DA MERCOLEDÌ 5 A DOMENICA 9 LA VENTESIMA EDIZIONE DI TEANO JAZZ FESTIVAL

Dopo la pausa estiva per i noti problemi economici che hanno azzerato gran parte della programmazione culturale in Campania, torna Teano Jazz Festival, che annuncia il programma della XX edizione, che si terrà da mercoledì 5 a domenica 9 dicembre.

Questa edizione” – dichiarano Antonio Feola e Walter Gutturiello, gli storici organizzatori delle kermesse sidicina – “comprende, di fatto, sia l’edizione estiva che quella invernale, con l’intento dichiarato di mantenere una continuità che rischiava di vanificarsi per le difficoltà contingenti che caratterizzano  questo particolare periodo storico. Ed è l’occasione per un primo bilancio per noi. Venti anni di attività ininterrotta segnano un traguardo rilevante per una idea risultata negli anni vincente. Teano Jazz è ormai annoverato tra i grandi eventi culturali della Campania. E’ l’orgoglio di una intera città che ha saputo costruire, nostro tramite, un evento che, al di là della sua intrinseca specificità, rappresenta una risorsa e una eccellenza per tutto il territorio“.

La rassegna si articolerà in cinque appuntamenti.  Quattro si terranno presso la Chiesa di San Pietro, l’ultimo presso l’Auditorium Diocesano della città sidicina. L’evento chiave di questa edizione è indubbiamente il progetto di Peppe Servillo e i Solis String Quartet, “Spassiunatamente”, attesi a Teano domenica 9 dicembre (ingresso 20 euro). Una vera primizia voluta dagli organizzatori, che nel ventennale, hanno voluto dedicare un importante omaggio alla canzone napoletana, “inestimabile patrimonio collettivo cui noi, figli di questa terra affascinante, spesso

ferita e oltraggiata, ci sentiamo fortemente legati e riconoscenti”.

 

Rilevanti e dal linguaggio più spiccatamente jazzistico sono i progetti delle prime quattro serate: Baap! di Tony Cattano (il 5 ad ingresso libero), Tranety di Lorenzo Tucci (il 6 con ingresso a 10 euro), Jewish Experience di Gabriele  Coen (il 7 con ingresso a 10 euro) e Streatmates di Enzo Pietropaoli e Adriano Viterbini (l’8 con ingresso a 10 euro).

Tutti i concerti inzieranno alle ore 21. Info: 0823 885354; www.teanojazz.org

 

LE SCHEDE DEGLI ARTISTI

TONY CATTANO QUARTET (mercoledì 5 dicembre)

Figura chiave all’interno dell’Open Combo di Silvia Bolognesi e ex-membro degli Aretuska di Roy Paci, il trombonista siciliano Tony Cattano partecipa attivamente anche ai lavori e alle registrazioni di Franco Ferguson e Improvvisatore Involontario, due tra i collettivi musicali italiani maggiormente impegnati nella rimodulazione di approccio critico e creativo del canone jazz secondo strategie che combinano improvvisazione e composizione, sperimentazione e tradizione. Lineamenti che si ritrovano tutti nel quartetto e nel progetto Baap, efficace macchina sonora che partendo da punti di riferimento quali fumetti e cinema, Monk, Mingus ed Ellington, estrapola idee e invenzioni efficacemente dinamiche e trasversali, correlandole attraverso una varietà di generi, stili e situazioni (blues, dixieland, post-bop e finanche reggae) ad uno stretto senso per l’attualità. Al fianco del leader tre comprovati talenti jazzistici d’ultima generazione: il chitarrista elettrico Giacomo Ancillotto, il contrabbassista Roberto Raciti e il batterista Daniele Paoletti.

 

LORENZO TUCCY TRIO “TRANETY” (giovedì 6 dicembre)

Batterista e compositore di origine abruzzese ma romano d’adozione, Lorenzo Tucci ha fatto tesoro di notevoli esperienze e collaborazioni artistiche (Phil Woods, Tony Scott, George Garzone, Mark Turner, George Cables, Joanne Brakeen, Massimo Urbani, Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Giovanni Tommaso, Stefano Di Battista, Dado Moroni, solo per citarne alcune). Ancorato ad una visione estetica solida ma totalizzante, ha mostrato già tra le fila degli High Five (quintetto stellare composto da Fabrizio Bosso, Daniele Scannapieco, Luca Mannutza e Pietro Ciancaglini) di saper sprigionare ricercatezza ed energia pur muovendosi dalle retrovie. “Tranety” è il nome del suo nuovo progetto e recente album in trio con la complicità di due personalità forti e di spicco nel panorama italiano: Claudio Filippini e Luca Bulgarelli. Piano-basso-batteria, un format ultraclassico del jazz che però segue i dettami evansiani della pariteticità dei ruoli. Ciò a tutto vantaggio di un discorso musicale fresco e avventuroso, ispirato all’incommensurabile universo sonoro di John Coltrane ma trascinato da arrangiamenti, strutture e motivi in gran parte originali.

