Emozionante viaggio tra musica classica e canzone napoletana

Un concerto ricco di suggestioni quello di domenica 1 novembre nella Chiesa di San Francesco delle Monache, nel cuore del centro storico di Napoli. Genny Basso, il pianista napoletano scelto da Aldo Ciccolini come assistente ufficiale nelle sue Masterclass internazionali degli ultimi anni, ha rapito gli spettatori con la sua appassionante e commovente arte, in un caleidoscopico viaggio in cui musica classica e canzone napoletana si fondono, generando un turbinio di emozioni uniche. Il recital pianistico inizia con la Sonata n°14, in Do diesis minore op.27 n°2 di Ludwig van Beethoven, nota al grande pubblico come la “Sonata al Chiaro di Luna”. La scelta dei brani non è casuale ma legata a un unico fil rouge che ha come tema la città di Napoli. La Sonata, infatti, coglie la città all’imbrunire, quando si appresta ad addormentarsi per risvegliarsi con L’Isle Joyeuse di Claude Debussy, nella vivace frenesia di una popolazione in movimento, quasi in festa.

Il repertorio classico termina con l’esecuzione della Tarantella di Franz Liszt, omaggio alla nostra città, che accende gli animi del pubblico in sala. Quest’ultimo brano, di raccordo con i precedenti e i successivi, introduce gli spettatori alla canzone napoletana, della quale il Maestro offre poliedriche versioni reinterpretate da lui stesso, con la passionalità e il virtuosismo che da sempre lo contraddistinguono. Tra  i brani eseguiti spiccano la struggente Core n’grato, la ricercata Scalinatella, la suggestiva e onirica interpretazione di Carmela di Sergio Bruni, l’introspettiva e malinconica Piscatore ‘e Pusillleco e la briosa O’ Sole mio. Al termine il giovane pianista regala al pubblico un altro dei suoi personali arrangiamenti della canzone napoletana, infuocando la sala con  Funiculì funiculà.

 

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