CASORIA VITTIMA DELLA CRIMINALITA’. CHE FARE?

Sblocco di 20 milioni di euro per il sistema di videosorveglianza sul territorio, maggiore presenza delle Forze dell’ordine, formazione al rispetto delle regole: di questo e di altro si è parlato,oggi, nell’audizione promossa dalla Commissione regionale anticamorra.

La Commissione regionale  d’inchiesta anticamorra ha tenuto oggi un’audizione presso la sala consiliare del Comune di Casoria, a cui hanno partecipato il sindaco Carfora,  esponenti del Consiglio comunale della Città ( il Presidente del consesso civico P. Fuccio, gli assessori T. Casillo ,  P. Tignola e R. Bene, i consiglieri comunali Capano, Del Prete e Lanzano), i dott. Sannino e Silvestro, rispettivamente Sindaco e Presidente del Consiglio comunale di Casavatore, il vicesindaco di Afragola Pannone e le seguenti Autorità militari: Sergio De Sarno, Comandante della Guardia di Finanza di Afragola, Guglielmo Palazzetti, Tenente della Compagnia dei Carabinieri di Casoria ed Enrico Giordano, Luogotenente della medesima Compagnia.  La Commissione, presieduta dal dott. Gianfranco Valiante, era composta dal vicepresidente Marino, dal sen. Franco Malvano, commissario regionale antiracket, e dai consiglieri regionali G. Nocera e A. Cortese.

L’iniziativa, promossa dal presidente Valiante a seguito del barbaro assassino di Andrea Nollino, vittima innocente di un agguato di camorra, ha permesso alla Commissione regionale di accogliere il grido d’aiuto

di un vasto territorio situato nell’area nord di Napoli (comprendente i Comuni di Casoria, Afragola, Casavatore, Casalnuovo), martoriato dalla tracotanza della criminalità organizzata, al fine di individuare la ferma e concreta risposta delle Istituzioni per arginare il dilagante fenomeno della violenza camorristica.  E’ quanto ha rimarcato nell’intervento introduttivo il Presidente della Commissione, il quale ha anche messo in rilievo l’operato lodevole  delle Forze dell’ordine, che, in una situazione di scarsità di mezzi e di organico, devono fronteggiare il “mare magnum” dell’illegalità.   Carfora, dopo aver indicato le modalità di aiuto a favore della famiglia Nollino, concordate con il Prefetto e con la Confcommercio, ha sottolineato che “Casoria è composta da persone buone, oneste, laboriose, che sono stanche di subire atti delinquenziali, per le quali, per questo, urge “un impegno  efficace e proficuo” a favore della loro sicurezza e tranquillità. A seguire l’intervento di Fuccio, il quale ha posto in evidenza la necessità di operare “in rete” con gli altri Comuni dell’area (esplicito il riferimento allo strumento della Consulta dei Presidenti dei consigli comunali),  “per fare fronte comune” contro la prepotenza e l’arroganza della piovra camorristica, sollecitando i membri della Commissione regionale ad attivarsi per sbloccare i 20 milioni di euro destinati all’installazione di un sistema di videosorveglianza sul territorio. “Ben venga” – ha concluso – “la revisione di spesa per ridurre gli sprechi, ma a patto che i risparmi siano utilizzati per arginare i fenomeni di micro e macrodelinquenza che infestano tutta l’area metropolitana in questione, con la consapevolezza che oltre che reprimere è necessario  creare sviluppo e occupazione”.  Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Casavatore Sannino, il quale ha puntualizzato che la legalità non è solo un valore da proclamare a parole, ma deve diventare “una regola di condotta”, tradursi in concreti “atti amministrativi” per favorire il lavoro, valorizzare le scuole, creare spazi sani di aggregazione. Anche Angela Cortese, dopo aver evidenziato lo “scollamento tra l’operato del Consiglio regionale e della Giunta, più distante dai territori”, ha puntualizzato, rivolgendosi  al senatore Malvano, che “la priorità della videosorveglianza è assoluta” ; ma, oltre a interventi di controllo e di repressione, è necessario una capillare opera di educazione al rispetto delle regole e a una sana convivenza civile, essendo la camorra un “fenomeno culturale”. Per questo, Cortese ha posto in rilievo che occorre puntare “sulle scuole per far passare il messaggio che la camorra è morte”. Degna di menzione la precisazione che non è giusto, come purtroppo fa la Lega Nord, identificare la popolazione meridionale con il fenomeno camorristico. “Gli eroi dell’antimafia”  e dell’anticamorra” – ha rimarcato – “sono tutti del Mezzogiorno: Impastato, Falcone, Borsellino, Don Puglisi, Vassallo… Ha concluso, poi, spiegando che gli Enti locali, da soli, non potranno mai riuscire a contrastare efficacemente la camorra: è necessario l’intervento dello Stato nel Mezzogiorno: aprire, ad esempio, un Commissariato è compito dell’Autorità statale.

 

Vibrante di sdegno l’intervento del consigliere comunale Del Prete: egli ha esordito con la frase: “Siamo in guerra contro bestie, non possiamo aspettare oltre! “E’ importante” – ha aggiunto – “una presenza maggiore delle Forze dell’ordine nel territorio; la nostra interazione con i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Municipale deve essere costante. Il Consiglio comunale deve cominciare ad agire. Casoria muore sotto i colpi della camorra! Si riveda il bilancio, si spulcino i soldi che occorrono per installare il sistema di videosorveglianza! Altra proposta è giunta da consigliere Capano, il quale ha suggerito di far presidiare dalle Forze dell’ordine le zone di confine tra le varie Città, mentre il consigliere regionale Nocera ha sollecitato Carfora a presentare una relazione alla Commissione regionale anticamorra, invitandolo ad illustrare lo “stato effettuale delle cose” in Città e ad indicare le priorità per garantire la sicurezza ai cittadini. Non si può, ha sottolineato in tono di rimprovero al Primo cittadino, arginare il fenomeno camorristico senza una seria programmazione!

Con  qualche altro intervento (ad esempio, quello dell’ass. Casillo) si è conclusa l’audizione di questa mattina, che ha offerto agli esponenti istituzionali locali la possibilità di confrontarsi su ciò che è giusto fare per rendere più sicura Casoria e per onorare la memoria di Andrea Nollino. Solo una passerella? Non voglio crederlo! Ho scorto soprattutto in alcuni interventi veramente il dolore sincero per una Città il cui tessuto sociale è lacerato da atti delinquenziali e criminosi, ma anche da una quotidianità fatta di furbizie, prevaricazioni, illegalità e soprusi difficili da documentare.  Ha scritto don Luigi Ciotti che “le micro e macrocriminalità si radicano intercettando il bisogno evaso e lo elaborano come prestazione apparentemente gratuita per la quale si chiederà però in cambio una vera e propria adesione al sistema criminale”. E’, allora, contro questo modo di fare del sistema camorra che bisogna mostrarsi uniti (Istituzioni, associazioni, parrocchie ), affinchè si operi per la realizzazione dei bisogni sociali, senza che si sia costretti a rivolgersi al “potente di turno” per ottenere un proprio diritto.  Anche praticando il sistema clientelare, da parte dei politici, si alimenta l’illegalità. E se così è non ha senso reclamare maggiore presenza sul territorio delle forze dell’ordine.

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