Casoria, i due anni e sette mesi di Vincenzo Carfora…

Tutti attaccano Enzo Carfora, il mio amico medico, ex arbitro e raffinato giocatore di tennis. Il Pd, (con i documenti e le prese di distanze sulle scelte dei dirigenti e altro), alcuni consiglieri della maggioranza. Il bersaglio è piacevole. Il momento è delicato. I giovani inviati al Consiglio Comunale racconteranno. Enzo  ha promesso molto;  era facile, molto facile per uno che, probabilmente,andava a sedersi sulla poltrona di tanti fallimenti politici ed amministrativi. Senza risalire al 1983 ed ai Sindaci Ciccio Paone e Giuseppe Russo, cha ci hanno lasciato, Casoria viene da  gestioni amministrative che, da sole, raccontano i loro fallimenti (Franco De Luca, caduto sull’approvazione del Bilancio e sostituito dagli “indimenticabili” Commissari Savoia ed Orabona; Salvatore Graziuso, non confermato dai partiti che lo avevano sostenuto e collaborato; Giosuè De Rosa, ahimè, sciolto per camorra; la Commissione Straordinaria Amministrativa di Piccolella e Casamassima; Stefano Ferrara, il primo

Sindaco caduto tramite un Notaio; la Commissaria Leonardi.  La scelta di diventare Assessori è, secondo alcuni, un gravissimo errore tattico. Sarà molto arduo sostituire le capacità oratorie ed amministrative di Sergio D’Anna, Pasquale Tignola, Luisa Marro e Mariano Marino. Questi formano una parte della maggioranza; Carfora, invece, rappresenta l’intera maggioranza. Chissà cosa ne pensano i casoriani?

Occorre adesso,  la capacità degli uomini che dovranno impostare, programmare, progettare il futuro di questa Città. Diversi gli stili. Enzo Carfora, il Sindaco, ha preso e sta mantenendo gli impegni presi. La scelta dei dirigenti avvenuta per intuiti personae e sui curricula presentati è stata completamente concordata con l’ex Senatore Tommaso Casillo, leader indiscusso dell’Api e con gli altri rappresentanti dei partiti che hanno vinto le elezioni. Un gioco delle parti che avviene in tutti i settori della vita. Chi vince decide, fa, disfa, sposta, ingaggia, licenzia, manda a quel paese, fa i contratti, decreti di nomina. Chi perde sta zitto! O dovrebbe………Capiranno? La guerriglia continua.  Tutti gli chiedono qualcosa. Chi vuole un posto in Giunta; altri il Dirigente di Settore e, poi, c’è da far chiarezza sull’Ambito e sul Cimitero ma anche sul Museo di Arte Contemporanea voluto da Giulio Russo  con ingresso da via Calore causa antichi disaccordi e dissapori con la Direzione Didattica della Scuola, nel cui scantinato è ubicato. Enzo è testardo e non molla. Anzi, fa sapere – che resterà ancora per molto alla guida di questa Città. Ho guardato negli occhi ad uno ad uno i consiglieri comunali di maggioranza e vi garantisco che sono in pochi che sono continuamente solidale con il Sindaco, nonostante questi  sta proponendo delle regole per far sì che questa Amministrazione  governi cinque anni su cinque.

L’altra notte erano tutti in piazza – la parte sinistra e la parte destra dei tiratori scelti – antipatico, molto antipatico fare nomi.

Enzo Carfora sta tentando, nonostante gli equilibri molto difficili all’interno della sua maggioranza di  legittimare l’investitura popolare: 1) vorrebbe riparare ai guasti di tanti anni di governi cittadini legati alla filosofia di coloro che si ispiravano al Divo Giulio o a Giulio 2 ; 2) merita la fiducia, l’appoggio ed il sostegno; 3) la successione non sarà facile; non c’è all’orizzonte un uomo carismatico pronto e perché le liti in tutti gli schieramenti stanno impedendo soluzioni rapide come la situazione imporrebbe.

Enzo Carfora  ha nelle sue intenzioni quello di fare  davvero bene: la sua conduzione vuole essere lineare e le sue strategie  per niente caotiche. Nei suoi primi 2 anni e 7 mesi è riuscito a tenere solida la Giunta Municipale nonostante gli inviti da parte di autorevoli soggetti politici che lo invitavano prima all’innamoramento e poi al divorzio. E’ raro che una squadra di assessori duri per più di un anno. Enzo Carfora c’è riuscito.

Ed è proprio la campagna – assessori a consacrarlo.  Tutti vogliono mandare tutti e tutti non pensano che tra gli esonerati potrebbero esserci i loro assessori di riferimento.  I suoi avversari, quelli all’interno del Pd, invece vorrebbero chiedergli la testa di molti assessori. Enzo Carfora è coerente: non scappa, resta……. ed accetta la sfida.

Non ingrosseremo le file degli osannatori di professione ma cercheremo di raccontare i fatti.

Ci dispiace di non trovare mai qualcuno che si impegni a favore dello sport. Non vi è un solo episodio da osannare. Chiediamo da anni un impegno politico a favore dello sport sociale.

I nostri figli hanno diritto ad una società onesta e trasparente, agli ospedali, ad una vita senza camorra e tangenti, ma anche alla possibilità di praticare lo sport; non basta vederlo dagli spalti di uno Stadio (ed a Casoria nemmeno quello c’è!) o dal salotto di casa.

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