Convegno sulla figura di Padre Ludovico nella Basilica di San Mauro Abate

 

 

L’eredità morale, il percorso storico, la vita, le opere e l’insegnamento di Padre Ludovico”: questo il titolo del convegno che si è tenuto ieri sera nella Basilica di San Mauro Abate. Un convegno organizzato con l’intento di rispolverare il saio del “nostro” Santo , come ha sottolineato, Gianni Bianco, presidente della Pro Loco e organizzatore dell’evento. A moderare gli interventi, in una chiesa affollatissima nonostante il gran freddo e la pioggia, il Dott. Giuseppe Storti, giornalista  e conoscitore del fraticello casoriano, che ha espresso il desiderio di inserire la figura di P.Ludovico nel “Giubileo della speranza”, fortemente voluto dal Cardinale Sepe, Vescovo metropolita di Napoli.

Don Mauro Zurro, Preposito Curato della Basilica, ha rivolto ai presenti un saluto introduttivo, augurando a tutti che la serata possa essere solo la prima di una lunga serie; dopo di lui i saluti e i ringraziamenti della Madre Superiora delle Suore elisabettine bigie, in rappresentanza di tutta la congregazione.

Il primo intervento è stato quello del Dott. Pasquale Longhi, che ha analizzato il tema della carità in Padre Ludovico, che si può sintetizzare nel suo motto “Tantum scit homo quantum operatur” e nella frase che il frate soleva ripetere: “Se vuoi la pace, ama la croce”. A seguire, lo storico e giornalista Dott. Giuseppe Pesce ha raccontato un aneddoto relativo all’impegno di P.Ludovico nel far eleggere come primo deputato al primo parlamento italiano un casoriano, Francesco Proto, divenuto terziario francescano prima della morte. Ciò a sottolineare come il Beato abbia rivestito un ruolo centrale nella sua epoca non soltanto all’interno della Chiesa, ma dell’intera società.

Mauro Nemesio Rossi ha proposto una testimonianza storica,  legata anche a ricordi e tradizioni della sua famiglia e della conoscenza personale che suo nonno aveva con Padre Ludovico, rimarcando quanto riportato dall’Osservatore Romano, e cioè che il Beato potrebbe ( e dovrebbe!) essere considerato un uomo dei nostri tempi, un precursore della nostra storia.

L’ultimo intervento è stato quello di Padre Antonio Paone, che di recente ha ricevuto la nomina di postulatore diocesano delle cause dei Santi, che, illustrando la “personalità complessa” di Padre Ludovico come uomo di azione ma soprattutto uomo di preghiera e contemplazione, ha posto l’accento sulla sua “morale”. Una moralità di amore e di santità, che ricorda che tutti dobbiamo aspirare alla Santità.

Un evento, dunque, ricco di  spunti di riflessione ed arricchimento, che, di certo, darà il via a tante altre iniziative in vista della tanto attesa “canonizzazione”. Che, ci auguriamo, diventa sempre più vicina.

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