Endas: entra nel vivo il progetto che coniuga disabilità e mondo agricolo

Nello scorso mese di settembre si è tenuto presso Corleto Perticara in Basilicata, un convegno organizzato da Endas, ente di promozione sportiva, particolarmente attivo nel mondo del sociale.

Le tre giornate lucane (30 settembre, 1-2 ottobre) sono state dedicate allo studio e alla scelta delle attività da porre in essere per il progetto: “Agricoltura sociale: progetto per l’inserimento lavorativo di disabili fisici e psichici presso aziende agricole e nel settore agro-alimentare”.

 

Sono state individuate le 12 regioni nelle quali si svilupperà il progetto: Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Lazio, Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia, Sardegna, Molise e Campania.

Ragazzi e ragazze con varie disabilità avranno l’opportunità di partecipare ad un’iniziativa, lunga in tutte le sue fasi 18 mesi, che mira al loro benessere psico-fisico e al loro inserimento lavorativo, nei settori agro-alimentari.

Conclusa la prima parte del progetto che verterà su incontri e corsi formativi per volontari e per i  giovani disabili, dodici di questi, uno per ognuna delle 12 regioni prescelte, verranno quindi selezionati per avviare un tirocinio di 3 mesi nell’ambito della lavorazione e conservazione dei prodotti della filiera agricola. Nel mese di maggio, con i tirocini, avrà quindi inizio il cuore portante dell’intero progetto, quello che in gergo tecnico prende il nome di ‘attività locali di progetto’.

 

Il progetto di Endas si pone l’obiettivo di evidenziare il ruolo multifunzionale dell’agricoltura, in particolare la sua funzione terapeutica, in particolare verso le persone diversamente abili: dedicare del tempo alla cura dell’orto e degli animali rappresenta il modo più efficace per conservare la propria salute, oltre ad avere importanti effetti curativi sulle persone disabili.

 

Da un lato quindi gli effetti curativi, di cui i ragazzi disabili potranno beneficiare attraverso il contatto diretto con il mondo agricolo, in grado di stimolare proprietà benefiche; dall’altro favorire con una borsa-lavoro e un tirocinio, il loro inserimento lavorativo.

 

 

 

 

Share This Post