Diranno: “Come è morto Morosini?”

La Legge 91, la tutela sanitaria, il calciatore. Il futuro del Napoli!

Sette punti in tre partite: la vittoria sfumata per la solita incertezza difensiva. 55 punti invece di 57. Ammucchiata selvaggia (visti gli schiaffoni nella civile Udine) invece del terzo posto solitario. Augurai al Mister del Napoli, dopo la bruciante sconfitta con l’Atalanta, nel mentre mi sfilavano davanti gli occhi, un gaudente Pier Paolo Marino ed il felice collaboratore di costui Massimo Carpino, “le auguro serenità totale e tranquillità” – gli dissi, presente un attento Peppe Santoro, colui che nel Napoli prima squadra è più di un team manager. il Napoli sta sicuramente attraversando un periodo straordinario. La svolta è dovuta alla settimana di riposo causa la morte sul campo di un giovane calciatore di 25 anni, Pier Mario Morosini, che prima di approdare al Livorno di Spinelli, ha giocato con la scuola calcio Monterosso di Bergamo, poi l’Atalanta, l’Udinese, la quale lo ha girato in prestito a Bologna, Reggina, Padova, Vicenza e Livorno.

I partenopei furono bloccati in aereo mentre si avviavano alla trasferta di Lecce, via Brindisi. La morte di Morosini causò (regalando al Napoli una settimana di riposo e di riflessioni) il blocco di tutti i campionati Figc, dalla serie A ai primi calci. Una reazione emotiva che doveva avere il grande valore di far parlare ad addetti ai lavori e non, per qualche giorno, della Legge 91 sul professionismo sportivo, di tutela sanitaria, di defibrillatori, tac cerebrali, assistenza sanitaria, di pronti soccorso a bordo campo. Il tutto in memoria ed in onore di un giovane ragazzo che ha lasciato questa vita troppo presto e troppo giovane. Invece lo show dei funerali in diretta con passerella per tutti, forse anche per i responsabili di tale oscura morte. Negli anni 80, giovane segretario in serie C, scrissi all’Avv.to Campana, allora direttore responsabile di Il Calciatore, Organo dell’Associazione Italiana Calciatori, una lettera riguardante la tutela sanitaria e mi fu pubblicata e non ho mai dimenticato la sua risposta a margine. Così mi rispondeva: “è la prima volta che pubblico una lettera di uno che è dall’altra parte della barricata – scriveva l’Avv. Campana – mi auguro che le cose in campo sanitario migliorino”. Anno di grazia calcistico 1981/82. Assistere in diretta televisiva al

la morte in campo di un calciatore di 25 anni e sullo stesso campo dove era protagonista Franco Mancini, 43 anni, preparatore dei portieri del Pescara, morto solo qualche settimana prima, lui ancora più sfortunato, in casa e, quindi, senza alcun soccorso, ti lascia inorridito. E poi pensi a Taccola, Curi, Puerta, Munambia, Manfredonia, Bovolenta…….. Lo avevo annunciato alle trasmissioni che mi vedevano ospite, negli anni 80, a Rete News o a Televomero, e con me, giovane anche lui, Eduardo Chiacchio, a parlare di Legge 91 e di tutela sanitaria……. Ho aspettato l’autopsia, pregando che quella morte fosse solo una triste e sfortunata fatalità, che i minuti persi dall’autombulanza non fossero una concausa, augurandomi che questa non sia una morte inutile, obbligando a chiunque faccia sport, sia a livello individuale che di squadra a rispettare, nel suo interesse e per il suo bene, la Legge che disciplina la tutela sanitaria nel campo sportivo, non solo agonistico e non solo professionistico. Tribuna Sport a Televomero con Carlo Caporale e Tiziana Pirone e Corner a TeleAkery con Pasquale D’Angelo e Michele Sibilla, Carlo Cristarelli a Salotto Azzurro su Telecapri Sport si sono soffermati su questi argomenti. Non sarà il Napoli, in questo martedì prima del Palermo, l’oggetto del contendere ma voglio ancora ricordare, stavolta, il giovanissimo Pier Mario Morosini, che ha avuto a Padova suoi allenatori, i nostri Nello Di Costanzo e Renato Cioffi e vorrei tanto conoscere la causa che ha procurato la sua morte.

Perdonatemi se ho seri e fondati dubbi………..

Torno al calcio, al terzo posto, al Palermo, a Mazzarri, con il pensiero rivolto sempre a quell’immagine in diretta, da Pescara, con il Moro che si accasciava per l’ultima volta della sua vita.

 

Per fortuna, il Napoli è terzo, nonostante la disattenzione difensiva di Fernandez, Zuniga e Maggio, in compagnia, però di Inter, Udinese e Lazio. il Napoli può sicuramente raggiungere il suo obiettivo, a condizione che la squadra partenopea non incappi più in pessime prestazioni come quella con l’Atalanta.

La situazione societaria è rimasta inalterata: sono rimasti soffi di vento i tanti propositi di cambiamento promessi da De Laurentiis. Si aspetta che il Consiglio di Amministrazione del Calcio Napoli Spa definisca un nuovo organigramma societario, sperando, noi, che renda “normali” due settori strategici per la vita di ogni club: L’Ufficio di Comunicazione, Informazione e Stampa ed il Settore Giovanile, riprenda i rapporti con il Comitato Regionale Campania della FIGC, con le società campane di ogni categoria e con quelle di settore giovanile.

Registriamo, in tal senso, il ruolo di Nicola Lombardo, Capo Ufficio Comunicazioni, e Antonio Sarracino, oggi Direttore Amministrativo che prenderà il posto di Fassone, diventando Direttore Generale.

 

Giovedì scorso c’è stato un incontro tra Mazzarri e De Laurentiis per cominciare a mettere a punto il progetto contrattuale che nessuno sa cosa prevede.

Certo sarebbe da folli affidare la squadra ad un allenatore in scadenza di contratto. Quindi, Mazzarri rinnova per altri anni o va via.

 

L’Europa non è impossibile! Bisogna crederci perché il Napoli può farcela!

NANDO TROISE.

 

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