Gommone speronato. Verdi: “Tragedia sfiorata per mancati controlli e interesse delle istituzioni”

Guardia Costiera non ha neanche i soldi per pagare la benzina delle imbarcazioni. Oramai il Golfo di Napoli è una pista di corsa senza regole dove chi delinque spesso resta impunito”

“L’ ultimo speronamento avvenuto a Capo Miseno – denuncia il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – che per fortuna non è sfociato in una tragedia è lo scontato epilogo della scarsa attenzione delle istituzioni al Golfo di Napoli a tutti i livelli.

I controlli a mare sono sempre meno e fatti male spesso anche per mancanza di fondi. Ci risulta che alcuni mezzi della Guardia Costiera non escono in mare perchè non hanno dallo stato neanche i soldi per pagare la benzina.La Provincia ha addirittura tagliato i fondi al suo servizio a mare svolto dai 5 gommoni della Protezione Civile”.”La Regione – continua Borrelli – con l’ Assessore Regionale Vetrella ha mostrato tutta la sua inconsistenza ed incapacità di gestione mentre per mare continuano a sfrecciare motoscafi e gommoni a tutta velocità, in zone protette e spesso con piloti senza esperienza o addirittura ubriachi.Questo è il nostro mare nel 2011 purtroppo, una pista da corsa per incoscienti e avventati senza regole e con scarsi e disorganizzati controlli che portano spesso all’ impunità di chi commette anche gravi delitti”.”Basti pensare – conclude Borrelli – che ad un anno dalla tragedia di un natante ucciso durante una gara di Offshore nel tratto di Pozzuoli ancora oggi non si è trovato ne l’ imbarcazione ne il conducente”.

 

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