Corte dei Conti: Il Comune di Casoria è colpevole di un’illegittima contabilizzazione delle entrate

Ancora guai per il Comune di Casoria – che secondo la sentenza della Corte dei Conti –  “nel riportare il totale dei ruoli emessi per sanzioni al codice della strada relativo all’anno 2012 ha realizzato un’operazione contabile in totale violazione dei principi contabili e postulati desumibili dall’Ordinamento, della trasparenza, della veridicità e della comparabilità, con conseguenti effetti distorsivi sul bilancio, in particolare sulla gestione finanziaria dell’Ente e sul rispetto del patto di stabilità interno.”

La sentenza è dura, lapidaria. Le criticità che riguardano la gestione finanziaria del Comune di Casoria per l’anno 2012, segnalate dalla Sezione regionale di controllo per la Campania ed esposte alla Corte dei Conti con la pronuncia n.259/2014/PRSP in data 11 dicembre 2014, sono state ritenute all’adunanza pubblica del 5 giugno 2015 e nelle camere di consiglio del 5 giugno e 1 luglio 2015 gravi ed inammissibili. Il giudizio della Corte dei Conti è chiaro, il Comune di Casoria non ha scappatoie: le stesse misure correttive adottate dall’Ente locale a seguito del Consiglio Comunale dell’8 maggio 2013 e delle deliberazioni 3 e 4 del Consiglio Comunale del 27 febbraio 2015 per chiarire le criticità riscontrate, sono state definite inidonee.

Nella sentenza si parla di una “articolata e documentata istruttoria ed un contraddittorio cartolare”.

Il Comune di Casoria ha adottato secondo la Corte dei Conti “un anomala modalità di contabilizzazione per competenza in evidente contrasto con il principio della competenza finanziaria dando origine ad un grave disordine contabile”.

Nella sentenza si legge che nel bilancio 2012 il Comune di Casoria iscriveva a titolo di entrata corrente 29.939.228,12 euro per sanzioni alla violazione del Codice della Strada, che in realtà risaliva a molti anni addietro e che, in base al principio di competenza finanziaria, avrebbero dovuto essere stati accertati a suo tempo.

L’Ente è colpevole di un illegittimo accertamento di entrate contabilizzate con un brusco passaggio dal criterio di contabilizzazione della cassa a quello della competenza che oltre a porsi in contrasto con le disposizioni di legge risulta essere stata adottato dal Comune di Casoria “senza alcuna motivazione e/o giustificazione determinata da circostanze eccezionali reali ed effettive”.

Per la Corte dei Conti questa erronea contabilizzazione è stata “un mero artificio contabile adottato dall’Ente nell’esercizio 2012 al fine di sovrastimare le entrate correnti per dare copertura finanziaria (con entrate del tutto inattendibili) a spese non sostenibili pari ad euro 14.969.614,06 in elusione al patto di stabilità in violazione dei postulati di veridicità, prudenza, coerenza, attendibilità e compatibilità”.

L’Ente ha riconosciuto la erronea contabilizzazione delle entrare per le sanzioni del CDS ed ha sostenuto che il 50% delle risorse accertate indebitamente è stato destinato in un fondo “impropriamente” impegnato nell’anno 2012. La Corte dei Conti ha però evidenziato che pur “mettendo a raffronto tutte le soluzioni ipotizzate nella rielaborazione del calcolo del rispetto del patto di stabilità e ammettendo che il 50% delle risorse accertate sia stato indebitamente destinato in un fondo “impropriamente” impegnato nell’anno 2012 ed eliminando i 29.939.228,12 29 euro per le sanzione del CDS, il patto risulta comunque non rispettato con un saldo finanziario negativo pari a euro – 273.385,94”.

La sentenza ritiene dunque che il Comune di Casoria ha cercato di mascherare la violazione del patto di stabilità alterando il risultato di gestione e “si è sottratto nell’anno successivo alle sanzioni/limitazioni conseguenti volte a ridurre la spesa corrente indebitamente dilatata” cercando di legittimare retroattivamente le operazioni contabili adottate.

Ciò costituisce una grave irregolarità della gestione finanziaria ed amministrativa degli enti.

Le misure correttive che avrebbero dovuto rimuovere le irregolarità riscontrate sono state dunque ritenute inidonee ed irregolari.

La sentenza oltre a confermare l’errata contabilizzazione nella gestione di competenza 2012 delle entrate relative a ruoli per sanzioni al codice della strada condanna anche il comportamento fortemente elusivo adottato dal Comune di Casoria per violare il precetto normativo.

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