E’ Novembre, si scaldano i motori del mercato. Le storie cominciano ad infittirsi…

Antonelli la pista più concreta sulla fascia ma Montoya non è fantascienza. Agger in difesa e Matic a centrocampo altre possibilità concrete

Il mercato di Gennaio si costruisce principalmente in questa fase. Lontano dai riflettori degli alberghi milanesi, presidenti, allenatori e direttori sportivi si riuniscono in summit-fiume, interminabili riunioni di scouting, consultazioni quotidiane ai software più moderni intervallate dalle classiche relazioni degli osservatori in giro per gli stadi di tutto il mondo.  Sono mesi in cui si elabora, si costruisce sotto traccia il terreno per i blitz di gennaio. La sessione invernale ha un peso specifico elevato sull’andamento del campionato di Serie A; lo dimostra il Milan della scorsa stagione che ha trovato in Balotelli l’arma devastante per compiere la rincorsa al terzo posto, a prescindere dalle legittime proteste della Fiorentina su alcuni arbitraggi. Il calcio italiano si posiziona dietro il movimento inglese e tedesco (la classifica del ranking Uefa è la giusta fotografia del divario) per fatturato, competitività e valore complessivo delle squadre;

bisogna ammetterlo senza problemi e poi tracciare la strada per migliorare la situazione. Le linee guida da seguire sono: la costruzione di stadi nuovi e attrezzati, maggiore competenza da parte dei dirigenti sul mercato e sul marketing, investimento sul settore giovanile.

 

Questa stagione, dopo il dominio bianconero dello scorso campionato, presenta maggiore equilibrio in cima alla classifica, anche se la formazione di Conte ha l’organico più attrezzato di tutte. E’ voce condivisa che è aumentato il divario tra le prime cinque e il resto della classifica; a mio avviso, si tratta di una distanza sempre esistita. Lo dimostrano anche i dati: tra la quinta e la terzultima (Lazio e Genoa) dopo dodici giornate nella Serie A 2012-13 c’erano tredici punti, oggi nelle stesse posizioni tra Fiorentina e Sampdoria ce ne sono quindici, solo due in più. Sono tornate, però, le outsider, come il Verona di Mandorlini al sesto posto in classifica o il Sassuolo di Di Francesco che diverte per la qualità del gioco. Soprattutto la formazione gialloblù rappresenta un esempio sotto alcuni aspetti: professionalità e organizzazione societaria, investimento su dirigenti giovani e preparati, ottime scelte sul mercato come gli acquisti di Jorginho, Iturbe e bravura dell’allenatore nella gestione del gruppo e nella motivazione dei singoli.

Il mercato di Gennaio è determinante soprattutto in testa alla classifica, otto punti tra la prima e la quinta fotografano una situazione di equilibrio, facilmente modificabile; non solo per lo scudetto ma anche per la qualificazione alla prossima Champions League, tanto cara al presidente De Laurentiis, è necessario rafforzarsi a gennaio.

Lo faranno anche le altre: Fiorentina, Inter, Roma, Juventus sono già attive. Lo sa bene Riccardo Bigon che sta monitorando anche il lavoro di Sabatini per competere su giocatori che possono interessare anche al Napoli o compiere solo azioni di disturbo, una prassi sul mercato. Ci sono Richards del Manchester City e Thauvin dell’Olympique Marsiglia sul taccuino di entrambi. Il difensore dei Citizens piaceva anche a Mazzarri, ci furono dei contatti anche la scorsa primavera ma ha un ingaggio troppo alto per i parametri di De Laurentiis, mentre può essere una pista interessante per la difesa giallorossa che saluterà Burdisso a fine stagione (tornerà in Argentina) e ha un reparto molto giovane con Jedvaj e Romagnoli alle spalle di Benatia e Castan. Roma, Juventus e Napoli si stanno muovendo sul gioiello dell’Olympique Marsiglia a segno contro gli azzurri al San Paolo: parliamo di Florian Thauvin, ma per Bigon e Benitez si tratta di un’idea per la prossima stagione, a gennaio ci sono altre priorità.

L’ipotesi  non è fantascienza, l’esterno del Barcellona ha un debole per Napoli, trasmessogli da amici partenopei residenti in Catalogna, guarda tutte le partite degli azzurri, è incantato dal San Paolo ma tutto ciò non basta per il trasferimento. I blaugrana hanno nel mirino Zuniga che nella prossima stagione potrebbe giocare al Camp Nou, Montoya ha come priorità il rinnovo con il Barca ed è attratto dalle sirene di Guardiolache lo vorrebbe al Bayern Monaco. In chiave Napoli bisogna seguire anche la pista Azpilicueta del Chelsea ma in pole c’è .

La sensazione è che come sempre sarà Preziosi il re del mercato. Dal Genoa partono tanti intrecci per il prossimo gennaio; Napoli e Inter hanno nel mirino Antonelli e Vrsajiko che potrebbero giocare il girone di ritorno rispettivamente al San Paolo e a San Siro. De Laurentiis potrebbe consentire al patron dei rossoblù di monetizzare su Antonelli che va in scadenza a fine stagione e sulla fascia sinistra Gasperini può contare anche su Antonini e Marchese.

A centrocampo la girandola dei nomi è già impazzita, l’impressione è che Benitez abbia chiesto un giocatore completo, più dinamico di Inler ma che abbia anche qualità; perciò bisogna monitorare molto Matic del Benfica che ha più volte manifestato il proprio interesse per Armero. E’ difficile che possa arrivare ; il giocatore va in scadenza a Giugno ma il Psg difficilmente lo farà partire a Gennaio visto che si tratta di uno dei giocatori più impiegati da Blanc con tredici presenze in campionato (dieci per l’intero arco della gara) e quattro in Champions League (tre per tutti e novanta minuti). In difesa il focus sul Liverpool è sempre in corso,  più di Skrtel può essere il centrale da affiancare ad Albiol ma sarà importante capire anche l’evoluzione della vicenda Cannavaro. Siamo ancora a metà Novembre, fino al 31 Gennaio ne vedremo delle belle.

Ciro Troise

Direttore IamNaples.it

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