Esiti della partita Casoria-Virtus Ottaviano


La Virtus Ottaviano espugna il Comunale di Casavatore e balza in testa alla classifica a punteggio pieno. Ma per i biancazzurri è vittoria col giallo. Nella ripresa, infatti, l’arbitro Chianese – già protagonista di una lunga serie di decisioni controverse – commette un clamoroso errore tecnico “dimenticando” di allontanare dal campo il numero 15 ospite (Confessore) ammonito due volte nel giro di una decina di minuti.

Due ammonizioni inconfutabilmente sventolate all’indirizzo del centrocampista biancoazzurro che non determinano, per un’evidente distrazione del direttore di gara, quella che sarebbe stata l’automatica espulsione del giocatore. Non solo. Dopo la partita, l’arbitro si rifiuta di mostrare il taccuino al DS viola Antonio Frezza e si trincera negli spogliatoi. Quando esce, nel referto non c’è traccia dell’errore perché  la prima ammonizione viene assegnata al numero 5 ospite (Alvino): ma quest’ultimo aveva lasciato il campo (sostituito al 67’ proprio da Confessore) prima che fossero comminate le due ammonizioni in questione.

 

 

La cronaca. Partita dai due volti: primo tempo bellissimo, ripresa giù di tono. Parte meglio il Casoria, ma dopo appena 5 minuti la Virtus sblocca il risultato: Urna (il migliore in campo) aggancia un diagonale dalla sinistra e trafigge De Rosa con un delizioso pallonetto. È una doccia gelata per i viola, che tornano comunque a macinare gioco. Tra il 19’ e il 24’ il Casoria costruisce tre nitide occasioni da rete. Prima Brando, imbeccato da Ranieri, si presenta solo in area ma spara oltre la traversa. Poi, una manciata di secondi più tardi, lo imita Tarallo che alza troppo la mira da posizione invitante. Infine tocca ancora a Brando mangiarsi le mani: è il minuto 24, De Stefano lancia il compagno di reparto che si invola sul filo del fuorigioco ma perde l’attimo per calciare a rete. Il monologo viola viene interrotto alla mezzora da D’Urso che si infila tra i centrali avversari, evita in uscita De Rosa, ma si vede respingere sulla linea da Capogrosso il suo destro a colpo sicuro. Passata la paura, il Casoria riprende ad attaccare, ma al 35’ è ancora sfortunato quando proprio Capogrosso devia alle spalle di De Rosa un innocuo traversone di Ciniglio. Il raddoppio della Virtus è una mazzata troppo pesante per i viola, che stavolta non riescono a riordinare le idee e finiscono il tempo in balia degli avversari. La cattiva sorte si accanisce sul Casoria al 43’: De Rosa è provvidenziale su D’Urso, poi l’attaccante non arresta la corsa e frana addosso all’estremo difensore viola, procurandogli una sospetta frattura alla mano. Incredibile ma vero: il portiere (trasportato subito all’ospedale) era stato ingaggiato in settimana proprio per sostituire tra i pali Salerno, che si era fatto male domenica scorsa a San Pietro. Il tecnico dei viola Marino accusa D’Urso di slealtà (non avrebbe evitato l’impatto con De Rosa) e viene espulso.

 

Nella ripresa la gara cala di intensità. I padroni di casa provano a raddrizzare la partita, ma producono solo velleitarie conclusioni dalla distanza. Con il passare dei minuti il Casoria molla la presa e si aprono varchi invitanti per le incursioni biancazzurre. Sale sugli scudi Esposito, provvidenziale prima su D’Urso (65’) e poi in uscita bassa su Ciniglia (69’). Al 77’ i viola restano in dieci per l’espulsione di Ranieri: somma di ammonizioni, entrambe per proteste, anche se nel secondo caso sembra che l’arbitro sia caduto in uno “scambio di persone” visto che a protestare platealmente era Brando. Due minuti dopo Chianese la combina ancora più grossa: secondo giallo per Confessore ma… senza espulsione. E i paradossi non finiscono qui, perché allo scadere è proprio Confessore a siglare la rete del definitivo 3-0 per la Virtus!

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