Chiude il Tribunale a Casoria?

L’Associazione Forense Avvocati Napoletani, presidente Vincenzo Cirillo, insieme alla Camera Forense di Casoria, presidente Nicola Orefice, hanno dato vita, nel Tribunale di Casoria aula Del giudice, all’ incontro-dibattito sul tema “Riforma della geografia giudiziaria: risvolti, proposte e prospettive. Confronto aperto tra politica e avvocatura.” Il primo intervento è stato quello di Vincenzo Cirillo, che ha espresso soddisfazione per il fatto che l’ attuale ministro della giustizia Orlando si sia mostrato disponibile al dialogo con gli avvocati, cosa incomprensibilmente non avvenuta finora. Per Nicola Orefice vanno conciliate le esigenze di risparmio con quelle di giustizia.

Ha definito quello scaturito dalla decisione di trasferire le competenze del tribunale di Casoria ad Aversa un vero terremoto, che ha penalizzando Casoria, nonostante diverse proposte alternative praticabili e condivisibili per evitare uno scempio per la cittadinanza. Ha terminato rivolgendo la richiesta alle autorità preposte di rivedere un provvedimento che altro non fa che arrecare problemi ulteriori ai cittadini e di far sì che il tribunale di Casoria venga trasferito a Napoli e non ad Aversa (in una sede che, riferiscono alcuni avvocati, si troverebbe in realtà nei pressi di Aversa, un vecchio castello aragonese, raggiungibile solo con l’auto per la sua distanza dalla stazione ferroviaria e la difficoltà di percorrere a piede una strada dissestata che conduce ad esso). Secondo Pasquale Tignola, assessore comunale di Casoria, è stato da scellerati pensare di portare la sede del tribunale in provincia di Caserta. Il Comune di Casoria, ha precisato, sia maggioranza che opposizione, è stato sempre vicino agli avvocati in questa battaglia. Lo Stato ha proposto ai Comuni di mantenere i giudici di pace a proprie spese, ma non ci ha fatto ancora sapere a quanto ammonta questa spesa Per di più ha dimezzato i trasferimenti ai Comuni. Per Francesco Caia, presidente del Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati di Napoli, amareggiato dalla mancanza di confronto degli avvocati finora con la politica, non certo per volontà dei primi, è iniziata fase nuova di dialogo, mancato finora, in una battaglia che dura ormai da due anni. Le riforme per Caia vanno fatte ma senza penalizzare la qualità dei servizi. Ha poi espresso notevoli perplessità sulla sede di Aversa per notevoli carenze soprattutto di spazio. La mancanza o il cattivo funzionamento degli uffici giudiziari, ha aggiunto, penalizzano la giustizia. Il dialogo è la base democrazia, e finora con la politica non c’è stato. La sede di Aversa, che dovrebbe ospitare il tribunale, un vecchio castello aragonese, è del tutto inadeguata e lontana da stazione, e inoltre con grossi problemi di spazio, che creano perplessità anche a magistrati e personale. Un fallimento della giustizia, ha concluso, è inaccettabile in un momento in cui bisogna pensare ed agire in maniera diversa dal passato. Michela Rostan, componente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, ha fatto sapere di aver approntato un’ interrogazione parlamentare sulla questione. La riforma, secondo lei, non ha risolto i problemi né di costi né di durata del processo. La legge è frutto purtroppo di un ragionamento rigido ed aritmetico. E’ intervenuto anche Walter Verini, capogruppo del Partito Democratico alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati. Per Francesco Stilo, presidente del Comitato a difesa dell’ appartenenza dei comuni di Casoria, Casavatore ed Arzano al tribunale di Napoli, comitato che ha raccolto un migliaio di firme a favore del trasferimento del tribunale a Napoli, è necessario un incontro urgente col ministro Orlando, considerato che il 14 settembre scadono i termini per qualsiasi ulteriore sviluppo della vicenda. L’ assessore comunale di Casoria Sergio Marchetti ha posto l’accento su quanto sia difficile mantenere per un Comune proprie spese gli uffici del giudici di pace in considerazione della riduzione dei trasferimenti economici dallo Stato ai Comuni. In conclusione Pasquale di Lorenzo, consigliere della Camera Forense di Casoria, si è dichiarato soddisfatto per il dialogo avviato con la politica. Ha moderato l’incontro l’avvocato Raffaella Crispino, componente della Commissione di diritto processuale amministrativo del COA di Napoli.

 

Per informazioni:

Salice Otello

Cell. 3458308234

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