GIOVANI, DISAGI E SCOMMESSE SUL FUTURO

I giovani sono alla ricerca delle motivazioni perdute.

Perché i giovani fanno notizia, provocano titoli a molte colonne, suscitano discussioni? Forse perché in una società che frena il ricambio generazionale e professionale i giovani assomigliano sempre più ad una “tribù” chiusa.

La “famiglia lunga”, caratterizzata dalla convivenza con i genitori anche oltre i 30 anni, consente l’assolutizzazione dell’età giovanile.

CHI SONO I GIOVANI?

Ciò che li accomuna è il loro sentirsi drammaticamente in gioco, come generazione che deve compiere scelte etiche in un mondo che non ha più certezza di leggi.

La gioventù è diventata condizione, un tempo stazionario di attesa di un esito, al momento imprevedibile.

 

Il cambiamento di immagine è molto profondo. Nei decenni precedenti il dato generazionale, lo stereotipo era fortissimo. Negli anni cinquanta, avevamo la gioventù bruciata che si ribellava ai padri. Negli anni sessanta – settanta c’era invece la generazione politica che bruciava sulle piazze le mediazioni tradizionali. A quest’epoca si ispirano, oggi, molti movimenti giovanili ed anche registi “impegnati” come Muccino in “Ricordati di me”, Giordana in “La Meglio Gioventù” e Veronesi in “Che ne sarà di noi”.

 

Gli anni ottanta sono stati poi il terreno della euforica “generazione del consumo”, fra mandrie yuppies e pascoli del consumismo. Una mentalità che ha resistito negli anni novanta e resiste ancora: basta vedere il successo dei telefonini.

Visto più da vicino, oggi, nel Terzo Millennio, il quadro risulta inevitabilmente più mosso.

In ogni caso, quale può essere il destino di “            questi” giovani? E’ già scritto nel corredo genetico della loro tribù?

L’invito implicito è a rinviare, a prolungare la non scelta, a mantenersi nella zona grigia. Il domani può attendere. Ogni giorno in più è un giorno contemporaneamente perduto e guadagnato. Il fatto è che, in questa ambiguità, nella terra di nessuno, si gioca senza scampo il passato, il presente ed il futuro dei giovani di oggi.

Sono bravi, saranno famosi.

Nessuna sfera di cristallo, nulla che ricordi neppure lontanamente la pur onorevole professione di cartomante. Semplicemente una scommessa sul futuro, un primo e provvisorio viaggio nel continente inesplorato dei “saranno famosi”.

Una ragionevole previsione sui non più giovanissimi ma non ancora supermaturi che sul campo della letteratura o in quello del giornalismo o anche della fotografia o dello spettacolo o dello sport si candidano seriamente a diventare i primi della classe. Una sonda tra gli “emergenti”, insomma.

Che bello augurare un grandissimo in bocca al lupo ai “miei” olimpionici. Un parterre di giovani che si avvia verso Londra 2012. Gioia Marzocca, figlia del mio amico Salvatore e nipote dell’altro mio grande amico Tonino, va a disputare la sua terza Olimpiade, capitana della squadra azzurra della sciabola femminile. Donna che, insieme alle famosissime Trillini e Vezzali, ha fatto la storia della Scherma Italiana. Mauro Sarmiento, figlio di Enzo, Medaglia Olimpica a Beijng Olimpic Games 2008 va a Londra per puntare al gradino più alto, all’Oro Olimpico e Enzo Picardi, figlio d’arte di Antonio Picardi, campione italiano professionista negli anni 80, nei pesi gallo (durante gli anni di Bruno Arcari, Mazzinghi e Benvenuti) bronzo olimpico nella boxe, ci riprova. Che bello! Pensare che questa mia Città, Casoria, stuprata, devastata, invasa e martoriata dalla Mala Politica, dal Cemento, dalla Camorra riesce a mandare tre suoi figli all’Olimpiade……… Non so quante Città in Italia se lo possono permettere………

E poi continuo a salutare i “miei” campioni del calcio: Ciro De Franco a Nocera che allunga la scia dei mitici Caffarelli, Zunico, Rullo e Gaetano De Rosa.

Tra i giornalisti casoriani il gioco dell’emergente non può che contemplare una menzione speciale per Dario Sarnataro, responsabile dei servizi sportivi di Radio Marte e Teleluna, per Giuseppe Pesce, componente dello staff di Giovanni Minoli a Rai Educational e da sabato scorso responsabile della nuova Libreria Feltrinelli, inaugurata a Pomigliano D’Arco, con il nome “La Distilleria” ed un grosso in bocca al lupo, da antico cronista di periferia, di trincea e di calcio, a tutti i giovani che scrivono sui settimanali casoriani: Nuova Dimensione, Maiden, L’Altrolato, Il giornale di Casoria, il Domenicale di Casoria, Libero Pensiero, Casoriadue e Nuova Città; ai giovani della web tv Unica Channel ed a quelli dei siti web Napoli Nord.it, CasaCasoria.it e Casoriadue.it.

Nel campo della musica classica gli esperti puntano invece sul pianista casoriano Vincenzo Sorrentino, ideatore ed organizzatore del MusicaCasoria Festival che, da qualche anno, sta dando la possibilità a tanti giovani talenti di potersi esibire nel campo della musica e della canzone. Ovviamente nel campo dello spettacolo i pareri sono più che discordi e l’affollamento di giovanissimi con l’ambizione di “emergere” rende problematica l’indicazione di nomi cui appare ragionevole scommettere con un minimo di attenzione. Casoria è la Città dei “già famosi” Nino D’Angelo, Mauro Caputo, Alan De Luca e Rosalia Porcaro.

In Teatro Lucia Palmentieri, giovanissima, è già una delle attrici e cantanti preferite. Carolina Ferrara, Gino, Francesco Cicchella sono i giovani su cui scommettere.

Ce ne sono tanti altri, sicuramente……………….

Nando Troise.

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