Covid-19 Solidarietà alle forze di Poliza Locale

Ottomila Sindaci d’Italia sono in grado di certificare l’impegno e il senso del dovere, sino l’eroismo, delle donne degli uomini – Operatori delle Polizie Locali – posti alla loro diretta dipendenza organica e funzionale. La Nazione intera, anche grazie ai mezzi di informazione (nazionale e locale), li ha qualificati “Angeli” di strada; analogamente agli “Eroi” del complesso e articolato Sistema Sanitario Nazionale.
Purtroppo, come questi ultimi, anche le Polizie Locali hanno già versato il contributo di vite umane, nel compimento del loro dovere.
A tale proposito e a titolo provvisorio non esaustivo, segnalo i nominativi e le qualifiche dei nostri Colleghi deceduti, vittime per causa diretta di servizio – patologia asseverata; COVID19:
Giuseppe LAROTONDA – Agente PL Citta di MELFI
Giuseppe ESPOSITO – Luogotenente PL Città di NAPOLI
Felice LOMURNO – Sovrintendente PL Città di ALTAMURA
EROI, quindi, che in Paradiso hanno trovato equanime divina giustizia e un solo Dio. Che lo stesso avvenga in terra, a favore dei loro cari a doverosa opera dell’unico possibile decisore. Lo Stato Italiano, per fatto di rispetto della vita di TUTTI i suoi servitori, con equità e umana giustizia!
Sappiamo che in questo momento decine di donne e uomini della Polizia Locale stanno lottando tra la vita e la morte, ricoverati nelle varie strutture dedicate COVID19. Siamo tutti consapevoli che l’aggressività del morbo la sua lenta e prolungata evoluzione; il numero anche delle nostre vittime è destinato inesorabilmente ad aumentare ed al tempo stesso le sofferenze e la disperazione dei contagiati ricoverati e delle loro famiglie.
Nonostante tale consapevolezza gli Operatori della PL di tutta Italia presidiano h24 i territori di rispettiva competenza mettendo quotidianamente a rischio la loro salute; in termini di stanchezza fisica, stress psico-somatico, depressione da prestazione a rischio conclamato. Il loro malessere ricade inevitabilmente, e spesso con gravi conseguenze, al pari dei congiunti dei ricoverati, sui loro familiari.
Pur consapevoli della loro debolezza, così come a suo tempo i deceduti e i ricoverati nelle terapie intensive, i nostri Colleghi in servizio, troppo spesso non muniti dei previsti dispositivi di adeguata
protezione, stante anche la lunga esposizione al rischio contaminazione a causa della protrazione dei turni; continuano – senza mai arretrare – nel compimento del loro quotidiano dovere andando
oltre ogni ragionevole aspettativa. Generosità ed alto senso civico a costo, come avvenuto, della stessa vita. Anche se qualcuno ha parlato cinicamente di numeri, per noi ogni singolo colpito non sarà mai “un numero” ma una “persona”; un Amico, un Collega, un Padre, una Madre, un Congiunto, della “FORZA DI POLIZIA LOCALE”, caduto nell’adempimento del dovere.
Questa “peste” come già viene definita negli Stati Uniti (e non solo), oltre ai dolorosi danni immediati in termini di vite umane, di ricadute economiche-finanziarie, di nuovi costumi di vita e di relazioni interpersonali porterà intere comunità a stati di pericolosa depressione e inusitati profili comportamentali cui tutte le Forze di Polizia dovranno concorrere nel monitorare e gestire.
Come sempre la Polizia Locale dovrà essere – e sarà – in prima fila, nel faticoso contenimento comportamentale; per gli Operatori delle Città Metropolitane e dei centri maggiori stante le caratteristiche dimensionali urbane, così come nei centri minori, nei piccoli Comuni e nelle zone rurali in virtù della diretta conoscenza personale dei Cittadini, verso i quali i Poliziotti locali non potranno limitarsi a rapportarsi professionalmente nelle sole ore di lavoro certificato e dovuto, ma diuturnamente e senza soluzione di continuità.
Tutto ciò premesso e condiviso, la scrivente Organizzazione
CHIEDE ALLE ISTITUZIONI IN INDIRIZZO
“Vogliate far pervenire a tutto il personale delle Forze di Polizia Locale dei Corpi e dei Servizi da Voi amministrata e gestita, il nostro messaggio (avvalorato dalla Vostra condivisione), di solidarietà e di apprezzamento per il sacrificio e il coraggio indomito nell’affrontare il nemico più temuto della nostra storia contemporanea”.
CHIEDE ALTRESI’
Che in ogni singolo Comune i Comandanti dei Corpi e i Responsabili dei Servizi siano autorizzati ad organizzare momenti di riflessione, in sede di ambito Istituzionale, che – con la Vostra autorevole personale partecipazione – incoraggino le donne e gli uomini in divisa e li facciano sentire meritevoli della Vostra stima ed apprezzamento, unitamente al sentimento dei Vostri Cittadini.
CHIEDE, INFINE
Che quanto qui contenuto, venga inviato: al Capo dello Stato, al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri dell’Interno e della Sanità, ai Capi-gruppo di Camera e Senato, ai Presidenti delle Giunte Regionali, accompagnato da Vostra autorevole condivisione.
Il presidente nazionale
Dott. Ivano LEO

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