Dal Vangelo secondo Luca

Domenica 9 Giugno 2013

In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. 
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. 
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre. 
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». 

Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

Parola del Signore

 

Nain rappresenta l’umanità,  fuori dalla sua porta c’è un morto. Una scena tristissima, una donna vedova che ha perso il figlio, c’è tutta l’umanità che genera figli che muoiono. Tutto quanto facciamo è accompagnato da un sottile dolore, un pianto, ogni opera che inizia sulla terra è protesa verso la fine delle cose, il tramonto di tutto. Ecco questo corteo che si incontra con un altro corteo, festoso, una folla che segue Gesù: i cristiani, gente che non passa indifferente, ma che partecipa a quella situazione di tristezza e porta una luce nuova. Dalla profondità di Dio ci arriva un corteo di vita, che partecipa alle nostre sventure e ci dice: non piangere. Non inebriare la tua vita, con droghe, con stili di vita frenetici per sfuggire alla tristezza che portiamo nel cuore, che tutto si perde, tutto muore. Gesù interviene spontaneamente nella storia della nostra vita. Non è vero che quello che noi riteniamo disgrazia è portatore di dolore. Gesù tocca la bara, a quel tempo era abominevole toccare un morto. Un grande segno, la vita tocca la morte, la speranza sconfigge la disperazione. La Parola di Dio cambia la nostra condizione : «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Questa domenica Gesù lo dice a te: Ragazzo! Ragazza! Alzati! Alza la testa, io sono con te, si può sempre ricominciare da capo, tutto può essere ripulito, nemmeno la morte può separati dal Mio amore e dalla mia attenzione per te. Dio è potente, se ci parla e noi rispondiamo ci fa tornare ragazzi, tutto è rinnovato, tutto ritorna nuovo. Genoveffa Tuccillo

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