Dal Vangelo secondo Giovanni

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. 
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. 
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

C’è una analogia tra noi e le pecore e il Pastore che è Gesù. Le pecore per vivere bene devono ascoltare la voce del pastore, non è un semplice ascolto , ma un riconoscere la sua voce. In ognuno di noi c’è una recezione spontanea che riconosce la voce di chi ci porta al ben vivere, nel  significato evangelico. Oggi siamo nel secolo del vedere, vogliamo vedere, la moda  è vedere e

farsi vedere, si guarda, se si è guardati allora si pensa di esistere. Qui c’è qualcosa di nuovo, la vita non è apparenza, ma è ascoltare, sentirsi e sentire. In ebraico non esiste il verbo obbedire, ma il verbo ascoltare, un vero ascolto implica una apertura totale alla parola che l’altro dice, perché l’altro CI conosce, cioè è intimamente conoscitore di tutto l’uomo. Il nostro rapporto con Gesù parte dal suo farsi intimo a noi, è bello quando uno guarda in noi il meglio, vede sempre il bene in ogni nostra azione, è sempre disposto al dialogo conoscitivo con noi. E’ bello sapere che c’è chi ci legge dentro senza mai giudicarci, entra nel nostro essere e ci aiuta a conoscere i nostri limiti e ce li fa superare. Solo in Gesù Cristo, c’è questa relazione, che rimane indelebile da parte di Gesù, ogni nostro allontanamento non lo allontana. Siamo segnati dall’amore di uno che, folle per noi, ci chiede di rimanere nel suo amore, di gustare la sua dolcezza. Ogni paura che si annida nel nostro cuore, ogni nostra incertezza. Tutto quello che ci fa vivere male è causato dal fatto che noi le viviamo intimamente con soffocazione, le nascondiamo dentro di noi . Questa domenica siamo invitati a mettere alla luce queste nostre paure, viverle davanti al Signore senza vergogna , apriamo il nostro cuore a Lui, perché siamo legati per sempre al suo amore e nulla e nessuno potrà mai separarci. “ nessuno può strapparle dalla mano del Padre”.

 

Genoveffa Tuccillo

Share This Post