CORONAVIRUS, CHIRURGHI: noi in trincea, De Magistris venga in corsia

Esprimo a nome mio personale e di tutta l’associazione il massimo sostegno ai colleghi dell’ospedale Cardarelli di Napoli che da anni sono in trincea.

Da sempre denunciamo le gravi carenze in cui sono costretti ad operare. Solo oggi, con una pandemia in atto, ci si ricorda del ruolo insostituibile dei medici e di tutto il personale sanitario. Fino a ieri eravamo bersaglio delle più efferate aggressioni in corsia e nei Pronto Soccorso per non parlare delle numerose liti temerarie contro la classe medica”.

Ad affermarlo è Vincenzo Bottino, vicepresidente nazionale dell’Acoi – Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani, che aggiunge:

Respingiamo al mittente tutte le critiche che ci sono piovute addosso. Come ha già avuto modo di spiegare la direzione sanitaria del Cardarelli, i medici in malattia sono 33 e non 249 come emerso da notizie di stampa”.

In questo momento, tutto serve tranne che le divisioni. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris si scusi pubblicamente e venga nei reparti a vedere di cosa abbiamo bisogno invece di definirci vigliacchi da licenziare”, conclude la nota.

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