EDITORIALE di Nando Troise: la rivoluzione culturale a Casoria

La rivoluzione culturale a Casoria

Libri, Danza, Calcio, Tennis, Ciclismo e Arte per sconfiggere il malaffare e la gramigna della malapolitica.

CASORIA ° EDITORIALE di Nando Troise

Occupare tutti gli spazi.

Questo dovrebbe essere lo slogan dei giovani e di chi, con un po’ di senso civico, ha volontà di cambiare le cose in questa Città, che potrebbe diventare bellissima.

Chi? Gli operatori culturali, i commercianti, i ristoranti, gli alberghi, gli insegnanti e poi, più di tutti, i giovani.

Occorrono i gruppi giovanili a Casoria e quelli che ci sono hanno il dovere, nei loro stessi confronti, di svegliarsi e di migliorare la propria organizzazione.  Azione Giovani, Sinistra Giovanile, Terra Nostra.

I libri di Elena Torre, Enrico Pironti, Nicola Pagliara, don Vincenzo Scippa, Enzo Rivellini, Roberto Saviano, Francesco Gemito, Fiorella Franchini, Gennaro Castaldo, Francesco Giorgino, Giulia Campece oppure i quadri di Antonio Manfredi ed Enzo Marino.

Gli Spazi. Nonostante la cementificazione al 90% sono tantissimi. Dal parcheggio di Tufano alla palestra del Torrente.  Le tre ville comunali (via Pio XII, via Toti e via Cimarosa), i complessi sportivi, il Centro Polifunzionale Sportivo e l’UCI Cinemas. Dappertutto ed in tutti i giorni si potrebbero organizzare “Incontri con l’Autore”,  tornei di calcio, tennis, corse a piedi o in bicicletta, manifestazioni di atletica leggera, convegni e dibattiti di politica, filosofia, sociologia, letteratura e storia contemporanea.

Tutti i giorni! La Città deve essere stimolata, sollecitata, aiutata, coinvolta. Solo così la camorra, quella volgare del recupero crediti e cavalli di ritorno, può essere battuta. Solo così la gramigna della malapolitica, malerba cresciuta a dismisura nei partiti e nei movimenti di Casoria, verrà sconfitta.

Quella razza politica vissuta con la mentalità del favore, della raccomandazione, la lottizzazione, la tangente, la laurea in regalo, l’appartamento, il villino, il tetto termico, la mansarda.

Ho pensato, mentre assistevo ammirato alla esibizione della Scuola “Passo di danza”, sul palco della tre giorni di street food in piazza, ad un festival della danza, da tenersi all’aperto in estate ed al chiuso in inverno, coinvolgendo tutte le scuole di danza di Casoria.

All’aperto, ricordo l’hip hop di Mario Acanfora,  la ginnastica acrobatica di Chicca Imbaldi, la danza classica della scuola di Sergio Ariota o quella di Antonio Avolio; il tennis in strada o il basket nel Parco SIE.

Il Ciclismo ha tantissimi appassionati. Il podismo. Il recupero dei centri sportivi dismessi. Gli spazi sportivi all’interno delle scuole. Tante le cose che ci sarebbero da fare.

Questa Città non è morta. Chi le deve prendere queste iniziative? La Pubblica Amministrazione con i suoi uffici (Cultura, Tempo libero, Sport), le associazioni, i movimenti, le pro loco, le Parrocchie, le altre confessioni religiose, le organizzazioni.

E’ l’unica ricetta possibile per sconfiggere il malessere di una società avvolta dai tentacoli malavitosi della camorra e della corruzione, concussione e collusione con la malapolitica.

Nomi e Cognomi noti a tutti, pensati da tutti, e che ottengono il consenso ed il rispetto, anche da chi dovrebbe respingere uno stile di vita, un atteggiamento che non appartiene e non può appartenere a tutti.

 

 

 

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