Eurovision 2025, chi rappresenterà l’Italia?

Siamo alla vigilia della finalissima del Festival del Sanremo e siamo – quindi – anche alla vigilia del giorno in cui scopriremo che rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest di Basilea, in Svizzera.

Infatti anche quest’anno il vincitore del Festival avrà l’onore e l’onore di sventolare il tricolore sul più prestigioso palco europeo. Tuttavia non è sempre toccato al vincitore del Festival il compito di rappresentare l’Italia. Dal 2011, ovvero quando il Bel Paese è ritorno all’Eurovision dopo uno ‘stop’ di 13 anni, sono state diverse le occasioni in cui a rappresentare l’Italia non è stato il vincitore di Sanremo.

Nel 2011 era la RAI a scegliere internamente e si optò per il vincitore di Sanremo Giovani, Raphael Gualazzi. Con il brano sanremese “Follia d’amore”, in una versione in italiano e in inglese dal titolo “Madness of love”, Gualazzi riportò l’Italia in concorso con uno straordinario 2° posto.

Nel 2012 scelse ancora internamente la RAI, che puntò su Nina Zilli, settima classificata a Sanremo con “Per sempre”. L’artista piacentina rappresentò l’Italia a Baku con un altro brano, “L’amore è femmina”, guadagnandosi il 9° posto: ‘Nona’ Zilli, si potrebbe dire.

Nel 2013 la scelta ricadde sul vincitore di Sanremo, Marco Mengoni, che ci rappresentò in Svezia con il brano sanremese: L’essenziale. Ancora una volta in top 10, con un prestigioso 7° posto.

Nel 2014 la RAI scelse internamente e puntò su Emma, che non partecipò nemmeno a quell’edizione del Festival di Sanremo, vinta invece da Arisa. L’esibizione della cantante pugliese con “La mia città” portò l’Italia per la prima volta dal suo rientro fuori dalla top 10, con il 21° posto.

Dal 2015 il binomio “vincitore di Sanremo-Eurovision” diventa praticamente la prassi, con “Il Volo” che con “Grande amore” porta a casa un prestigiosissimo 3° posto.

Anche nel 2016 sarebbe dovuto toccare ai vincitori del Festival di Sanremo, la ‘grande sorpresa’ degli Stadio: tuttavia il gruppo passò la mano e la RAI puntò sulla seconda classificata, Francesca Michielin: con “Nessun grado di separazione”, in italiano e in inglese, la cantante si posizionò fuori dalla top 10 al 16° posto.

Dal 2017 in poi è sempre toccato al vincitore di Sanremo: proprio nel 2017 ci rappresenta Occidentali’s Karma di Gabbani che si guadagnò il sesto posto a Kiev, mentre nel 2018 a Lisbona Ermal Meta & Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente” centrarono il 5° posto. A Tel Aviv nel 2019 Mahmood sfiorò una storica vittoria con ‘Soldi’ piazzandosi al secondo posto, alle spalle di ‘Arcade’ di Duncan Laurance.

Nel 2020 sarebbe dovuto essere Diodato con “Fai Rumore” a rappresentare il Bel Paese, ma l’Eurovision di Rotterdam fu cancellato a causa della pandemia: molti nel fandom dell’Eurovision sostengono che la proposta italiana avesse buone possibilità di vincere, ma non lo sapremo mai. Tuttavia la vittoria è arrivata nell’anno successivo, quando i Maneskin nel 2021 riportarono il ‘microfono di cristallo’ in Italia grazie al successo di “Zitti e buoni”. Nel 2022, a Torino, Mahmood e Blanco da padroni di casa regalarono all’Italia una rispettabilissima sesta posizione con “Brividi”. Marco Mengoni resta per un pelo fuori dal podio nel 2023, centrando la 4° posizione con “Due vite”.

L’anno scorso invece è toccato a “La noia” di Angelina Mango, con l’ennesimo piazzamento in top 10: 7° posto. 

Insomma, 
questa carrellata di dati dal 2011 ad oggi ci dicono che quando l’Italia ha puntato sul vincitore del Festival di Sanremo ha sempre centrato la top 10 all’Eurovision Song Contest. Anche per questo il dibattito su “è adatta/non è adatta” all’Eurovision è un dibattito che mi appassiona poco: Sanremo non è solo una selezione per l’Eurovision, è anche la festa della nostra musica. Penalizzare una proposta per ‘pensare‘ all’Eurovision è , a mio parere, un errore: a prescindere dall’esito del Festival, sono sicuro che il vincitore del Festival sarà sicuramente rappresentare alla grande il nostro paese.

Poi, per gusto personale, sicuramente ci possiamo divertire ad ipotizzare scenari. A me piacerebbe moltissimo vedere su quel palco Serena Brancale con la sua Anema e core, ma anche l’hashtag #itOLLY ad accompagnare il cantante genovese Olly con la sua Balorda nostalgia non sarebbe male, così come meriterebbe questo onore anche la straordinaria eleganza di Giorgia. Suggestiva anche la proposta di Achille Lauro con la sua Incoscienti Giovani: nel suo caso, sarebbe il primo cantante ad aver rappresentato sia l’Italia che San Marino. Non tutti ricordano, infatti, che Achille Lauro rappresentò il Titano all’Eurovision proprio qualche anno fa.

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