-Tribunale (circa 440 mq per piano) per la realizzazione di housing sociale ed attrezzature collettive di tipo sanitario e formativo; 3) la riqualificazione degli spazi pubblici aperti, attraverso l’eliminazione dei recinti e l’inserimento di nuove aree permeabili, alberate e specchi d’acqua; 4) la realizzazione di connessioni ciclo-pedonali lungo il sedime dell’acquedotto che colleghino il centro cittadino lungo la direttrice della stazione ferroviaria Alta velocità del Comune di Afragola e promuovano strategie integrate di mobilità sostenibile. L’intero processo, che opera sulla conversione dell’ambiente costruito esistente, verrà sviluppato utilizzando il modello innovativo Scan To BIM, con strategie di rilievo, analisi e simulazione accurate, tecnologie efficienti e sostenibili a basso impatto ambientale ed elevata efficienza energetica. Il “prodotto” è ottenuto attraverso una metodologia innovativa, in cui le fasi di progettazione, realizzazione e gestione saranno inserite all’interno di un contesto pubblico. Esso si caratterizzerà come “progetto pilota” iterabile in altri quartieri analoghi in ambito metropolitano e internazionale, ma anche utile per innovare le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici in ambito nazionale (Obiettivo 11 Institutional Capacity), attraverso la proposta di collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione “ANAC” nella fase d’implementazione del progetto, volta alla semplificazione burocratica e alla trasparenza dei processi.

Sfide principali Attraverso queste azioni il progetto vuole fronteggiare una serie di impellenti obiettivi/sfide che tra loro sono strettamente connesse, in una mutua sinergia tra interventi fisici e di natura “sociale”, in continuità con più d’uno tra gli obiettivi tematici del European Regional Development Fund (ERDF) 2014-2020 (questa congruenza assicura la “scalabilità” del progetto che potrà giovare di ulteriori finanziamenti ERDF nelle fasi successive ai 36 mesi previsti). La proposta è infatti indirizzata alla integrazione delle fasce deboli (Obiettivo 9 Social inclusion and Poverty), quali anziani, migranti e rifugiati, nuovi poveri, attraverso la creazione di opportunità lavorative (nei settori dell’agricoltura urbana, dei servizi, della salute), la definizione di reti collaborative, la messa a sistema delle risorse locali, nonché al miglioramento della qualità della vita nel centro cittadino, caratterizzato da problemi di congestione del traffico, carenza di spazi pubblici ed aree verdi, bassa qualità abitativa, attraverso l’implementazione di un programma integrato di health ed ICT literacy che migliori l’adesione a stili di vita sani ed attivi (negli spostamenti casa-lavoro/scuola con percorsi ciclopedonali invece che con l’auto. Parallelamente le soluzioni proposte sono volte ad incrementare la qualità ambientale mediante – la creazione di spazi permeabili – la riqualificazione di edifici con l’integrazione tra funzioni di tipo produttivo/residenziale e spazio pubblico – il miglioramento del benessere abitativo, della qualità dell’aria e del relativo comfort, promuovendo l’efficienza energetica, le fonti energetiche rinnovabili e riducendo le emissioni climalteranti in atmosfera e gli sprechi.

Innovatività della proposta L’innovatività riguarda sia il processo introdotto di progettazione partecipata, largamente inclusivo, che la cogestione delle opere tra Comune ed associazioni. I programmi e le politiche in atto a livello locale sono infatti ad oggi nettamente divise tra azioni sullo spazio fisico ed azioni di tipo sociale e solo recentemente, nell’ambito del Programma Urbact III “Sub>Urban Re-inventing the fringe” l’Amministrazione sta sperimentando un approccio integrato. Le politiche sociali sono di tipo prevalentemente assistenziale e i programmi per l’edilizia pubblica degli anni ‘70 ed ‘80, a differenza di altri contesti europei, hanno prodotto quartieri con elevati livelli di segregazione sociale e diffusa criminalità e un patrimonio edilizio insufficiente per le fasce deboli. Il progetto NO.WALL:S intende rivoluzionare l’approccio esistente attraverso una metodologia che, integrando politiche di riqualificazione spaziale, assistenza sociale e diritto alla salute, trasformi il dispositivo assistenziale in un processo collaborativo a carattere partecipativo.

Al fine di aumentare la fiducia della popolazione saranno definiti usi pubblici temporanei sin dalle prime fasi del programma ed incentivati festival, fiere, ed in generale eventi pubblici divulgativi. Tutti i materiali relativi alla proposta di finanziamento sono disponibili sul sito: http://pianificazionecasoria.blogspot.it/p/progetto-urban-innovative-actions.html

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