Grande crac: cosa c’è dietro il crollo della maggioranza?

Mesi di grandi eventi: l’amministrazione di Casoria sciolta. La decisione è stata presa da 13 consiglieri comunali. Nel mirino di questo patto trasversale alcune concessioni edilizie e la gestione del patrimonio immobiliare. Fu una settimana di grandi eventi quella che ha preceduto lo scioglimento del Consiglio Comunale: tre incontri tre all’interno della maggioranza contro Vincenzo Carfora e la sua parte………. politica; Casillo sull’orlo di una crisi di nervi per i problemi dei Palazzi Comunali dell’area nord dove è politico di riferimento importante: la politica che registra il crac di molti partiti, Pd, Fdi, Udc, Fi, una ecatombe; scioltosi l’Api, per anni al primato della macchina amministrativa; ci sono polemiche, ma poi verrà fuori Casillo a dire che sono i migliori e tutta Casoria (2800 persone ndr) farà finta di crederci, come sempre.

E’ stata anche la settimana della spaccatura all’interno della maggioranza che continua a far esplodere tutte le sue diversità. Biagio Galluccio ha fatto la voce grossa.

Il Pd ha festeggiato il miracolo dello scioglimento, contenti che anche senza il loro voto, 13 consiglieri hanno mandato al tappeto il Sindaco. Il giovane Tignola ha ordito contro la sua amministrazione che più pazza non si può; il Pd continua ad umiliare il suo ex Sindaco.

Torniamo ai protagonisti di questo eclatante avvenimento che è lo scioglimento del Consiglio Comunale di Casoria. Parliamo dunque di Api, Udc, Pd, e siccome le storie della politica sono legate agli uomini, in prima pagina stavolta ci vanno Casillo, Polizio, il gruppo consiliare Pd ed il Sindaco, persone da sempre alla conquista di ……. onori e …….. gloria a scapito di altri meno celebrati e, forse, meno bravi colleghi: i sogni dei poveri e degli operai durano poco: ci pensa il tempo a ristabilire le inique gerarchie. Tommaso Casillo è un politico di discreto valore e da vicepresidente del Consiglio Regionale sta avendo il suo momento buono. Non piace alla piazza e si danna perché vincere le elezioni non serve: con un plebiscito elettorale di 2800 voti non riesce a fare clamore. Non c’è ironia in questa affermazione. Tommaso Casillo è un timido che, se vuole, diventa risoluto. Sta riuscendo, nonostante gli “scissionisti” e gli “scontenti”, a tenere in pugno il suo partito, cioè coloro che si rivedono nella lista civica Campania Libera.

Scusate se è poco. Tutto questo, però, lo utilizza male e giù le accuse, specie quelle del Sindaco e del suo documento letto in una affollata conferenza stampa al Business Caffè oltre quelle che gli lancia Pugliese.

Per non parlare della grande confusione dei ruoli dei partiti avvenuta all’interno della maggioranza per un suo rapporto mai sereno e pacifico con il gruppo consiliare del PD.

Ciccio Polizio, lo ricordo già trentasette anni fa, quando comandava tutta Casoria. Tutto, fino al 1990, li ha visti protagonisti esemplari; Polizio, poi, purtroppo per lui ed i suoi seguaci, finì nell’anonimato per via delle indagini giudiziarie che lo hanno riguardato; dovette tornarsene allo studio del diritto e dei suoi processi.

Riemerso, ha prodotto negli ultimi anni più punti di tutti, elencando dubbi di legittimità su tanti punti del riequilibrio di bilancio e cioè Acquedotto, Patrimonio, minori Entrate, Tarsu e il riconoscimento di spesa ai compensi di tecnici e transazioni. Polizio ha provocato un blocco ed un terrorismo psicologico ai consiglieri della maggioranza.

Ricordiamo, prima di finire, alcune operazioni politiche fatte insieme da alcuni dei personaggi che ci hanno accompagnato negli ultimi 25 anni (Casillo, Graziuso, Pugliese): la bonifica sul suolo Enichem (Resia ndr) dove doveva o dovrebbe sorgere (chissà quando?) un Piano Insediamento Produttivo, il parto di Casoria Ambiente spa, i lavori stradali, l’indimenticabile campo di volley e basket costruito all’interno dello Stadio San Mauro chiuso e tanto altro!

Il resto, alle prossime.

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