Consigli utili per i nuovi amministratori comunali. A darli è l’ex consigliere comunale Fortunato Polizio

“Superata la fase euforica per la vittoria insperata bisogna mettersi all’opera per risolvere la drammatica situazione in cui versa la città di Casoria – sostiene Polizio – Gli atti prodotti dall’amministrazione straordinaria impongono riflessioni serie e conseguenti determinazioni. Una lettura attenta del bilancio di previsione 2011 e del rendiconto di gestione 2010 spinge alla responsabilità dei nuovi amministratori comunali che dovranno dare esecuzione ai provvedimenti di demolizione delle costruzioni abusive non solo in ottemperanza ai provvedimenti dell’autorità giudiziaria ma anche come conseguenza dei provvedimenti consiliari n. 40/2009, 41/2009 e 73/2010.

Nel contempo – prosegue –  persiste la mancanza dell’inventario dei beni mobili ed immobili con responsabilità in testa ai Dirigenti che si sono succeduti nell’ultimo decennio”.  L’ex consigliere che ha lasciato il posto in aula consiliare al fratello più giovane, Emilio Polizio, va avanti: Altra responsabilità, sempre relativa all’ultimo decennio, è la formazione dei debiti pregressi con la maturazione dei debiti fuori bilancio. Non si è mai provveduto, inoltre, a praticare il tempestivo pagamento per servizi e forniture che determinano un aggravio di spese per l’erario comunale. Le spese correnti si attestano al 58 % mentre le spese in conto capitale ammontano al 20 %. Altra costante anomalia riguarda il gettito della TARSU che non supera mediamente il 50 % con il progressivo aumento dei residui attivi che pesano sul funzionamento complessivo della macchina comunale. La raccolta differenziata che doveva raggiungere il 50 % entro il 2009 non si è concretizzata ed è difficile raggiungere il 60 % per la fine di quest’anno. Per quanto riguarda gli immobili presi in locazione dal Comune, la spesa è eccessiva; al contrario gli immobili del comune dati in locazione non vengono curati, i canoni non vengono recuperati e non vengono adeguati. La spesa per il personale, stando ai dati riportati nel bilancio di previsione 2011, incide per il 30 % sulla spesa corrente senza considerare il costo del personale delle partecipate che per Casoria Ambiente s.p.a. incide per il 70 % circa sulla spesa. Tenere in piedi una società che, messa sul mercato, farebbe risparmiare il 30 % della spesa complessiva è un lusso che non può proseguire. Se si sommano la spesa per il personale comunale ed il costo del personale di Casoria Ambiente s.p.a. siamo ad una cifra di 27,500,000 € che supera il 40 % della spesa corrente con le conseguenze facilmente immaginabili.

 

Il dato relativo alla spesa per il personale in rapporto alle spese correnti non ha trovato rispondenza nell’atto deliberativo 81/2011 che riguarda il fabbisogno del personale per l’anno 2011 dal momento che il dato di incidenza al 25% non trova riferimento nei dati prevsionali per il bilancio 2011. Non bisogna dimenticare che gli amministratori degli anni 2002/2005, in violazione della legge, consentirono assunzioni nella partecipata di Casoria Ambiente s.p.a. con aggravio sull’erario comunale. Il Comune, per la situazione esposta, presenta consistenti parametri di deficitarietà, tenendo anche conto delle spesa complessiva del personale considerato nella sua unitarietà senza scorporare “fittiziamente” il costo del personale di Casoria Ambiente s.p.a.

Il sindaco e gli assessori dovranno, per evitare responsabilità a vario titolo, limitare la  spesa corrente per interessi passivi, rendere certe ed effettive le entrate, rispettare iprincipi di finanza pubblica sulla riduzione complessiva della spesa di funzionamento dell’apparato amministrativo. Se si passa ad analizzare il conto consuntivo emerge, in maniera chiara, l’incapacità degli amministratori, sempre nell’ultimo decennio, a recuperare i crediti vantati ed a riscuotere la TARSU, i fitti attivi, i canoni per acqua e ICI; i residui attivi invece di diminuire dalla cifra di 112 milioni di euro al 31/12/10, continuano a lievitare”. Conclude: “Esiste, poi, una situazione permanente di illegittimità per la nomina dei Dirigenti che certamente non risulta superata dalla delibera commissariale n.107 del 6/6/2011 che ha riguardato, soltanto e solamente, un adeguamento del vecchio regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi alla normativa introdotta con il d.lgs.150/2009. Allo stato non risulta un atto dell’amministrazione (Giunta Municipale) previsto dall’art.2 bis di cui al richiamato atto deliberativo commissariale, per procedere a coprire i posti previsti in dotazione organica per i Dirigenti a tempo determinato. La Giunta Municipale, poi, è tenuta a rispettare il contenuto della sentenza della Corte Costituzionale 124/2011 nonché la pronuncia delle sezioni riunite di controllo della Corte dei Conti che ha fissato il limite dell’8 % per il conferimento degli incarichi a tempo determinato, della dotazione organica per i dirigenti, superando la disposizione contenuta nell’art.110 del d.lgs.267/2000. Va altresì ricordato che esiste, agli atti, una nota dello scrivente (prot.39708 del 21/12/2010) relativa alle gare indette dal V settore che delineava il profilo di illegittimità delle procedure di cui all’art. 55 d.lgs. 153/2006. In pratica per le gare veniva individuata una sproporzione immotivata tra offerta tecnica (80%) ed offerta economica (20%) consentendo un’ampia discrezionalità”.

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