 

GABRIELE COEN QINTET “JEWISH EXPERIENCE” (venerdì 7 dicembre)

Sassofonista, clarinettista e compositore, Gabriele Coen si dedica da oltre quindici anni all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea ed est-europea, svolgendo un’intensa attività a livello nazionale e internazionale impreziosita anche da importanti commissioni di tipo teatrale e cinematografico. Dopo aver fondato e guitato per molti anni i KlezRoym – la più nota formazione italiana dedita alla rivisitazione del repertorio musicale ebraico in chiave modernamente jazzistica – il meritato riconoscimento a questo tipo di percorso è provenuto tuttavia dall’apprezzamento di John Zorn alle composizioni e musiche proposte con il nuovo progetto “Jewish Experience”, straordinario quintetto autore di “Awakening”, fortunato e acclamato album d’esordio targato Tzadik a cui è in procinto di succedergli il nuovo “Yiddish Melodies In Jazz” . Formato da valenti solisti (il chitarrista d’origine svedese Lutte Berg, il pianista Pietro Lussu, il contrabbassista Marco Loddo e il batterista Luca Caponi), il progetto sa coinvolgere l’ascoltatore in modo amabile e irresistibile, proiettandolo in un mondo artistico e culturale estremamente affascinante ma anche complesso come quello finora prodotto dal popolo ebraico e da tutti gli enclavi internazionli ad esso collegati.

 

ENZO PIETROPAOLI & ADRIANO VITERBINI “STREETMATES” (sabato 8 dicembre)

“Streetmates” nel senso vero del termine, perché ambedue residenti e vicini di casa nel romanissimo quartiere Testaccio, Enzo Pietropali e Adriano Viterbini sono, di primo acchito, due personalità musicali estremamente differenti. Distanze generazionali a parte, il primo è un notissimo contrabbassista e compositore in grado di vantare numerosi gettoni di presenza e contributi nel percorso storico del jazz tricolore, mentre il secondo è un giovanissimo chitarrista elettrico emerso dall’underground con il fantastico e deragliante garage-punk-blues dei suoi Bud Spencer Blues Explosion. Insieme hanno tuttavia trovato un punto di contatto e partenza infallibile: il blues e tutto ciò che da esso è potuto discendere e derivare, ossia il jazz, il soul e il rock, come anche il country-folk e il pop. Sulla base di un approccio tecnico-strumentale fuori dall’ordinario, il duo ha affastellato tutte queste urgenze e implicazioni stilistiche in un repertorio in continuo “upgrade”, laddove standard e rifacimenti di brani altrui si accompagnano a improvvisazioni, esperimenti e composizioni originali. Un binomio di bravura e senso dell’avventura per una proposta elettroacustica di graffiante presa melodica.

 

PEPPE SERVILLO & SOLIS STRING QUARTET “SPASSIUNATAMENTE” (domenica 9 dicembre)

“Spassiuntamente” è un progetto nato come omaggio alla cultura e alla canzone classica napoletana. Un inedito ma indovinatissimo incontro tra artisti di grande qualità e spessore, laddove la splendida teatralità vocale di Peppe Servillo (perno e figura chiave dei noti Avion Travel) si fonde con la maestria improvvisativa e la visione cameristica degli archi del Solis String Quartet . Tutto ciò fa sì che attraverso una rilettura raffinata, ma al tempo stesso viscerale, di un repertorio di classici che vanno da Raffaele Viviani ad E.A, Mario fino a Renato Carosone, si racconti una Napoli non oleografica, bensì una città che è stata e resta a pieno titolo un’autentica capitale culturale europea. Questa precisa formula e scelta artistica spoglia di tutti gli orpelli i suoi più rinomati (ma anche più nascosti) capolavori, rendendoli assolutamente eleganti e raffinati senza intaccare quella forza e quell’incisività che ne hanno decretato il successo mondiale.

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