Il Commissario: «Niente politica, sono un servitore dello stato»

Si concede finalmente ai giornalisti, il Commissario Prefettizio Leonardi, anche se per poco e molto discretamente. Non vuole entrare nel merito della situazione politica casoriana che l’ha portata sulla poltrona di Stefano Ferrara e non dà giudizi su cosa è stato fatto in questi due anni, anche se è da quello che dipenderà il suo lavoro nei mesi che ci separano dall’elezione di un nuovo sindaco. «Non mi interessa cosa è stato fatto prima che arrivassi» dice la dottoressa Leonardi «io faccio solo il mio dovere, sono qui dalla mattina alla sera per tutta la settimana.

Intendo dare il massimo a questa città, nel poco tempo che ho. Certo non mi illudo di cambiare le cose in due mesi».

La preoccupazione maggiore del Commissario Leonardi è il bilancio, che a breve dovrà essere pronto da consegnare alla nuova Amministrazione.

Disponibile ma rigorosa, la siciliana Leonardi non vuole sapere se sia stata scelta per la guida del Comune per la sua esperienza in contesti non facili, come quello casoriano: «Non mi chiedo niente» risponde secca «mi hanno chiamata e sono venuta».

Ma sa che Casoria non è in provincia di Bolzano. «Siamo meridionali, conosciamo le realtà dei nostri territori, ma avrebbero potuto scegliere anche qualcuno completamente scevro da questa. Siamo servitori dello Stato, andiamo dove ci mandano».

Dice di essere qui per lavorare e non per giudicare il lavoro degli altri e non commenta il fatto che in pochi anni Casoria veda il suo secondo commissariamento: «Il motivo? Bisognerebbe chiederlo alle Amministrazioni passate. Anzi» sorride «gli amministratori dovrebbero interrogarsi sul perché e poi dare anche una risposta».

 

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