Convegno su “Armonia con la città”, promosso dal Movimento dei focolari di Casoria

Sabato 9 Aprile, nel salone della parrocchia S. Antonio Abate di Casoria, si è svolto l’incontro- dibattito sul tema “Armonia con la città”, con il quale si è concluso il percorso formativo iniziato a Dicembre con “L’armonia con se stessi” e proseguito il 25 Febbraio scorso con lo sviluppo del tema “L’armonia con gli altri”. Tale progetto, promosso e realizzato dalla comunità locale del Movimento dei focolari di Casoria, su sollecitazione del parroco don Marco Liardo, ha avuto l’obiettivo di contribuire, coerentemente con la linea-guida della Conferenza Episcopale Italiana per il decennio 2010 – 2020, ad “educare una nuova generazione di laici”, in grado di incarnare i valori evangelici nei contesti familiari, professionali, sociali e politici con l’audacia di una fede testimoniata.Sono intervenuti Pasquale Lubrano, scrittore e giornalista del quindicinale Città Nuova, rivista del Movimento dei focolari, e il regista Lamberto Lambertini, di cui è stato proiettato un cortometraggio sulla città di Napoli.


E’ un documentario suggestivo, originale, in cui è ben percepibile il sentimento d’amore con il quale  il Regista tratteggia Napoli. Lo spettatore resta colpito dallo “sfondo” di delicatezza e di tenerezza in cui sono situate le varie scene e tutto è permeato da una vena ironica e poetica che rende piacevolissima ed emozionante la visione. Il prodotto, quindi, si pone su un piano diametralmente opposto a quello di tanti servizi giornalistici, volti a illustrare una Città svenevolmente oleografica o, all’opposto, sciatta e squallida per  il degrado imperante soprattutto in questa fase interminabile di emergenza ambientale. Lambertini, dopo la visione, sollecitato dalle domande di Lubrano, ha spiegato che si è proposto un fine artistico, nel senso di aver voluto “offrire del capoluogo campano una forma di rappresentazione armoniosa”. Vi emerge l’essenza, “l’anima” della napoletanità, caratterizzata dalla capacità delle persone di accettare la vita e la morte, le gioie e i dolori,  di “condire” le vicende umane con misurate dosi di umorismo e di popolare saggezza: indicativi, al riguardo, i primissimi piani dei napoletani che hanno raccontato episodi della loro vita, suggerito ricette e illustrato la storia di opere d’arte. Il cortometraggio di Lambertini lo si può definire un prezioso mosaico di squarci di cultura, di storia, di tradizioni popolari e di arte, di cui Napoli è ricca.

E’ il ritratto dolce di una Città” – ha affermato il Regista – “che solitamente viene descritta e rappresentata nei suoi aspetti peggiori”. Certo, – ha proseguito –  la bruttezza non si può ignorare, ma non ci si può fissare unicamente su di essa; occorre anche e soprattutto saper valorizzare le bellezze che Napoli offre e goderne pienamente. “Dobbiamo imparare a guardare con occhi nuovi le medesime cose”, con amore, con stupore: lo stesso amore e il medesimo senso di meraviglia con cui il Regista ha ripreso una Città della quale è stato abilissimo nel farci avvertire il ritmo armonioso del respiro della vita. Il cortometraggio, dunque, ha fornito all’attento pubblico una indicazione precisa per stabilire un rapporto armonico con la nostra città: amarla, riscoprendone , custodendone e valorizzandone le bellezze, perché è proprio vero, come ha dichiarato anche il cantautore Claudio Baglioni, che “a volte, più che di un mondo nuovo, c’è bisogno di occhi nuovi per guardare il mondo”. Non bisogna cedere, allora, al grigiore: ecco il senso che si è recepito nella bellissima serata di Sabato. Ciò che ha detto Lambertini, commentando il suo prodotto, va nella direzione di quanto dichiarò Benedetto XVI nell’incontro con gli artisti. Citando Platone,  il Pontefice sottolineò che “la funzione essenziale della bellezza consiste nel comunicare all’uomo una salutare scossa che lo fa uscire da se stesso, lo strappa alla rassegnazione”.  Abbiamo bisogno, infatti, in questo mondo dove prevalgono volgarità, sconcezze, degrado ambientale, squallore, che ci venga mostrata la bellezza, che la si riscopra anche nelle piccole cose alle quali non badiamo, per appassionarci, destare in noi una tensione, una speranza, una gioia. Soprattutto per questo, gli organizzatori dell’incontro hanno promosso un concorso fotografico /artistico, mirato a riscoprire e valorizzare la nostra Città, le sue bellezze, concorso al quale possono partecipare tutte le persone residenti a Casoria, tra i 4 e i 100 anni. Si può concorrere presentando una foto (max 6 immagini) stampate in bianco e nero oppure a colori, un disegno, una poesia.

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