CASORIA. Proclamato a gran sorpresa – come il coniglio che esce dal cilindro dell’illusionista – vincitore nel ballottaggio contro il rampollo, principe delle liste civiche Massimo Iodice; il dottor Carfora dallo scorso 30 maggio indossa la fascia tricolore e dal palco comunale intona qualche nota della marcia del cambiamento.
Salutato dal nostro Direttore con un “articolo-foto”, che immortalava la nuova giunta al primo giorno di scuola, il primo cittadino ha incominciato a muovere i primi passi, forse qualcuno l’avrà messo su qualche mina diplomatica, ma la spia obbiettivi ragginuti (o quasi) sembra essere accesa. Seguendo la linea tracciata da Troise nell’articolo, ricalchiamo con penna i punti, aggiungendo qualche postilla ai cambiamenti apportati e congelando quelli ancora in fase di stallo.
Partiamo dalla scomoda eredità; la mediatica, cronica e umiliante: Emergenza rifiuti. Fiducia nutriva il direttore in un “prototico di
soluzione”, fiducia alimentata dalla “ricetta” che il nuovo Sindaco Carfora intendeva usare.
Stiamo parlando del modello Vedelago, ovvero della possibilità di ricavare dalla spazzatrura, risorse utili anche nel campo dell’occupazione. In attesa però che il sogno diventi realtà, l’arma del successo è stato il vecchio e collaudato “Porta a Porta”. Ebbene l’attuale amministrazione è riuscita, anzitempo, a passare dal 33% al 50% di differenziata – traguardo previsto per Dicembre – e da poco è stata inclusa la frazione di Arpino. Tale escalation è stata premiata con un premio dalla Provincia, un pensiero di cinquantacinquemila euro da investire per restare in gareggiata. Certo non vogliamo allestire un banchetto di illusioni e parlare al passato, con il naso ben saldo al presente vogliamo però spingere l’olfatto oltre l’ostacolo.
Un altro nervo scoperto è il tema della mobilità; Non si registrano al momento azioni degne di nota, almeno quelle di spessore; l’argomento come in campagna elettorale è al secondo gradino del podio. Diversi sono i punti evideniati dal Direttore, si va dallo sviluppo del trasporto collettivo, su ferro e gomma, a quello delle aree pedonali e a traffico limitato; la sosta dei residenti e la limitazione della circolazione per il rispetto dei livelli di inquinamento. Insomma il piatto è ricco.
Ultimo gradino dell’allegorico podio il nodo difficile da sciogliere come difficile è toglierselo dalla memoria: i disoccupati. Svanito il tentativo del Movimento di Lotta per il lavoro di impiegare le proprie forze nel “porta a porta” – a loro è stata data precedenza al personale di CasoriaAmbiente – si continua a navigare a vista verso la costa dell’attesa.
Tommaso Lupoli